I figli di nessuno su quei treni li avete messi voi.Per favore adesso tacete

I figli di nessuno su quei treni li avete messi voi.Per favore adesso tacete

Rosaria Brancato

I figli di nessuno su quei treni li avete messi voi.Per favore adesso tacete

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domenica 01 Ottobre 2017 - 05:15

C'è un filo che lega le migliaia di lettere di giovani che vanno via all'inchiesta di Firenze. E' un filo che riguarda quel reato morale continuato negli anni e che costringe i figli dei supereroi che si spaccano la schiena ad andar via.

Ho letto la lettera di Davide, 26 anni, “scusa Messina vado via. Ho lottato con le unghie e con i denti, ma mi sento come un rottame parcheggiato in doppia fila in attesa di essere portato via dal carro attrezzi”. E ho pianto. Ho letto quella di Roberta, che dopo aver visto partire zio, fratello, cugini, adesso deve salutare anche il fidanzato “sei riuscita a far scappare anche lui. Continuando così resterai sola”. E ho pianto. Da oltre un anno Tempostretto dà voce ai giovani messinesi che hanno dovuto lasciare lo Stretto per studiare o lavorare.

Ho letto centinaia di commenti a queste storie, scoprendo le mille sfumature del dolore dell’addio. Storie uguali eppure diverse perché il dolore non è mai identico. La rassegnazione sì, quella è uguale in Sicilia.

Ho letto su Repubblica, nella rubrica curata da Concita De Gregorio,Trentuno chilometri e qualcosa”, l’amara lettera di un padre che torna dall’aeroporto di Capaci a Palermo, dopo aver lasciato entrambi i figli a conclusione di una settimana di ferie. Gaetano lavora in Spagna, Gianluca in Inghilterra. "Questa estate la famiglia si è riunita- scrive Giovanni- E' stato strano vedere i due fratelli ormai adulti riappropriarsi delle loro cose ognuno del suo lettino, del suo cassetto, del suo poster preferito, come se nulla fosse cambiato, come se da più di tre anni non avessero una casa, un'attività, una vita propria all'estero. Li guardavo e mille ricordi mi affollavano la mente: la scuola, il morbillo, il calcetto, l'angoscia degli esami. Una settimana appena, volata via come una folata di scirocco. Meglio che niente. Tre anni fa, a distanza di sei mesi uno dall'altro hanno buttato in non so quale cassetto le loro lauree, e via a giocarsela altrove. Di ritorno in macchina per l'autostrada il silenzio è assordante, accompagnati dai nostri pensieri io e mia moglie guardiamo scorrere l'asfalto. Trentuno chilometri e qualcosa, tanta è la distanza che separa il centro di Palermo dall'aeroporto Falcone e Borsellino ex Punta Raisi, e magari si chiamasse ancora Punta Raisi. Trentuno chilometri e il tempo in cui le angosce, le speranze, i pensieri affastellano la mente di tante persone che percorrendoli in entrambe le direzioni hanno deciso il proprio destino". Ho letto e ho pianto.

Poi ho letto gli articoli sugli arresti dei prof dell’Università di Firenze coinvolti nello scandalo dei concorsi truccati e che ha visto indagati in tutta Italia, compresa Messina. “Se fai ricorso sei fuori- dicevano a Philippe Laroma Jezzi – Fai l’italiano, non fare l’inglese”. Molti scrivono nei commenti: “la scoperta dell’acqua calda, i concorsi truccati nelle Università”. Già sarà pure acqua calda, ma brucia ogni volta che la leggi.

Alcuni anni fa una persona mi raccontò una vicenda analoga, all’Università di Messina.

Una selezione, lei con il miglior punteggio in assoluto. Infatti arriva prima, ma i posti erano riservati ad altri per dinastia ereditaria, affinità elettive. L’elenco dei vincitori sparisce dopo un paio d’ore dall’affissione. Lei diventa terza. Fa ricorso. Vince. Il bando viene annullato. Ne viene fatto uno nuovo su misura per chi doveva vincere. Lei si ripresenta. Sul piano dei titoli surclassa tutti. Viene “falciata” agli orali. Le suggeriscono di non fare né ricorso né clamore. Prima o poi toccherà a lei. Nonostante sia bravissima. Sono passati alcuni anni. Non so cosa fa e se è felice. E’ rimasta qui. Il suo posto preso da chi non ha i suoi stessi meriti.

