Il deputato Vincenzo Garofalo lancia un appello al Sindaco affinchè convochi subito un incontro con il Cas per trovare una soluzione ad un problema che si è ripresentato per il secondo anno consecutivo. Pronto a qualche iniziativa anche il deputato Dr Picciolo.
L’arrivo dell’estate coincide con l’inizio dell’odissea per chi ogni giorno si mette in viaggio in autostrada da Villafranca per raggiungere Messina. Da ormai qualche giorno il tempo medio di percorrenza è intorno ai 40 minuti, purtroppo però capita di rimanere intrappolati sulla tangenziale anche per oltre un’ora. Il tratto critico è quello che va dal casello di Villafranca fino alla galleria Telegrafo, nel punto in cui la circolazione si riduce a una corsia e dunque si crea un imbuto che paralizza il traffico. Stessa cosa nel tratto di viadotto in direzione Messina-Villafranca, dove si procede sempre su unica corsia Basta poi anche un piccolo incidente, un tamponamento, o solo un’autovettura che si ferma per un guasto per bloccare tutto e dilatare i tempi di attesa in modo spropositato. Il risultato è facile da immaginare: code chilometriche, automobilisti esasperati, pendolari che ogni giorno sanno quando partono da casa ma non sanno quando, e in che condizioni, riusciranno ad arrivare a destinazione.
Il problema non è nuovo, è infatti il secondo anno consecutivo che questo tratto di tangenziale diventa un incubo. Sull’argomento inizia a svegliarsi anche la politica, a scendere in campo è il deputato nazionale Vincenzo Garofalo che punta i riflettori sull'attuale condizione del tratto autostradale e sui gravi disagi a cui vanno incontro i tanti pendolari che, giornalmente, si trovano costretti a percorrerlo. “La situazione sta diventando ancora più pesante da tollerare con l'arrivo della stagione estiva e il trasferimento di molti messinesi nelle case al mare. Le code chilometriche che si vengono a creare nel tratto a corsia unica costringono a code estenuanti di ore. Il perdurare di tale situazione rende necessario e improcrastinabile un intervento” scrive Garofalo che lancia un appello all’amministrazione comunale.
“Penso sia indispensabile che il Sindaco organizzi urgentemente una riunione con il Cas nella quale, avvalendosi degli stessi tecnici che hanno già esaminato le condizioni del viadotto, possano essere valutate soluzioni alternative”.
Anche il deputato regionale dei Dr Beppe Picciolo oggi, a margine della conferenza stampa tenuta a Palazzo Zanca, ha annunciato imminenti iniziative contro questa situazione che è ormai divenuta insostenibile.
Anche perché, non bisogna dimenticarlo, il pedaggio per restare intrappolati in questo tratto costa 1 euro e 20 centesimi, metà prezzo fino ad agosto per chi viaggia dalle 21 alle 8 e dalle 14 alle 16 munito di telepass.
F.St.
Campa cavallo……
Campa cavallo……
Da mesi vado denunciando la situazione oramai insostenibile del tratto Villafranca-Messina tra il silenzio assoluto di tutti gli organi di stampa. Ripeto la riduzione a una corsia non è necessaria nonostante i diktat del falso paladino della sicurezza. Infatti la situazione di pericolo potrebbe venire solo in caso di un forte sisma associato a uno stazionamento prolungato su due corsie delle autovetture. Cioè un terremoto di forte intensità sarebbe pericoloso solo in caso di code su entrambe le corsie sul viadotto. Eventualità, quella delle code sul viadotto a due corsie, che FINORA (qualcuno mi smentisca!) non si è mai verificata! Invece,mi chiedo e chiedo all’ing. Sciacca, non vi sarebbe davvero grave pericolo in caso di un forte terremoto per gli automobilisti bloccati nelle continue code di questi giorni. Cosa dovremmo fare noi poveri autobilisti in un’eventualità del genere? L’unica via di fuga sarebbe quella di buttarci dal viadotto.
SVEGLIATEVI ISTITUZIONI CITTADINE!!
Da mesi vado denunciando la situazione oramai insostenibile del tratto Villafranca-Messina tra il silenzio assoluto di tutti gli organi di stampa. Ripeto la riduzione a una corsia non è necessaria nonostante i diktat del falso paladino della sicurezza. Infatti la situazione di pericolo potrebbe venire solo in caso di un forte sisma associato a uno stazionamento prolungato su due corsie delle autovetture. Cioè un terremoto di forte intensità sarebbe pericoloso solo in caso di code su entrambe le corsie sul viadotto. Eventualità, quella delle code sul viadotto a due corsie, che FINORA (qualcuno mi smentisca!) non si è mai verificata! Invece,mi chiedo e chiedo all’ing. Sciacca, non vi sarebbe davvero grave pericolo in caso di un forte terremoto per gli automobilisti bloccati nelle continue code di questi giorni. Cosa dovremmo fare noi poveri autobilisti in un’eventualità del genere? L’unica via di fuga sarebbe quella di buttarci dal viadotto.
SVEGLIATEVI ISTITUZIONI CITTADINE!!
Il problema è uno solo.
I messinesi si ostinano a voler adoperare l’auto per gli spostamenti da e per Villafranca, non capiscono che debbono andare a dorso di mulo oppure di asino, ed al limite inforcando la bicicletta.
I cantieri sono aperti da un numero di anni non indifferenti ma di maestranze neppure l’ombra.
VERGOGNA
Il problema è uno solo.
I messinesi si ostinano a voler adoperare l’auto per gli spostamenti da e per Villafranca, non capiscono che debbono andare a dorso di mulo oppure di asino, ed al limite inforcando la bicicletta.
I cantieri sono aperti da un numero di anni non indifferenti ma di maestranze neppure l’ombra.
VERGOGNA