Tangenziale di Messina, il viadotto Tarantonio perde pezzi... di nuovo FOTO

Tangenziale di Messina, il viadotto Tarantonio perde pezzi… di nuovo FOTO

Redazione

Tangenziale di Messina, il viadotto Tarantonio perde pezzi… di nuovo FOTO

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mercoledì 09 Febbraio 2022 - 07:47

A 11 mesi dai crolli, sotto il viadotto Tarantonio i pericoli sono ancora troppi. La denuncia del Comitato "Sicilia Emergenza Infrastrutture"

Il viadotto Tarantonio dell’autostrada Messina-Palermo non è ancora in sicurezza. La denuncia è del Comitato “Sicilia Emergenza Infrastrutture”, tornato alla base dell’infrastruttura a ridosso della barriera di Villafranca 11 mesi dopo la caduta dei messi da un chilo e mezzo, documentata dai residenti. La situazione del viadotto, quasi un anno dopo, è peggiorata e la pericolosità aumentata, denuncia il Comitato, che ha raccolto l’allarme di commercianti e abitanti della zona.

“Siamo cresciuti sotto i viadotti che negli ultimi anni sono diventati un pericolo, per la nostra comunità e per gli utenti che vi transitano. Era il 2015 quando cominciarono i problemi, nel 2017, la caduta di calcinacci si è fatta più frequente, allora siamo riusciti a catturare l’attenzione di un quotidiano nazionale, che ha realizzato un servizio. Dopo la caduta del ponte Morandi a Genova, è intervenuta una ditta che ha fatto dei lavori di ripristino solo nella parte bassa di due piloni e poi sono andati via, il piccolo ripristino è ancora visibile. Abbiamo assistito solo al continuo deterioramento strutturale e alla caduta di calcinacci, infatti quando passiamo sotto lo facciamo di corsa con il casco e in protezione, non abbiamo alternative. Lo scorso anno abbiamo assistito alla caduta di un pezzo di cemento grande come un materasso, il “meteorite” si è conficcato sopra un capanno abbandonato. Negli anni abbiamo visto e sentito di tutto, come volare un camion, siamo andati a soccorrere l’autista ma era già deceduto, poi la caduta di un altro camion, un’auto di turisti svizzeri è rimasta in bilico e sono stati salvati per miracolo. Durante e dopo le piogge è un continuo rumore di gomme in frenata e tamponamenti, con strazianti grida, che si sentono in tutta la vallata soprattutto di notte. L’ultimo incidente ha visto coinvolto un giovane militare, che si era fermato a soccorrere dei feriti. L’abbandono è evidente e ci auguriamo non si verifichi un altro Ponte “Morandi”, perché da sotto sembra tutto marcio. Lo scorso anno le telecamere di “Mi Manda Rai3”, hanno fatto un bel servizio e portato alla ribalta nazionale il degrado della tratta a pagamento chiamata autostrada.” raccontano i residenti che usano la strada che passa sotto il viadotto.

“Pretendiamo che tutti facciano la loro parte a cominciare dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, abbiamo bisogno di investimenti e l’intervento dell’Anas, noi siciliani, ci sentiamo isolati, penalizzati e per favore non chiamatele autostrade”, conclude il comitato coordinato da Domenico Interdonato.

2 commenti

  1. E’ stato fatto qualche atto ufficiale, per esempio denuncia alla Procura della Repubblica?

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  2. Chiedo perdono, ma qualcuno è convinto che il problema si apriva, e concludeva, ricostruendo il viadotto di Ritiro? La nostra autostrada, ma un po’ tutte in Italia, sono ammalorate, costruite secondo criteri che, oggi, richiedono pesanti interventi di ristrutturazione. Il cemento armato degrada, si a malora, le armature degradano, stiamo parlando di Fisica e Chimica, non di cemento depotenziata o altre stupidate da social. Manutenzione zero, c’è lo chiede l’Europa (nessuno può dimenticare!), crolli garantiti nel tempo.

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