La giunta provinciale vota la dismissione di Ente Porto, Ente Fiera e Consorzio Asi

La giunta provinciale vota la dismissione di Ente Porto, Ente Fiera e Consorzio Asi

La giunta provinciale vota la dismissione di Ente Porto, Ente Fiera e Consorzio Asi

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giovedì 15 Dicembre 2011 - 15:19

Decisione dalla forte connotazione politica, alla quale dovranno seguire gli atti concreti. Bisignano: «Provocazione culturale nei confronti del governo regionale»

Altro colpo di spugna. Stavolta non sono Partecipate da passare inosservate: Ente Autonomo Portuale, l’Ente Fiera di Messina e il Consorzio Asi. Anche se formalmente il passaggio dovrà essere ultimato con la concreta cessione delle quote, la giunta provinciale il suo indirizzo lo ha dato. Presa di posizione che ha un forte significato politico. «Il commissariamento di queste realtà, che si protrae oltre ogni norma prevista dagli statuti di tali strutture, ha impedito di fatto ogni possibilità di controllo sulla gestione degli stessi da parte dei soci – commenta l’assessore al ramo, Michele Bisignano -. Tali determinazioni,che fanno seguito a propositi più volte manifestati ufficialmente, anche dal presidente Ricevuto, vogliono assumere, inoltre, il significato di una provocazione “culturale” nei confronti del governo regionale e con questi ed altri commissariamenti porta avanti una logica di centralizzazione e di svilimento delle autonomie locali ed territoriali».

Nuovo affondo nei confronti del governo Lombardo, contestualmente ancora un passo in avanti verso la conclusione di quel piano di dismissione lungo e difficile da attuare di pari passo con i lavori del consiglio provinciale. «Nell’annunciare che verrà valutata la corrispondenza alle finalità istituzionali dell’ente Provincia di altre realtà operative – aggiunge Bisignano -, che il Consiglio provinciale possa esitare le proposte di dismissione che riguardano altre società partecipate, in modo che si possa portare compimento il progetto di razionalizzazione (con conseguenti riduzioni di spesa) dello partecipazioni della Provincia». Nel bene o nel male, tra i molteplici freni che l’apparato amministrativo-burocratico-politico di palazzo dei Leoni pone sulle attività dell’ente, bisogna riconoscere che lo stesso Bisignano sta provando a portare avanti la linea tracciata ormai più di due anni fa. Mettendoci la faccia, a differenza di altri suoi colleghi.

La volontà di lasciare Asi, Ente Porto ed Ente Fiera si aggiunge alle cinque delibere di fuoriuscita approvate dalla giunta lo scorso novembre, e riguardanti: dell’Associazione “UNCEM-Unione Nazionale Comunità Enti Montani”, dell’Associazione Internazionale Permanente Congressi delta Strada, dell’Unione Petrolifera Comuni Siciliani, dell’Associazione “In/Arc” di Messina e dalla Lega Siciliana Autonomie Locali. Restano invece all’ordine del giorno in consiglio le ultime Spa: Centro Mercantile, Multiservizi (collegata a Multiutility), Distretto Taormina-Etna e Nettuno. L’aula ha invece già votato favorevolmente per la cessione delle quote di Sogas, Feluca, Quarit, Sogepat, Progeta e dei cinque ato rifiuti. Il cui procedimento non è però ancora stato avviato.

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