C’è un filo rosso tra le storie che Tempostretto pubblica e l’inchiesta di Firenze. E’ il filo di un’isola destinata a morire. In un’altra lettera pubblicata da Tempostretto, Viviana scriveva “io, figlia di nessuno”. Un lettore nei commenti ha scritto: “Viviana non dirlo mai, tu non sei figlia di nessuno”. Viviana ha 31 anni, papà pensionato e mamma casalinga. Hanno fatto sacrifici immensi per darle quel futuro che Messina matrigna dà solo ai figli di…., ai parenti di…., che sono poi quelli che restano o se vanno via per studiare non fanno i camerieri la sera per pagarsi un posto letto da 300 euro. Ci ho pensato molto. Anche io uso spesso la frase “figlio di nessuno” quando penso ad un non raccomandato, uno che non avrà mai un concorso o un bando su misura. Mi sono resa conto che sbaglio. In realtà non sono figli di nessuno, sono i veri figli di Messina, di quei supereroi che rinunciano a tutto per la felicità dei loro figli. Sono quei supereroi che mettono da parte i soldi euro per euro, anno per anno e sanno che se vorranno tenere la famiglia unita dovranno andare via. Sono gli emigranti di domani. Che accudiranno i nipotini altrove.

Sì, c’è un filo invisibile tra l’inchiesta di Firenze e le migliaia di altre indagini analoghe o che non si faranno mai perché non c’è una denuncia o la denuncia non è prova o la prova non è abbastanza prova. Il filo riguarda il merito. La prova della barbarie che nei decenni sia avvenuta è sotto gli occhi di tutti. Se i giovani vanno via è la prova lampante che il reato, sia pure etico, sia pure morale, è stato commesso e continuato nel tempo. A Messina resteranno i vecchi ed i “diversamente migliori”, quelli che hanno scavalcato la fila. Ci sono migliaia di ragazzi che vogliono restare. Migliaia perché TUTTI INDISTINTAMENTE AMANO MESSINA E LA SICILIA.

Nessuno se ne vuole andare o se va via per migliorarsi vuol tornare per arricchire la propria terra di quel che ha imparato. Così si cresce insieme.

C’è una cosa che mi fa indignare in questa campagna elettorale: il fatto che chi ha governato l’isola negli ultimi 20 o 30 anni, utilizzi le parole: giovani, futuro, occupazione. Capisco Micari, che è l’unico volto nuovo tra i candidati alla Presidenza e non c’entra con le bugie di questi anni. Capisco TUTTI i candidati nuovi o semi nuovi, ma chi è nei Palazzi del potere da 20 anni perché non sta zitto? Avete avuto 20 anni per fermare questa emorragia, per favore non parlate di cose che non conoscete. Non avete fatto nulla per creare lavoro qui, opportunità qui, per collegare le università alle imprese, per creare infrastrutture decenti, per abbassare le tariffe aeree, per sfruttare l’immenso patrimonio storico, culturale, archeologico, artistico, naturale, umano. Non avete creato premesse, opportunità, avete ridotto a brandelli lo Statuto speciale, avete fatto carne da macello della formazione.

I nostri figli su quei treni, su quegli aerei, li avete messi voi. Per favore adesso tacete.

Tanto tornereste comunque in silenzio dal 6 novembre, una volta eletti, dimenticandovi di questi figli a voi sconosciuti. Per favore tacete.

