Svelato il mistero della "gambizzazione": sarebbe stata la vittima a far partire il colpo per sbaglio

Svelato il mistero della “gambizzazione”: sarebbe stata la vittima a far partire il colpo per sbaglio

Veronica Crocitti

Svelato il mistero della “gambizzazione”: sarebbe stata la vittima a far partire il colpo per sbaglio

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giovedì 31 Dicembre 2015 - 09:43

E’ stato proprio durante la nottata che il medico, che se la caverà con pochi giorni di prognosi, ha dichiarato agli agenti la verità.

Un colpo di pistola partito accidentalmente. Sarebbe questa la verità sulla gambizzazione di ieri sera. Le indagini dei poliziotti erano scattate immediatamente quando un medico di 51 anni si era presentato al Pronto Soccorso del Policlinico di Messina con delle vistose ferite alle gambe. Si temeva potesse trattarsi di un atto intimidatorio in piena regola invece, in nottata, è stato proprio la vittima a dichiarare agli agenti la verità. Interrogato, il cinquantunenne ha detto ai poliziotti che sarebbe stato lui stesso a far partire il colpo da una pistola calibro 6.35 che teneva in tasca. Gli agenti hanno poi accertato che l’arma era regolarmente detenuta da un suo parente. Le indagini continuano anche per capire che cosa ci facesse l’uomo con la pistola in tasca, se vi erano altre intenzioni e, infine, per accertare che la versione del medico coincida con la realtà. (Veronica Crocitti)

2 commenti

  1. “arma legalmente detenuta da un suo parente”. Il colpo sarebbe partito da una pistola che il ferito teneva in tasca. Che dire ? Il mio istruttore raccomandava di avere la massima cura dell’arma in mio possesso e di non cederla a nessuno. Il suo posto era nella fondina (o sottochiave), non nella tasca dsi pantaloni. Posso capire una fondina sistemata nella caviglia. Ricordo anche un carissimo amico, che quando veniva a trovarci, nelle feste, ci chiedeva di mettere fondina, caricatore e pistola in un cassetto chiuso a chiave. (lo accontentavamo in pieno). Ma in questo caso, francamente … stiamo esagerando. NO BUONO : DECISAMENTE.

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  2. “arma legalmente detenuta da un suo parente”. Il colpo sarebbe partito da una pistola che il ferito teneva in tasca. Che dire ? Il mio istruttore raccomandava di avere la massima cura dell’arma in mio possesso e di non cederla a nessuno. Il suo posto era nella fondina (o sottochiave), non nella tasca dsi pantaloni. Posso capire una fondina sistemata nella caviglia. Ricordo anche un carissimo amico, che quando veniva a trovarci, nelle feste, ci chiedeva di mettere fondina, caricatore e pistola in un cassetto chiuso a chiave. (lo accontentavamo in pieno). Ma in questo caso, francamente … stiamo esagerando. NO BUONO : DECISAMENTE.

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