Iniziativa del Pd alla Regione per dire no alla chiusura del tribunale di Mistretta

Iniziativa del Pd alla Regione per dire no alla chiusura del tribunale di Mistretta

Iniziativa del Pd alla Regione per dire no alla chiusura del tribunale di Mistretta

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mercoledì 26 Ottobre 2011 - 09:38

Presentato ordine del giorno da Panarello, sottoscritto da Laccoto, Picciolo e Rinaldi: “Importante mantenere presidio di legalità nel territorio dei Nebrodi, già sottoposto a notevole pressione mafiosa”

“Bisogna opporsi a qualsiasi tentativo di soppressione o di accorpamento del tribunale di Mistretta: chiediamo al governo regionale un impegno in questo senso e un intervento presso il governo nazionale per mantenere un presidio di legalità nel territorio dei Nebrodi, già sottoposto a una notevole pressione mafiosa”. Lo prevede un Ordine del giorno presentato all’Ars dal deputato regionale del PD Filippo Panarello e sottoscritto da altri parlamentari, fra i quali Giuseppe Laccoto, Giuseppe Picciolo e Francesco Rinaldi.

“La chiusura degli uffici di Mistretta – dice Panarello – non è accettabile, innanzitutto da punto di vista territoriale: basta guardare la carta geografica della provincia di Messina, che si estende per centinaia di chilometri da Taormina al confine con la provincia di Catania sulla costa ionica, e da Tusa alla provincia di Palermo sulla costa tirrenica, per rendersi conto dei costi e dei disagi per gran arte della popolazione per potere accedere ai servizi di giustizia”.

Nel documento si rileva come a seguito della recente manovra finanziaria approvata dal Parlamento nazionale sia stata data delega al Governo per ridurre gli uffici giudiziari di primo grado e gli uffici di procura. “In esecuzione di tale delega – si legge nell’Odg – il Governo si appresterebbe a disporre la chiusura o accorpamento di numerosi tribunali e relativi uffici di procura tra cui quelli di Mistretta. Ma la ristrutturazione di un servizio importante come la Giustizia avrebbe dovuto essere inserita in un più organico progetto di riforma e non in una legislazione d’urgenza e di natura finanziaria”.

E suscita profonde perplessità la decisione di collegare e piegare tale ristrutturazione al problema del contenimento della spesa. “Oltretutto – si legge ancora nel documento – il risparmio desumibile dalla chiusura del tribunale e degli uffici di procura di Mistretta non appare congruo (appena € 60 mln) a risarcire la comunità del danno che tale chiusura può causare al territorio limitrofo”. Per tutte queste ragioni, e della mobilitazione della comunità, l’Ordine del giorno impegna il presidente della Regione ad intraprendere ogni iniziativa utile per la difesa del tribunale di Mistretta.

Altri dettagli sulla lettura geografica della giustizia nell’articolo in basso

2 commenti

  1. Che faccia sazia da 25.000 euro al mese ……Qualche cosa la devono dire ogni tanto, dopo avere sistemato i vari clienti …….

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  2. …il presidio di legalità nei Nebrodi non lo da una minuscola sezione distaccata del tribunale di messina…
    ma una maggiore presenza delle forze dell’ordine, che con i periodi di magra che stanno attraversando anch’esse(alla fine il Governo a tagliato sopratutto a loro), non so se riescono a garantirla…
    un’altro discorso è se bisogna mantenerlo aperto perchè ci lavorano amici di amici di amici…e così via…
    poi 60 milioni di € non sono pochi….forse per il PD locale saranno “solo”…per chi paga le tasse sono tanti!

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