Rosaria Brancato

26 commenti

  1. DOTT.SSA BRANCATO LA STIMO PER CIO’ CHE SCRIVE, COME ALTRO SUO COLLEGA, MA PER FAVORE OGGI E’ DOMENICA NON CI ROVINA QUESTO GIORNO CITANDO IL NOME DI CONCITA DE GREGORIO. ABBIAMO ABBASTANZA PADRI E MADRI CHE VEDONO PARTIRE I LORO FIGLI E SONO DISTRUTTI. PUR SAPENDO CHE DIVENTERANNO BRAVI PROFESSIONISTI NELLE LORO ATTIVITA’. CONCITA DE GREGORIO? MA SE E’ COLLUSA CON POLITICA CHE HA DISTRUTTO L’ITALIA. QUALCUNO GRIDERA’ DIRA’ CHE ALTRI SONO STATI, IO RISPONDO SI E’ VERO CHE ALTRI SONO RESPONSABILI, MA LA SINISTRA E’ CORRESPONSABILE. VEDASI LEGGE DI QUESTA SETTIMANA CHE FAVORISCONO BEN 75.000 CLANDESTINI NEL MONDO DEL LAVORO E POI LE CASE. SONO D’ACCORDISSIMO CN LEI QUANDO DIFENDE I “FIGLI” DELLA SUA TERRA TRADITI E PUGNALATI, MA CONCITA……

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  2. unmessinesequalunque 1 Ottobre 2017 08:09

    Bella lettera e belle parole che fanno riflettere… adesso la parola al popolo…

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  3. francocrisafulli 1 Ottobre 2017 08:46

    “I nostri figli li avranno messi loro sui treni”, ma è la causa–effetto che non convince. La grande scivolata sull’isola della politica dagli anni 60 ad oggi non ha certamente contribuito a creare un mondo migliore per le generazioni che sarebbero poi venute. Ma osservando meglio il fenomeno migrazione giovani le mete raggiunte sono certamente di gran lunga superiori ad un paese come Messina. Questa circolazione forzosa di giovani che và nella maggioranza dei casi a stare meglio migliora sia l’ambiente dove i nostri giovani vanno a stabilirsi che i nostri giovani stessi. Il sistema per cambiare ha bisogno di coraggio e di idee. Purtroppo, chi “se ne va ha torto”. Chi non si batte per un cambiamento non serve alla causa.

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  4. È stata molto più puntuale e circostanziata nelle sue accuse Viviana, che ha pragmaticamente affrontato un tema attuale ed imminente come quello della candidatura di Genovese, di quanto non lo siano stati tanti giornalisti che infiammano i lettori con comizi privi di qualunque accusa specifica e di condanne (politiche) precise. Fare nomi e cognomi come dimostrato da Viviana, non è peccato mortale, ma un titolo di merito.

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  5. letterio.colloca 1 Ottobre 2017 08:46

    E’ quanto mi sgorga dal mio animo:mi fanno RIBREZZO solo a vederli.PERSONAGGI INUTILI perfino a se stessi perché -oltre a GOZZOVIGLIARE nella disperazione di molti di noi- hanno concretamente messo i nostri figli nella NECESSITA’ di cercare altrove un futuro.I “politici nostrani”hanno fatto scempio della famigerata “carta di libera circolazione” (ovvero GRATIS ovunque e comunque);da PEZZENTI privi di dignità che-truffaldinamente e ciclicamente- smettono il pelo di jene per sostituirlo con quello dell’agnello; millantano minchiate di cui NIENTE sanno e nessuna CAPACITA’ hanno per propiziarle.Insomma,”UREO…P..L…ENI”che stanno in piedi solo perché l'”altra” testa non si erge più!!!!!! Soprattutto per non averci da fare, sono stato FUORI!!

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  6. Che dire, purtroppo in Italia, non solo a Messina, non si è mai dato il peso al merito. In tutti i settori: università, impiego pubblico, lavoro,politica, ecc.si assiste all’assegnazione e all’accaparramento dei posti da parte dei figli “d’arte”. Con tutti i metodi. Quindi se non hai santi in paradiso e vuoi riconosciute le proprie capacità non rimane che “scappare”. Il guaio e che va sempre peggio. Un esempio? Il numero chiuso nelle facoltà, che costringe le famiglie meno abbienti a notevoli sacrifici per la preparazione ai test d’ingresso. Pertanto se te lo puoi permettere concorri con qualche speranza di accedere alla facoltà, altrimenti non rimane che ripiegare su altre strade, sicuramente meno qualificate.

