La Polizia di Stato di Messina assicura alla giustizia i responsabili del tentato omicidio dello scorso 24 gennaio: misura cautelare in carcere per Mollura e La Rosa. Arrestato, poi, anche un 16enne, che guidava il motorino su cui c'era La Rosa. E' stato trasferito nel carcere minorile di Acireale
Ha aperto la porta di casa e si è ritrovato davanti due persone che gli hanno sparato più volte. Uno dei proiettili ha lambito il fegato ma l'uomo si è salvato. E' accaduto lo scorso 24 gennaio, a Bordonaro, a causa di un debito di scarso valore, probabilmente legato al mondo della droga.
Intercettazioni ambientali e telefoniche, perquisizioni domiciliari, riscontri balistici, sequestri di armi e cartucce, nonostante la reticenza della vittima, sono alcuni degli strumenti investigativi che hanno permesso alla Polizia di risalire al mandante, il 26enne Rosario Mollura, arrestato pochi giorni fa per porto abusivo di armi e maltrattamenti, e all'esecutore, il 18enne Gabriele La Rosa, entrambi messinesi.
Tra le armi trovate a casa di La Rosa una pistola con matricola abrasa, una a salve ed una con matricola illeggibile oltre che cinque cartucce inesplose.
La spregiudicatezza nella commissione dei delitti, la modalità con la quale sono stati perpetrati, la sproporzione tra la gravità del fatto ed il presunto movente, la disponibilità di armi e di munizioni hanno messo in evidenza, nonostante la giovane età, la pericolosità sociale dei responsabili per i quali, sussistendo anche il pericolo di fuga e quello di recidiva, l’Autorità giudiziaria ha disposto quale unica misura pienamente adeguata la custodia cautelare in carcere per il reato di tentato omicidio.
Arrestato, poi, anche un 16enne, che guidava il motorino su cui c'era La Rosa. E' stato trasferito nel carcere minorile di Acireale.