Secondo il presidente della IX commissione consiliare, Nino Carreri, il Corpo necessiterebbe di un incremento di vigili per garantire un servizio valido ai cittadini. 373 agenti, di cui 48 a mezzo servizio, 20 il cui contratto scadrà il 1 giugno e 12 risultati idonei ma mai assunti. L’allarme arriva anche dal comandante Ferlisi. Ma nel piano di riequilibrio non si prevede neppure il rimpiazzo dei pensionamenti
732 dipendenti in meno nei prossimi dieci anni a palazzo Zanca, per il raggiungimento dell’età pensionabile. 732 dipendenti che non saranno rimpiazzati, consentendo un risparmio di oltre 25 milioni di euro, in un’ottica, sempre più pressante, di forti tagli alla spesa.
I numeri sono contenuti nel piano pluriennale di riequilibrio, firmato dal commissario Croce, che sarà al vaglio del Consiglio comunale entro pochi giorni. Se però le esigenze di eliminare gli sprechi e ridurre le spese sono condivise da tutti, altrettanto non può dirsi per alcuni servizi ritenuti essenziali e già carenti che, con ulteriori tagli di risorse e personale, rischiano di far venir meno servizi fondamentali per la cittadinanza.
Se ne è parlato in IX commissione consiliare (Viabilità e Trasporti), presieduta dal consigliere Nino Carreri, che ha posto il focus sulla situazione del Corpo di Polizia Municipale. Alla seduta era presente anche il comandante dei Vigili, Calogero Ferlisi, ma erano assenti il commissario Croce e il dirigente al personale Cama, che pure erano stati invitati. “La Polizia Municipale è già, allo stato, carente di personale – afferma il consigliere Carreri -. I vigili sono 373, ma 48 di loro sono a mezzo servizio e per 20 il contratto scadrà il 1 giugno. Ci sono poi ancora i 12 risultati idonei ma mai assunti neppure temporaneamente. L’età media supera i 50 anni e, se nei prossimi dieci anni non dovessero essere rimpiazzati coloro che andranno in pensione, il Corpo si ritroverebbe con appena 150 elementi, in una città che ne avrebbe bisogno di molti di più. Nella pianta organica del Comune, approvata nel 2000, ne erano previsti oltre 600. Per le città metropolitane siciliane, la Regione ne prevede oltre 1000”.
Il presidente della IX commissione consiliare, allarmato, sottolinea che “se il piano contiene realmente questi numeri, non lo voteremo. Ne abbiamo più volte discusso in commissione senza però poterne mai parlare con Croce e Cama. Dal 17 gennaio, data dell’ultima seduta prima di quella odierna, provo a concordare un incontro con il commissario ma non sono mai neppure riuscito a contattarlo. Capisco che i suoi impegni sono numerosi ma è necessario sedersi a un tavolo e discuterne. Siamo tutti d’accordo che è necessario eliminare gli sprechi, ma questo non deve corrispondere ad eliminare i servizi. I vigili sono pochi e tra loro ce ne sono 48 che lavorano per sole 18 ore a settimana, 20 a scadenza di contratto, 12 risultati idonei ma mai presi in considerazione”.
Proprio i 12 idonei si sono rivolti anche all’VIII commissione consiliare (Politiche del lavoro e Personale), commissione che ha affrontato anche la questione relativa ai 300 articolisti del Comune, che da oltre 20 anni lavorano con contratti quinquennali, variazioni di orario e incertezza sul futuro.
E tra gli allarmati c’è anche il comandante dei Vigili, Calogero Ferlisi, che non ha mancato di esprimere tutto il suo rammarico per le difficoltà, dovute soprattutto alla carenza di organico, che il Corpo deve affrontare quotidianamente. Ferlisi aveva chiesto l’assunzione dei contrattisti e dei 12 idonei già nel giugno del 2012, con una lettera all’ex sindaco Buzzanca, ma senza esiti.
“La polizia municipale – prosegue Carreri – dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, il punto di riferimento del cittadino per superare le difficoltà, soprattutto in una città caotica e disordinata come la nostra”. Ma da quale capitolo di spesa andrebbero presi i soldi per assumere altri vigili? “Nell’ordinanza di protezione civile ministeriale del 2007 – spiega Carreri – era stanziato un milione e mezzo di euro che doveva essere utile all’assunzione dei 20 vigili per un anno di contratto estendibile a due. Il contratto annuale è stato firmato solo lo scorso giugno 2012, ma sono stati utilizzati 350mila euro dai residui di bilancio e 300mila euro dai fondi ecopass. Che fine ha fatto, dunque, il milione e mezzo stanziato dal Ministero? Ed ancora, l’utilizzo dei fondi ecopass è anomalo, in quanto sarebbero dovuti essere destinati ad un capitolo di ragioneria speciale che non è mai stato attuato. A questo punto, visto che non sono vincolati, i fondi ecopass potrebbero ancora servire per l’assunzione dei vigili, ma aspetto ancora risposta alla richiesta di una relazione sulle somme derivanti dalla tassa di attraversamento”.