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  7. Carissima Brancato, condivido ogni sillaba. Ho una figlia di 13 anni che adoro, non mi sto ponendo neanche il problema se resterà o no, un domani , a Messina. Saremo io e mia moglie a farle le valigie, stiamo mettendo da parte i soldini. Inutile sprecare tempo a Messina, dove l’unica cosa che regna sovrana è il nulla, e nulla ci sarà per altri decenni. Poi partiremo anche noi, la raggiungeremo ovunque si sia sistemata, OVUNQUE. La vecchia classe politica sarà votata solo dai soliti ignoranti, coloro che sono il tesoro di questa classe, che ha avuto interesse a mantenere IGNORANTE , la maggiorparte della popolazione , messinese e siciliana.

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  8. FABIUICCIO86 E SAVARC VI FACCIO AUGURI SINCERI E DI CUORE. BENVENUTI NELLA GRANDE FAMIGLIA DI EX MESSINESI. AUGURI. SAVARC UN CONSIGLIO LE DESIDERA AVERLO, INIZI A PIANIFICARE DA OGGI LA VITA DI SUA FIGLIA. CONOSCO PERSONE, MIEI AMICI CHE DESIDERANO, PUR DI AVERE UNA SISTEMAZIONE UN POSTO MIGLIORE PARTIRE, ANZI DICO CHE ANCH’IO SONO IMPEGNATO A CERCARE POSTI, SELEZIONI O CONCORSI A LORO IDONEI. SONO PRONTI A PARTIRE E LASCIARE MESSINA VENENDO QUI A MILANO O ALTRE REGIONE ES. VENETO EMILIA ROMAGNA PIEMONTE. QUANDO SONO LEGGO O CONOSCO POSTI DI CONCORSO O SELEZIONI SUBITO AVVISO. CERTO LA RICERCA E’ DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE. AUGURI E SENZA VOLTARVI. AUGURI PER LA RAGAZZA E LA SUA FAMIGLIA. PARTITE E NON VI VOLTATE MAI PIU’ E’ SALUTARE

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  9. ho letto l’articolo ed ho pianto .Ho pianto perchè ancora non esiste un diserbante per estirpare questa razza malvagia.

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  10. Probabilmente tu sei un genio delle cause perse, o un semplice qualunquista che non ha capito il problema. Un giovane che parte lo fa sempre a malincuore, e lo fa perché non ha alternative (a meno che non si chiami Genovese a vada alla Luis). Mettiamo il caso che questo giovane decida di rimanere per combattere, con quali armi lo può fare? Un giovane, figlio di una casalinga e di un pensionato, che ha tante idee ma nessuna istituzione dalla sua parte, cosa può fare? Proponi qualcosa tu o taci.

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  11. E ancora chi ha vistu! Senza ponte, non sarà possibile ottenere la tav, in Sicilia. Quelle linee di treni veloci delle quali l’Italia e l’Europa tutta e l’intero universo mondo stanno dotandosi. Con la conseguenza che il gap infrastrutturale, cheggià adesso ci condanna, non potrà che aumentare, inchiodandoci, forse per sempre, a disperazione e miseria. Auguri, Sicilia.

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  12. Il dolore della separazione si rinnova sempre, ogni volta che ripartono, nonostante gli anni trascorsi. Non sono supereroi,sono soltanto ragazzi coraggiosi, capaci di un minimo di dignità, capaci di dimostrare il loro merito, riconosciuto altrove. Con la faccia di suola che si ritrovano certi politici non si può sperare nel loro silenzio , anche perché non hanno molte tematiche su cui appoggiare i loro comizi.L’unica consolazione che mi resta è che tutti i ragazzi che partono benedetti,spero,dalla Madonnina del Porto, alla quale hanno affidato i loro ultimi sguardi,possano sottrarre molti voti ai personaggi che hanno “messo su quei treni i nostri figli”.Se aggiungiamo anche i voti delle loro famiglie si può sperare su un bel gruzzoletto

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  13. «Se qualcuno non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri calzari. In verità vi dico, nel giorno del giudizio, il paese di Sodoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città».
    Ci vuole piu coraggio ad andarsene che a rimanere. Te lo assicuro.
    Il problema è il contesto..che torto ho se non ho un impiego pubblico?
    E’facile parlare di cambiamento,di idee, da stipendiato pubblico…In fin dei conti..se la gran parte dei Messinesi non hanno la sensibilità per capire la situazione catastrofica da terzo mondo in cui versa la città(lo dicono tutte le statistiche)..perché cercare di convincerli a cambiare?
    Se vi sta bene così…

