Le basi erano state poste il 23 giugno scorso quando gli Enti (Alì Terme, Acireale, Caltagirone, Calatafimi-Segesta, Castellamare del Golfo, Geraci Siculo, Lipari, Montevago, Sclafani Bagni, Sciacca e Terme Vigliatore) riunitisi a Termini Imerese, avevano deliberato di approvare l’accordo con l’obiettivo di sottoscrivere una Convenzione con l'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana per la realizzazione di un Programma di attività per lo sviluppo del turismo termale sostenuto dal Fondo di cofinanziamento dell'offerta turistica. In tal senso, disponibilità è arrivata dall’assessore Cleo Li Calzi
La Giunta Municipale di Alì Terme ha approvato un protocollo d’intesa per la costituzione di una rete delle città termali in Sicilia con altri undici comuni, Acireale, Caltagirone, Calatafimi-Segesta, Castellamare del Golfo, Geraci Siculo, Lipari, Montevago, Sclafani Bagni, Sciacca e Terme Vigliatore, e con la partecipazione dell'Ancot e di Federterme.
Le basi erano state poste il 23 giugno scorso quando gli Enti, riunitisi a Termini Imerese, avevano deliberato di approvare l’accordo con l’obiettivo di sottoscrivere una Convenzione con l'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana per la realizzazione di un Programma di attività per lo sviluppo del turismo termale sostenuto dal Fondo di cofinanziamento dell'offerta turistica. In tal senso, disponibilità è arrivata dall’assessore Cleo Li Calzi in un incontro con il Comitato dei Sindaci che si è tenuto a Palermo nel mese di luglio, a condizione che il Sindaco del Comune di Montevago, Calogero Impastato, fosse espressamente delegato dai Comuni della rete delle Città termali in Sicilia a sottoscrivere l'apposita Convenzione.
Nell’accordo si stabilisce che “la Rete delle Città termali in Sicilia si propone l’obiettivo di attivare un’interlocuzione efficace con i diversi Assessorati e Dipartimenti della Regione Siciliana a diverso titolo interessati allo sviluppo integrato del termalismo, in maniera tale da superare le logiche di frammentazione localistica e settoriale. Nella stessa direzione saranno attivate le opportune sinergie con gli operatori economici che gestiscono le attività termali nella logica di valorizzare la ricchezza dei diversi contesti territoriali attraverso politiche di sviluppo integrato, standards di qualità del termalismo siciliano e un marchio comune spendibile sui mercati turistici europei ed internazionali” e inoltre che “le attività si articolano su due piani interconnessi: un livello politico-istituzionale, costituito dal Comitato dei Sindaci, che assume le determinazioni e definisce gli orientamenti strategici delle politiche di sviluppo; un livello tecnico-operativo, costituito dai Gruppi di lavoro incaricati di approfondire le specificità dei tematismi e di predisporre la documentazione tecnica necessaria a supportare le attività comuni”.
Gi.Br.