La rete ospedaliera prevede 12 letto invece a Messina si taglia, il sindacato scrive alla Regione
Messina – Va avanti, il cinico disegno che punta alla demolizione della sanità pubblica e alla privatizzazione di servizi essenziali per la salute dei cittadini. Tutto ciò è inaccettabile e merita una profonda riflessione da parte del governo regionale al fine di ripristinare la piena funzionalità del reparto di oncologia del Papardo attraverso l’immediata riattivazione dei posti letto e dei ricoveri nel pieno rispetto di quanto previsto dalla vigente rete ospedaliera”.
Appello della Uil
Uil Messina torna ad appellarsi alla Regione siciliana, dopo il taglio di posti letto al reparto Oncologia dell’ospedale Papardo.
“Si tratta di un provvedimento doveroso nei confronti di un’utenza particolarmente fragile e sfortunata che merita il massimo rispetto e la giusta attenzione da parte delle istituzioni – afferma il sindacato nel documento che rilancia l’appello già posto sui tagli all’ospedale di Ganzirri.
Eppure la rete ospedaliera prevede 12 posti letto
“In merito alla inaccettabile soppressione dei posti letto di oncologia, l’azione amministrativa dell’azienda ospedaliera Papardo che sembrerebbe essere stata concordata con l’assessorato regionale della salute, appare fortemente in contrasto con l’attuale rete ospedaliera, approvata con D.A. 629 del 31 marzo 2017, che per la suddetta unità operativa prevede 12 posti letto, incardinandoli nel modello organizzativo della rete oncologica della provincia di Messina.
Purtroppo, ancora una volta si sta consumando un grave danno alla salute dei cittadini, con l’assordante e complice silenzio della classe politica messinese”.