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  14. Chi chiede il voto per essere rieletto alle prossime elezioni, dovrebbe esporre i risultati del suo operato ed i vantaggi che ha portato ai messinesi nel lavoro, nel sociale, nella sanità ect…
    Invece…Io prometto, io farò, io dirò….insomma la solita minestra elettorale con i soliti personaggi che hanno portato Messina alla disperazione. I nuovi sembrano in linea con i vecchi. Promesse tante.
    Serve un vero e solido programma, appoggiato dall’impegno dei movimenti politici nazionali. I nostri giovani vanno via delusi perché in città nulla o quasi cambia. Tanti personaggi che promettono e che una volta eletti si allineano al volere politico, anche se è contro gli interessi dei loro elettori ed il contrario delle loro promesse.

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  15. E come altri anche io. La prima figlia. 22 anni e mezzo. 23 a ottobre. E sicuramente questo sarà il primo compleanno che non festeggerà con noi. Entra in una di quelle facoltà a numero chiuso, senza neppure fare il costoso corso, con le sue forze. Entra e in 3 anni si laurea. 110 e lode. E sempre senza farmi spendere un centesimo impara l’inglese: internet sa essere un buon insegnante se si sa cercare. In tre mesi trova lavoro, naturalmente in Inghilterra. Lì ti prendono subito. Basta che tu dimostri di avere capacità. Ecco i nostri figli. Figli amati ma a distanza. Figli coccolati via skype. Figli cacciati da una terra ingrata. Una cosa resta a noi. L’orgoglio di non avere chiesto niente. A nessuno.

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  16. Scrivo dal Veneto . Avviso i miei ex conterranei che vogliono recarsi al nord che il 22 ottobre 2017 si celebrerà nel Veneto il referendum per dare oggi più autonomia alla Regione Veneto e domani l’indipendenza. Il referendum è promosso dalla Lega Nord di Salvini . Invito tutti a vedere il profilo facebook di questo personaggio che ha un buon seguito e chiede l’indipendenza del Veneto https://www.facebook.com/lucio.chiavegato . Leggetevi attentamente i commenti dei seguaci di questo soggetto per adesso sta facendo il tifo per gli indipendentisti catalani

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  17. Grazie Dottoressa Brancato, non capirò mai perché la gente prima di pensare non rifletta.

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  18. NON POSSO PURTROPPO FAR ALTRO CHE ESSERE PIENAMENTE D’ACCORDO CON TUTTO QUELLO CHE HO LETTO ANCH’IO SONO UN FIGLIO DI NESSUNO HO 31 ANNI IN TASCA UNA PATENTE CHE FAREBBE INVIDIA A NON SO QUANTE PERSONE UNA MOGLIE STUPENDA UNA FAMIGLIA FANTASTICA E PURE PERCHÉ NON SONO FIGLIO DI…. O PARENTE DI….. QUINDI FIGLIO DI NESSUNO DOMANI SERA PARTO DIREZIONE GERMANIA
    CIAO CIAO MIA AMATA MESSINA

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  19. LEVACI MANU QUI A MILANO MOLTISSIMI MERIDIONALI VOTANO LEGA. GRIFONE SPIEGACI IL SENSO DELL’INTERVENTO, NON MI PARE CHE PADRI O MADRI DI FAMIGLIA SPARANO MINCHIATE A IOSA, SEMPRE SE RICORDO BENE IL DIALETTO ANCHE ANTICO E VOLGARE. L’INTERVENTO DELLA SIG.RA GIOVANNELLA E’ SCRITTO SENZA PENSARE? NON MI PARE, ANZI!!!!!!!! LA SIGNORA HA UNA FIGLIA CHE E’ PARTITA A 23, IO SONO PARTITO A MILANO A 22 ANNI E MIA SORELLA APPENA A 19 IL GIORNO DOPO CHE SI E’ DIPLOMATA AVEVA FATTO CONTROVOGLIA UN CONCORSO E LO HA VINTO. SIG.RA GIOVANNELLA PENSI CHE SUA FIGLIA SARA’ PIENA DI SODDISFAZIONI, ENCOMI E ALTRO. QUELLI CHE PARLANO FORSE NON HANNO LA POSSIBILITA’ DI SCAPPARE. I NIPOTT CHE SONO VENUTI NEGLI ANNI ’50-60 NON HANNO ALCUNA VOGLIA DI RIVEDERE IL SUD

