Svincoli, Comune condannato a pagare un milione di euro. Ma in ballo ce ne sono molti di più

Svincoli, Comune condannato a pagare un milione di euro. Ma in ballo ce ne sono molti di più

Alessandra Serio

Svincoli, Comune condannato a pagare un milione di euro. Ma in ballo ce ne sono molti di più

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giovedì 24 Febbraio 2022 - 07:39

L'ingegnere Rodriquez chiede al Comune di Messina il pagamento di un'altra parcella da quasi 400 mila euro. I risvolti della prima condanna, e gli altri contenziosi generati dallo svincolo di Giostra

Non c’è soltanto la maxi condanna al pagamento di un milione di euro per il lodo Rodriquez che pende sulle casse del Comune di Messina. Perché oltre al monstrum di contenziosi ancora da definire generati dallo svincolo di Giostra, sono non una ma ben due “parcelle” dell’ingegner Beppe Rodriquez vuole liquidate da Palazzo Zanca.

E’ in fase avanzata, infatti, la definizione del lodo incardinato alla Camera Arbitrate dell’Autority per l’Anticorruzione di una seconda richiesta del per 378.230,38 euro. In questo caso si tratta delle penali per la rescissione anticipata del contratto di direzione dei lavori affidato all’ingegnere. A tutelarlo è l’avvocato Maurizio Parisi, che negli anni ha più volte provato a definire il contenzioso, ma il Comune alla fine ha sempre preferito la strada del ricorso anziché la transazione, e adesso la questione è in mano di un collegio arbitrale.

Lo stesso collegio ha definito recentemente il lodo sul contenzioso relativo alla parcella per l’incarico di progettazione della variante allo svincolo di Giostra, per la sostituzione del primo e secondo lotto in cemento armato con quello in acciaio Corten. Oltre un milione di euro la somma riconosciuta dal Collegio, presieduto dal professor Gentili, partendo dalla somma di 712 mila euro (ci sono poi gli interessi, la rivalutazione..). Il Collegio riconosce inoltre la maggiorazione del 25% dei compensi, e condanna il Comune a pagare anche le spese di lite (stabilite in 16 mila euro). Ci saranno da pagare, poi, anche gli arbitri.  Se proprio si vuol stimare una somma complessiva bisogna anche tenere conto infine della parcella del professor Marcello Parrinello, che ha assistito Palazzo Zanca.

La condanna non riguarda soltanto il Comune. Il Collegio condanna in solido, infatti, anche il segretario generale. E’ un lodo arbitrare classico, quello che ha intrapreso l’ingegner Rodriquez assistito dall’avvocato Parisi.  L’ingegnere ha nominato un proprio arbitro, sostituito nel 2021 con l’avvocato Massimo Nunziata, mentre il Comune ha nominato l’avvocato Alfonso Teramo. Le due parti non si sono messe d’accordo sul terzo arbitro e, nel 2018, Rodriquez  chiede l’indicazione alla Camera Arbitrare presso l’Autority Anticorruzione. Per l’Anac l’arbitro del Comune è però incompatibile, e nomina il professor Gentili a patto che l’arbitro del Comune venga sostituto. Andato via Teramo, però, Palazzo Zanca non provvede alla nomina di un nuovo proprio arbitro e il Tribunale di Roma nel 2021 nomina, per il Comune, l’ingegnere Dario Corrado Maria Consoli.

Il lodo è del 15 febbraio 2022 ed è assunto all’unanimità dai tre arbitri: Palazzo Zanca deve pagare, la prova dell’attività dell’ingegnere e del credito c’è ed è esigibile. Il provvedimento non segnala un eventuale voto contrario di uno degli arbitri, quindi anche il componente del Comune ha votato per la condanna di Palazzo Zanca.

Palazzo Zanca pagherà? Il lodo è operativo, la strada per eventuali ulteriori impugnazioni è strettissima, in teoria prima di arrivare ad un decreto ingiuntivo, ad esempio, il Comune può sempre tornare a “trattare” sulle modalità di pagamento e la somma. A patto ovviamente che non venga dichiarato il dissesto.

Non c’è soltanto l’ingegnere Rodriquez che batte cassa. E’ in corso infatti il contenzioso tra l’impresa Ricciardello e Palazzo Zanca, e la somma in gioco in questo caso è parecchio elevata: 14 milioni di euro, la somma che l’impresa ha richiesto, anche se nel 2015 un primo accordo l’aveva portata a 4 milioni di euro. Nel caso di una eventuale definizione della causa, in corso davanti al Tribunale di Palermo, verosimilmente si ragionerebbe di una somma pari a questa ultima, o da questa a “scendere”.

Tutti macigni, per le casse di Palazzo Zanca, capaci di portare a rosso il bilancio, se ascritte come debiti da liquidare.

Negli anni il contenzioso generato dai lavori per lo svincolo di Giostra è lievitato parecchio, e diversi anni fa la Procura aprì anche una inchiesta, relativa proprio al capitolo contenziosi, chiusa con una archiviazione: non vennero infatti trovati indizi di reati penali nelle vicende poste sotto la lente.

L’avvocato Maurizio Parisi

2 commenti

  1. Un sentito ringraziamento a questa giunta di mediocri, che, si spera, i messinesi rifiutino alle prossime elezioni

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    1. Non dico che l’ultimo “governo” della città, consiglio comunale compreso, abbia fatto tutto bene ma, le precedenti amministrazioni (mi riferisco alla tormentata storia della città) non brillavano certo per iniziativa e competenze.

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