I precari del Cas tornano in protesta per denunciare alcune anomalie che si continuano a consumare all’interno del Consorzio. Non lavorano da due anni e adesso rischiano di essere tagliati fuori definitivamente.
In protesta, ancora una volta, davanti la Prefettura questa mattina e nel pomeriggio addirittura sul tetto del Consorzio Autostrade. Per gli storici precari del Cas un ritorno dalle vacanze pasquali movimentato. Il sit-in di questa mattina davanti il Palazzo del Governo è servito per ribadire che loro non hanno intenzione di rassegnarsi a quelle che da sempre ritengono pesanti ingiustizie perpetrate solo nei loro confronti.Soprattutto oggi che rischiano seriamente di essere tagliati fuori dal Consorzio Autostrade. Durante l’incontro che sono riusciti a ottenere in Prefettura dopo la mattinata di protesta tre i punti contestati dai precari. Intanto l’ormai noto problema del mancato rispetto da parte del consorzio della stagionalità che negli ultimi due anni li ha lasciati a casa senza lavoro. Sono precari da una vita e negli ultimi 24 mesi non sono stati chiamati in servizio neanche nei tre mesi che spetterebbero loro. Si arrangiano come possono, ma non ce la fanno più. Poi chiedono secondo quali criteri a 83 Agenti Tecnici Esattori è stato accordato il passaggio da part-time a full time, mentre per loro continua a non esserci niente, soprattutto la tanto attesa stabilizzazione. Agguerriti però soprattutto contro la delibera commissariale del dicembre 2012 con cui il Commissario Straordinario ha decretato l’impignorabilità delle somme che giacciono nella tesoreria dell’Ente. Delibera che blocca ben 120 milioni di euro e che non consente il pagamento di circa 20 mensilità arretrate a tutti quei precari che nel frattempo hanno vinto le cause impiantate contro il Consorzio. Un altro schiaffo a una categoria da sempre bistratta, dicono i precari. Che segnalano un’altra anomalia: sembrerebbe che siano iniziati dei corsi di formazione per 60 unità di assistenti al traffico, ma loro non sono stati informati. “Perché non siamo stati chiamati noi?” si domandano. Vorrebbero delle risposte che però nessuno finora ha dato loro. (Francesca Stornante)
E’ finita la pacchia!!!!!!!!!!!
Giuseppe Vallèra.