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  20. Caro Giovannino, il mio riferimento alla riflessione era riferito alla cabina elettorale

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  21. Un pezzo giornalistico davvero bello, finalmente un giornalista che racconta la verità..

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  22. Il Freccia Rossa si ferma a Salerno perché la calabria ha le ferrovie del terzo mondo, a cosa serve il ponte?

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  23. Dott.ssa Brancato, l’additare come fa lei, naturalmente senza fare nomi, i politici come responsabili unici dell’esodo dei nostri giovani migliori contribuisce ad alimentare (e anche ad incanalare)fino a renderlo innocuo, il generale malcontento.
    Con onestà bisognerebbe sottolineare che i nostri pessimi politici non assumono le loro cariche con i carrarmati e che eleggendoli noi stessi diventiamo al tempo stesso vittime e carnefici delle persone a cui teniamo di più: i nostri figli.
    Corresponsabili sono gli organi d’informazione, in particolare quelli messinesi, che con le loro ipocrite indignazioni, di fatto coprono (es. omettendone i nomi)il cd establishment ogni qualvolta “uno di loro” diventa oggetto di indagini dell’AG.

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  24. PER IL SIG GIOVANNINO : LE RIPORTO IL LINK DEL SITO WEB DOVE CI SONO TUTTI GLI INSULTI DEI LEGHISTI CONTRO I MERIDIONALI . BUONA LETTURA E BUON GODIMENTO http://www.facemagazine.it/25-anni-di-insulti-leghisti-che-il-sud-non-dimentica/

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  25. Proprio a quello, serve il ponte. A uniformare il sistema viario nazionale. I treni veloci, che non sono scomponibili, non sono traghettabili, per cui non ha senso una linea veloce calabro sicula, se poi sei costretto a perdere due ore sul tappo dello stretto. Mi pare, poi, che per realizzare le linee tav al nord stiano impiegando mezzi e tecnologie e finanziamenti non indifferenti, e non si capisce perchè ciò non dovrebbe essere possibile in Calabria e Sicilia. Comunque, se l’Italia decide di dotarsi di tav, definendola addirittura strategica, e decide di escludere Calabria e Sicilia, può solo significare che ritiene che Calabria e Sicilia non siano Italia. Augh, ho detto.

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  26. VI POSSO ASSICURARE CHE OLTRE IL SOTTOSCRITTO MESSINESE CHE E’ TRAPIANTATO E VIVE A MILANO, TUTTI I MERIDIONALI CHE CONOSCO DA QUEST’ANNO VOTERANNO LEGA. GLI INSULTI CHE CI SONO SONO ORMAI RICORDI DEL PASSATO VOLUTO E PRETESO DA BOSSI. ORA I LEGHISTI HANNO PERFINO UN ISCRITTO RESPONSABILE DELL’AFRICA CHE E’ AFRICANO . MA PONIAMOCI UNA DOMANDA PERCHE’ NEGLI ULTIMI 50 ANNI DAL RISPETTO ASSOLUTO, PARLO DEL PERIODO DELLA GUERRA FINO ALLA FINE ANNI ’50 LE PERSONE DEL NORD VOLEVANO CHE LE LORO FIGLIE SPOSAVANO MERIDIONALI E ALL’INIZIO ANNI ’60 ERANO DIVENTATI NEMICI? PONIAMOCI QUESTA DOMANDA, ANCH’IO ME LA PONGO. CONOSCO LA RISPOSTA. FURTI ESTORSIONE RAPINE MINACCE VIOLENZE. PROPRIO COME ORA I CLANDESTINI TANTO AMATI DALLA SINISTRA DAL PAPA ONG

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