Disneyland tra Milazzo e Barcellona. Possibile realtà?

Disneyland tra Milazzo e Barcellona. Possibile realtà?

Salvatore Di Trapani

Disneyland tra Milazzo e Barcellona. Possibile realtà?

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venerdì 20 Aprile 2018 - 10:52

Ancora in corso le trattative tra la regione e il colosso Disney sulla possibile realizzazione di un parco a tema. Dal deputato all'Ars Antonio Catalfamo la proposta che mira allo sviluppo turistico ed economico: "Disneyland tra Milazzo e Barcellona, con vista sulle Eolie".

Ancora in corso le trattative tra la regione Sicilia e il colosso dell'animazione Disney. Al centro della discussione la possibile realizzazione di un parco a tema a Termini Imerese. Una località, questa, sulla quale serpeggia ancora qualche dubbio. Dal deputato all'Ars Antonio Catalfamo una proposta che è più di un semplice desiderio: realizzare la Disneyland siciliana tra Milazzo e Barcellona.

“Apprezziamo la riapertura del dialogo tra i vertici della multinazionale Disney e la regione siciliana per l’interessamento dell’assessore Armao -ha dichiarato Catalfamo- Riteniamo tuttavia che, qualora saltasse l’ipotesi Termini Imerese, vi sia un’area tra Milazzo e Barcellona che potrebbe essere anche migliore vista la vicinanza ai porti di Milazzo e Messina".

Un'ipotesi ben ponderata, quella del capogruppo Ars di Fratelli d'Italia, che tiene in conto le peculiarità territoriali e i possibili benefici per le zone circostanti.

"Un parco di queste dimensioni -ha aggiunto Catalfamo- insieme alla già avviata strategia portuale protesa all’afflusso croceristico, sarebbe un precedente anche per la Disney che potrebbe avanzare il suo primo parco divertimenti sul mare, con vista Isole Eolie e con annesse nuove attrazioni a tema. Un parco che farebbe aumentare il turismo dell’intrattenimento in una fetta di territorio già predisposta per questo tipo di sviluppo economico”.

Salvatore Di Trapani

Un commento

  1. letterio.colloca 20 Aprile 2018 20:54

    SAREBBE TROPPO INTELLIGENTE da parte dei nostri deputati:ESCLUSO che possano avere la vis per concretizzare tale “MINIERA TURISTICA”,viatico di una possibile riaccensione (dopo la raffineria, la centrale elettrica, la struttura portuale:mancherebbe l’auspicato aeroporto di paternità indiana e, fors’anche il ponte sullo Stretto…) NON SONO LE RISORSE ECONOMICHE o i capitali quelli che mancano, ma LE CAPACITA’ di sommare il fatidico DUE+DUE da parte dei nostri “onorevolucci di contrada”.La campagna elettorale è terminate, così pure le clamorose “MINCHIATE” ammannite; un po di onesta’ non guasterebbe!!!!!

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