D’Amore: Ente trasformato in NewCo, in attesa dell’avvio dei lavori per il terminal crocieristico, richiesta di concessione per sei anni con canone ricognitorio. Buzzanca: serve processo democratizzazione. Tranchida: grande festa di popolo. Musumeci: Messina risvegliati
Ieri sera è stata presentata la 72^ edizione della Fiera Campionaria Internazionale di Messina. Alla cerimonia inaugurale ha preso parte solo inizialmente l’ospite più atteso, il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, che dopo aver visitato la cittadella fieristica ha inaugurato la mostra dedicata ad Andy Warhol. Solo qualche battuta con i giornalisti: «Quest’area è molto bella, ma non possiamo fare di più perché non è la nostra». Poi sui fondi Fas: «La Regione ha fatto tutto quello che poteva». A fare gli onori di casa il presidente, Fabio D’Amore, che nel suo intervento si espone a trecentosessantagradi su presente e futuro dell’ente. «E’ stato un anno intenso, abbiamo abbattuto il debito, facendolo scendere da oltre quattro milioni a 1milione e 700mila euro. E’ stato cambiato il modo di operare, grazie al quale sono stati battuti tutti i record di incassi e guadagni. Ma non si può andare oltre. Il tentativo di innalzare la qualità degli espositori non può funzionare perché è proprio il concetto di Campionaria ad essere superato. L’intuizione è aver fatto diventare la Campionaria una festa di popolo». Fuori dai cancelli protestano i rappresentati di Sinistra Ecologia e Libertà, D’Amore li invita ad un confronto pubblico sul futuro dell’ente. Il commissario lancia un’idea: nei sei anni circa che ci vorranno per l’avvio dei lavori per la costruzione del terminal crocieristico, così come previsto dal Piano Regolatore del Porto, chiedere all’autorità portuale la concessione a canone ricognitorio delle aree. «Abbiamo già un piano per la successiva valorizzazione, attraverso il coinvolgimento di associazioni no profit». Per quanto riguarda l’ente, l’obiettivo è il risanamento economico e il rilancio delle attività: l’idea è di costituire una newco, struttura molto più flessibile rispetto ad una spa.
Chiede una svolta anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca: «Abbiamo mantenuto la nostra partecipazione perché crediamo nella strada avviata. Ma serve un segnale democratico, con i soci che devono partecipare ai processi decisionali. La Fiera è patrimonio della città». Complimenti per D’Amore giungono dall’assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida: «Si è riusciti ad unire la festa popolare alla valorizzazione degli spazi». Tutti d’accordo sulla convinzione che il domani sono le fiere di settore. Anche il sottosegretario di stato, Nello Musumeci, che prova a suonare la carica per la rinascita dell’Ente e della città: «Messina deve tornare ad amarsi». Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di Miss Italia nel Mondo, Tania Bambaci. A seguire lo spettacolo “Mediterraneo un mare di moda e di arte”, defilè artistico ed esposizioni riservate a stalisti.
Ancora c’è l’insegna della 71ª edizione della Fiera… ridicoli!