Un “no” all’abolizione delle Province anche da Messina. L'Udc vota contrario, Ricevuto: «Altri enti pesano di più»

Un “no” all’abolizione delle Province anche da Messina. L’Udc vota contrario, Ricevuto: «Altri enti pesano di più»

Un “no” all’abolizione delle Province anche da Messina. L’Udc vota contrario, Ricevuto: «Altri enti pesano di più»

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martedì 31 Gennaio 2012 - 23:44

Anche a palazzo dei Leoni il consiglio ha sposato la campagna avviata dall’Upi a livello nazionale. Il messaggio: «Senza enti intermedi meno garanzie e indentità»

Anche a Messina si è tenuto il consiglio straordinario contro l’abolizione delle Province. Un’iniziativa promossa dall’Upi. A palazzo dei Leoni la seduta è stata aperta a contributi esterni che hanno approfondito le tematiche legate al ruolo degli enti intermedi sui territori. Strade, scuole e centinaia di altri servizi come garanzia di una pubblica amministrazione che si è affermata nel tempo sulla base dello schema costituzionale italiano, ancora di più dopo la riforma del 2011. Il messaggio dell’unione parla chiaro: «Le Province garantiscono dignità di ciascun territorio, tutelando i diritti delle comunità e assicurando che le risorse non siano utilizzate altrove. Senza ci sarebbero meno garanzie, opportunità, identità e vicinanza».

Ricevuto parla sulla stessa linea d’onda: «L’abolizione, sposata anche dal mio partito, è stata propagandata come slogan alla vigilia di una campagna elettorale, forse nel tentativo di raccogliere più consensi cogliendo l’onda emotiva. Da cittadini vogliamo capire perché cancellare le Province e mantenere altri enti, che pesano anche di più». Tra gli intervenuti anche il prorettore dell’ateneo, Antonio Ruggeri, che ha ribadito il ruolo di “cuscinetto amministrativo” delle Province sul territorio e spiegato che una riforma di eliminazione risulterebbe essere incostituzionale. Al termine degli approfondimenti sono però stati rinviati i lavori. Oggi è si è concretizzata la votazione: 29 votanti, 19 favorevoli, 9 contrari (Udc+Idv) e un astenuto (Tonino Calabrò).

8 commenti

  1. ma quale cuscinetto e ruolo, sono macchine mangia soldi ed i cittadini non li vogliono.Hai capito Nannarè?le province vanno abolite perchè non servono a Nulla. Ci sono le Regioni e sopratutto i Comuni il resto è un ladrocinio dei soldi pubblici.

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  2. Chiudiamola subito! La provincia di Messina rappresenta al meglio l’inutilità dell’ente provincia… Ricevuto ha proprio un gran coraggio a difenderla… Quanti posti di lavoro ha creato la Provincia di Messina?

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  3. Ma che bella idea chiedere a Ricevuto se le province debbano essere abolite!Sarebbe come chiedere ad un lavoratore se è d’accordo sull’innalzamento dell’età pensionistica,all’evasore se approva i controlli del fisco,all’agnello se gli piace essere ucciso per il pranzo di Pasqua! Ma del bene comune chi se ne occupa? Anche un piccolo risparmio contribuisce a un grande risparmio!

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  4. Figuriamoci se erano d’accordo!
    Io continuo a ritenerle enti inutili. Anzi un’utilità ce l’hanno: regalare poltrone, e quindi soldi e potere, a chi non potrebbe stare seduto in nessun’altra poltrona.

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  5. Si potrebbe sapere, da parte di Ricevuto, quali sono questi enti che pesano di più al suo parere? Oppure è il classico atteggiamento tutto italiano del ben altrismo,( prima c’è da fare ben altro) ma nessun dice cosa fare e da dove iniziare, specie quelli che vivono al centro e ondeggiano sempre?

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  6. Spero che i commenti precedenti non siano fatti da messinesi.
    La provincia di Messina è stata svuotata, depredata da altre città.
    Comune e provincia non hanno alcun potere nei confronti dei padroni della regione… ma almeno una vocina, riportata dai media ..è qualcosa.
    Rinunciamo alla provincia e mettiamoci nelle lombardiane mani regionali….tanto ci hanno già preso tutto, che rischiamo?
    Ci vogliamo illudere che tagli alla sanità, alla scuola, alle strutture ect. più pesanti di quelle che la regione ha propinato ai messinesi non si possono fare….io penso che per Messina e provincia le mani regionali saranno fatali….
    La provincia autonoma è l’unica via di salvezza.

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  7. @ totonno
    Anch’io non mi fido della Regione,ma penso che si possa ottenere di più se,abolendo le province(che oggi sono soprattutto centri di spesa) si rafforzano i poteri dei Comuni, specie delle città metropolitane, incoraggiando la formazione di consorzi(stabili o temporanei) tra Comuni di uno stesso comprensorio(senza però spese aggiuntive),per fronteggiare i loro problemi e porsi direttamente come interlocutori della Regione e dello Stato

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  8. Cara Liliana, il problema è che la regione ha sempre sistematicamente tagliato e bocciato ogni progetto di crescita di Messina e provincia.
    Oltre agli scandalosi tagli alla sanità, alla scuola, ect. ed al trasferimento di enti ed uffici civili e militari…. ormai fatti avvenuti, passati e pagati a caro prezzo dai messinesi, la regione impedisce il rilancio bocciando tutto è di più….
    Neanchè le luttuose calamità naturali di Messina e provincia vengono prese in considerazione dal governo perchè la regione non ci rappresenta.
    Io non voglio che la mia città e la mia provincia siano trattati come colonia……l’ultima colonia rimasta nel mondo….no…..io voglio l’autonomia per la mia provincia…. semmai aboliamo le regioni….molte migliaia di dipendenti regionali sono pagati anche con le tasse dei messinesi….che in cambio ricevono solo umiliazioni.

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