Ed allora la IX commissione consiliare chiede di sedersi tutti davanti a un tavolo per trovare le soluzioni per incrementare il Corpo di Polizia Municipale “in qualsiasi modo. Dal 1989 non si fanno concorsi – conclude Carreri -. Sono necessari almeno 300 vigili in strada per continuare a svolgere le attività di base. Al commissario Croce voglio ribadire che non si può tagliare tutto, soprattutto in presenza di servizi essenziali. La Polizia Municipale svolge oltre 25 servizi diversi, tra i quali il controllo del suolo pubblico, della pubblicità, dei passi carrabili, della viabilità ed altro ancora. Al deposito ci sono mezzi nuovi che non vengono utilizzati per mancanza di personale”.
Ed infine una provocazione: “Riducendo sempre il Corpo di Polizia Municipale, finirà che qualcuno chiederà di affidare anche questi servizi alle cooperative. Se tagliamo tutto, possiamo anche chiudere i battenti”.
(Marco Ipsale)
Ma i fondi ecopass (tasse, tasse, TASSE) non dovevano servire per manutenere le meravigliose strade cittadine?
Ora, visto che non vengono utilizzati, li dovremmo spendere per l’ennesimo stipendificio?
Il problema di Messina non è la carenza di personale nel corpo di Polizia Municipale (alzi la mano chi, in questi mesi, ha notato un qualche beneficio – in termini di viabilità, repressione dei “cattivi comportamenti” e fludificazione del traffico – coi 20 vincitori del concorso assunti, a cui andrebbero aggiunti i contrattisti “rototraslati” nel comparto), bensì nella scriteriata ideazione, gestione e controllo delle zone a più alto afflusso di traffico – tra cui il centro storico, sventrato e martoriato dalla sede del tram, gli sbocchi autostradali e le zone commerciali come quella di Tremestieri.
Mancano i parcheggi, i tram, gli autobus, le piste ciclabili, vie di transito alternative. Ma come pensano, al Comune, che la gente possa recarsi a scuola/lavoro? Volando? Teletrasporto?
La verità è che questi geniali amministratori, da 20 anni a questa parte, costringono i messinesi ad utilizzare i mezzi propri e in una città con poche grosse arterie di collegamento infra-cittadine, il risultato non può che essere il congestionamento del traffico.
Una città metropolitana, prima di 1000 agenti, dovrebbe avere infrastrutture adeguate agli agevoli spostamenti dei suoi abitanti; esattamente ciò di cui Messina non dispone.
I problemi sono a monte, e non sarà imbarcando 300 persone (a carico, per l’ennesima volta, dei contribuenti messinesi) che si risolveranno i problemi.
P.S.: l’articolo menziona “forti tagli di spesa”, ma se fino a ieri si diceva che i cittadini saranno martoriati dall’aumento di tasse e tariffe, per i prossimi 10 anni, al fine di salvare il Comune (non le persone, si badi bene, il Comune e chi gravita attorno)… qualcosa non quadra…
Bravo Carreri,non votate e cosi la Corte dei Conti ci fa fallire tutti.finalmente direi!
Perchè non tentare di rendicontare l’attività svolta dai vigili sottratti alla gestione della viabilità per soggiornare negli sporchissimi uffici del palazzo satellite?
Avete mai incontrato una coppia di vigili nell’adempimento del loro dovere (?)? Discutono sempre tra di loro trascurando completamente di rilevare infrazioni alle auto che sostano in seconda fila, forse perchè redigere un verbale di contravvenzione è faticoso.
E’ ridicolo consentire la sistematica sosta ad ogni sportello Bancomat in doppia fila restringendo ad una corsia tutte le vie cittadine perchè i vigili si allontanano alla semplice risposta “un attimo”.
Messina è soltanto uno stipendificio di scarsissima qualità, per il numero degli addetti dovrebbe avere i migliori servizi, invece siamo capaci di vivere in una città classificata al penultimo posto fra quelle italiane.
Vergognamoci.