Il monito di Palano Quero: "Non è più tempo di discariche ma di raccolta differenziata"

Il monito di Palano Quero: “Non è più tempo di discariche ma di raccolta differenziata”

Il monito di Palano Quero: “Non è più tempo di discariche ma di raccolta differenziata”

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giovedì 04 Aprile 2013 - 17:30

Il candidato alle primarie del Pd ha esposto uno dei punti del suo programma. All'incontro sono intervenuti anche il docente di Economia, Piero David, e il rappresentante messinese di Rifiuti Zero, Giuseppe Gazzara

Rifiuti Zero e Green Economy sono al centro di uno dei punti programmatici proposti dal candidati alle primarie del Pd, Francesco Palano Quero. Se ne è discusso presso la sede del Comitato Circolo PD Libertà, nella conferenza stampa organizzata dallo staff di Palano Quero, che ha scelto il giorno giusto per farlo, visto che proprio oggi è scattata nuovamente l’emergenza gasolio per i mezzi di Messinambiente.

“L’Obiettivo Rifiuti Zero – ha spiegato Ciccio Palano Quero – si realizza partendo da un concetto base: considerare il rifiuto come materia prima da riutilizzare e valorizzare. Come è stato più volte ribadito, si tratta di un approccio innovativo che apporterebbe alla nostra città effetti benefici sotto più punti di vista. Innanzitutto, sotto il profilo ambientale in quanto verrebbe rispettato al massimo non solo l’ambiente esterno ma la stessa qualità di vita degli esseri umani. In secondo luogo, il riutilizzo del rifiuto potrebbe concretamente rappresentare un mezzo per generare produttività economica e reddito. Da un lato, infatti, esso ridurrebbe le spese sia dell’Amministrazione Comunale (portare i rifiuti in discarica costa oggi al Comune di Messina circa 10 milioni di euro l’anno) sia delle famiglie (con l’introduzione della Tares il costo del servizio di smaltimento dei rifiuti crescerà notevolmente). Dall’altro lato, l’Obiettivo Rifiuti Zero consentirebbe lo sviluppo di un settore, la Green economy, in grado di creare reddito ed occupazione”.

All’incontro è intervenuto anche Piero David, docente di Economia: “Incentivando l’intervento dei privati nella costruzione della filiera verde in città, si potrebbero realizzare altre Isole ecologiche, progettare nuovi impianti per il trattamento, il recupero ed il riciclo di cartone, plastica, vetro e metalli, e completare quanto era già stato avviato dall’ATO3 con la costruzione dell’impianto di selezione secco-umido di Pace e la produzione di biogas dall’umido nel depuratore di Mili. Il tutto generando reddito e mantenendo in città i circa 10 milioni di tasse che, insieme ai rifiuti, attualmente vanno a finire nella discarica di Mazzarrà S. Andrea”.

Riferimenti anche alla condizione precaria dello stesso Stato Italiano che, come ha affermato Giuseppe Gazzara, rappresentante del gruppo messinese Rifiuti Zero, “è morosa nei confronti dell’Unione Europea sulle discariche. Esse sarebbero già dovute essere chiuse, e gli inceneritori stessi eliminati entro il 2020”.

Un commento

  1. messinarinasci 4 Aprile 2013 18:05

    Fare la raccolta differenziata dovrebbe essere un obbligo, senza guardare alle civili realtà del nord Italia o dell’Europa possiamo semplicemente affacciarci ai piccoli comuni della nostra provincia (qualcuno mi perdonerà se la chiamo ancora così), nei quali differenziare i rifiuti è ormai consuetudine da anni. Ad oggi è del tutto inutile differenziare i rifiuti a Messina in quanto è sotto gli occhi di tutti quello che c’è dentro i cassonetti preposti. Qui non manca l’abitudine a differenziare, qui manca l’educazione elementare che ogni cittadino di un paese occidentale dovrebbe avere. Mi auguro che l’amministrazione che verrà avrà non solo la sensibilità di capire che differenziare fa bene all’ambiente ma che differenziare da bene al portafoglio, come ha giustamente detto Quero il comune risparmierebbe milioni di euro di costi per mandare i rifiuti in discarica e vendendo i rifiuti ci guadagnerebbe creando anche nuovi posti di lavoro, tutto questo alleggerendo la tassa sui rifiuti. In una metropoli come Milano è difficilissimo trovare dei cassonetti per strada in quanto ogni condominio è dotato di cassonetti per la differenziata che vengono svuotati dall’azienda che si occupa della raccolta e nel caso in cui i rifiuti non sono differenziati bene scatta la multa per il condominio, e da lì inizia la caccia al condomine incivile…. Quando per strada vediamo qualcuno che butta una carta per terra dobbiamo rimproverarlo perchè solo umiliandolo la prossima volta ci penserà 2 volte prima di compiere lo stesso gesto.

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