La Reggina dei Messinesi: Ragusa arriva, si presenta e si rompe il naso nel primo allenamento

La Reggina dei Messinesi: Ragusa arriva, si presenta e si rompe il naso nel primo allenamento

La Reggina dei Messinesi: Ragusa arriva, si presenta e si rompe il naso nel primo allenamento

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giovedì 14 Luglio 2011 - 16:02

La squadra di Reggio Calabria s'è ritrovata al Sant'Agata per il Raduno d'inizio stagione: sabato si parte per il ritiro di Brusson, in Valle d'Aosta, dove gli amaranto rimarranno fino al 30 luglio.

Anche quest’anno la Reggina avrà una squadra fortemente rappresentativa del suo territorio: nella rosa che s’è già ritrovata nel centro sportivo Sant’Agata ci sono tantissimi reggini e calabresi, ma anche due Messinesi: Giuseppe Rizzo, e il neo-acquisto Antonio Ragusa, 21enne di Giardini Naxos.
Antonino Ragusa è nato a Giardini Naxos il 27 marzo 1990. Proprio con la squadra di Giardini gioca fin negli allievi. Poi, a 16 anni, viene prelevato dal Treviso dove gioca una stagione negli allievi e due anni in Primavera. A 19 anni lo acquista il Genoa, che lo manda subito in Primavera nella stagione che poi il Genoa vincerà lo Scudetto Primavera. Nell’arco della stagione gioca 18 partite e segna 4 gol. Poi, nei play-off che valgono lo scudetto, gioca 5 partite e segna un gol.
E’ uno dei giovani più interessanti dell’intero panorama calcistico nazionale, e allora il Genoa lo manda a farsi le ossa in Lega Pro, dove gioca con la Salernitana di Breda nella scorsa stagione ed è protagonista assoluto: 32 presenze e 7 gol nella reagular season, 4 presenze senza gol nei play-off persi nella finale contro l’Hellas Verona.
Quella di Antonino Ragusa sembra una carriera da predestinato: ha il pallone nel sangue, è una seconda punta, un attaccante esterno che ha nel 4-4-3 di Breda il suo modulo-tipo.
E’ un attaccante brillante, veloce, dal dribbling facile e che – per essere una seconda punta – segna pure tanto.

Adesso è alla Reggina: al momento il reparto offensivo amaranto è zeppo di giocatori importanti, ma Breda gioca col 4-3-3 e quindi ha bisogno di due esterni d’attacco titolari. Certo che con Bonazzoli, Missiroli, Ceravolo, Campagnacci, Alessio Viola, Sarno e Sy, sarà dura giocarsi il posto. Ma non è detto che tutti questi restino: Sy, ad esempio, dovrebbe andare altrove (probabilmente in prestito) e anche Missiroli dovrebbe partite, forse verso l’altra sponda d Genoa, la Sampdoria. Con Bonazzoli e Ceravolo punte di diamante, Ragusa potrebbe giocarsi con Campagnacci il terzo posto utile per avere un ruolo da titolare, ma la serie B è un campionato lungo ed estenuante, e ci sarà spazio per tutti.

Prima del suo primo allenamento al Sant’Agata, abbiamo intervistato Ragusa chiedendogli cosa si aspetta da quest’esperienza in riva allo Stretto:

“E’ una grandissima occasione, non vedo l’ora di iniziare per giocarmi le mie chance” ha detto.

Forse avresti preferito rimanere al Genoa per ambire a giocare in serie A?

“Assolutamente no, è ancora presto e rimanere lì significa avere un posto assicurato solo in tribuna, tanti e tali sono i campioni della prima squadra”.

E qui alla Reggina ti fa paura la grande concorrenza che c’è nel reparto offensivo?

“Io sono qui per mettere in difficoltà il mister. Nel calcio tutti si mettono sempre in gioco, io spero di guadagnarmi il posto da titolare”.

Che Reggina hai trovato in questo primo giorno di raduno?

“Un gruppo affiatato. Tutti sono felici per la scorsa stagione, e anche se hanno l’amaro in bocca per come si è conclusa sanno bene che è stato un anno importante, così come per me a Salerno”.

Reggina e Salernitana un destino simile, sconfitte all’ultimo secondo dei play-off. Ma adesso Breda e Ragusa sono a Reggio.

“Il fatto di seguire Breda, un mister che mi ha già dato tantissimo, per me è molto importante”.

Che effetto fa per un messinese giocare nella Reggina?

“Sinceramente il fatto di essere vicino a casa non mi influenza più di tanto, sono decisamente indifferente al fatto di giocare a Reggio o altrove. Non c’è nè particolare piacere per la vicinanza, nè alcun tipo di fastidio per la rivalità. Sono contento perchè so che Reggio Calabria è una piazza importante nel panorama calcistico nazionale, e spero che possa essere un crocevia fondamentale per la mia carriera. Sta a me giocarmi le carte migliori e spero di fare bene fin da subito”.

Ragusa sembra deciso, non trasmette particolari sensazioni emotive ma ha le idee chiare sul suo futuro e sulle sue potenzialità.

E’ sfortunato, però, quando durante il primo allenamento in un contrasto aereo prende una botta a naso e fronte: viene portato in Ospedale per accertamenti dallo staff sanitario amaranto. A quanto pare, secondo le indiscrezioni di Reggionelpallone.it, ha rimediato una frattura del setto nasale, cosa che adesso rischia di complicare l’inizio della preparazione estiva. Ma una maschera protetttiva accorcerebbe i tempi di recupero.

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