Il consiglio comunale di Taormina è stato convocato in seduta straordinaria su Tao Arte.Frattanto si è dimessa per motivi personali l'assessore alla Cultura Alessandra Caruso. Imminente il rimpasto di giunta
Mentre è stato convocato in seduta straordinaria il consiglio comunale sulla vicenda di Taormina Arte,sono arrivate come un fulmine a ciel sereno le dimissioni per motivi personali dell'assessore comunale alla Cultura, Alessandra Caruso. Un'ulteriore gatta da pelare per il Sindaco Giardina, che già si trova ad affrontare in questo momento una delicata problematica,ovvero quello della trasformazione di Taormina Arte da Comitato in Fondazione. Vista la situazione debitoria si tratta di un'autentica "spada di Damocle" che pende soprattutto sui dipendenti,dato che gli stessi da ben 10 mesi non percepiscono lo stipendio visto che le "casse sono vuote" e allo stesso tempo non si prevede di introitare i crediti in tempi brevi.
L'assessore Caruso era in "pole position" per la vicesindacatura,come annunciato a suo tempo dal Primo Cittadino:si pone a questo punto un vero e proprio " nodo politico" da sciogliere, per Giardina un vero e proprio grattacapo dato il particolare momento in cui lo stesso si trova ad affrontare già problemi importanti.
Intanto si è acuita la polemica circa le dichiarazioni rilasciate dall'assessore Regionale al Turismo Cleo Li Calzi,durante una sua recente visita al Teatro di Taormina.L'assessore ha fatto capire a chiare lettere che non intende sanare i debiti accumulati negli anni dal Comitato di Taormina Arte e ha tenuto a precisare che:"Il Teatro è della Regione e pertanto possiamo anche non concederlo",dando ad intendere chiaramente che ciò avrebbe delle chiare ricadute economiche sulla Città.
La Li Calzi,pur non essendo l'assessore al ramo,dato che la gestione del Teatro è di competenza del collega ai Beni Culturali, Purpura,ha detto di lavorare a stretto contatto con questo comparto e ha pertanto sottolineato che la Regione non necessariamente in futuro darà adempimento alla convenzione che destina il 30% degli introiti degli ingressi del noto monumento al Comune di Taormina.
A muso duro la replica del Sindaco Eligio Giardina che ha ricordato all'assessore regionale che il Comune non può solo essere chiamato a "ristrutturare e pulire i bagni pubblici". A complicare la vicenda l'atto stragiudiziale fatto pervenire dai dipendenti tramite il loro legale Candido Bonaventura a tutela del loro posto di lavoro.Proprio nelle scorse ore sono comunque giunte rassicurazioni in tal senso da parte del deputato regionale Filippo Panarello del PD,che fra l'altro nei giorni scorsi si era fatto promotore di una proposta volta a risolvere la complicata questione.
Durante la seduta il consigliere Eugenio Raneri ha sottolineato la necessità che venga richiesta una consulenza legale commerciale circa i contratti e le convenzioni che hanno per oggetto Taormina Arte. Ha proseguito Raneri:"Non possiamo assolutamente permetterci che venga perduto un bagaglio esperienziale acquisito nei decenni e che ha fatto sì che sul palco del Teatro Antico si avvicendassero le più importanti figure a livello internazionale nel campo della musica,del cinema,del teatro e del balletto".
Si dovrà inoltre fare chiarezza su quali Enti dovranno fare parte della futura Fondazione,soprattutto alla luce della nuova situazione venutasi a creare a seguito della fallita riforma delle Province,che doveva essere il "cavallo di battaglia" della tanto annunciata ma mai attuata "Rivoluzione di Crocetta".
Sappiamo bene che l'attuale Comitato è presieduto dal Sindaco di Taormina e ne fanno parte il Presidente della Provincia Regionale di Messina oltre che lo stesso Sindaco del Comune capoluogo di Provincia.Considerato che il Comitato di Taormina Arte è stato costituito con atto notarile del 17/02/1983,rinnovato poi in data 16/04/1996,a seguito di propedeutiche delibere delle rispettive Giunte.Preso atto che il Comitato è una figura giuridica non contemplata dal vigente Ordinamento Amministrativo degli Enti Locali e pertanto,al fine di garantire la possibilità di accedere a contribuiti e finanziamenti e garantire quindi la continuità dell'iniziativa,si rende necessario,ai sensi della L.R. N.2 del 26.03.2002,trasformare il Comitato in Fondazione.Il Sindaco Eligio Giardina con proprio atto di indirizzo propone invece alla Regione di destinare alla Fondazione di Taormina Arte il Palazzo dei Congressi e la possibilità di modificare la vigente normativa per garantire il pagamento dei debiti pregressi mediante parziale utilizzo dei proventi del Teatro Antico,con l'assegnazione di una somma superiore all'attuale 30%,sulla base della seguente modifica normativa:"Per gli anni 2015,2016 e 2017 il Comune di Taormina e il Comune di Messina,successivamente alla messa in liquidazione del Comitato Taormina Arte,sono autorizzati a utilizzare,a titolo di contribuito per il ripiano dei debiti del Comitato stesso,i proventi ad essi spettanti ex art.7 della L.R. N.10/1999 e successive modifiche e integrazioni, indipendentemente dalla stipula della convenzione prevista dal medesimo art.7".
Tuttavia vista la recente presa di posizione della Regione Sicilia a riguardo,appare del tutto remota la possibilità che una tale proposta possa venire accolta.Piú concreta la proposta invece giunta per bocca del Prof.Purpura,assessore regionale ai Beni Culturali,che di recente ha dichiarato che a partire dal 2016 le date di assegnazione degli spettacoli al Teatro Antico possano essere gestite da Taormina Arte.
Il recente incontro sul turismo congressuale organizzato dal "Sicilia Convention Bureau" presso il Grand Hotel Timeo ha dimostrato la grande valenza del "Brand Taormina" e di ciò la Regione Sicilia non può non tenere conto:perché per rispondere all'assessore Li Calzi se è vero che quando si va all'estero bisogna parlare di Sicilia è pur vero che se si parla di Taormina,dell'Etna o dello Stromboli si parla di destinazioni che sono di per sé un brand turistico di notorietà planetaria.
Intanto il brand Taormina rischia di finire in discarica, visto l’utilizzo familistico della sua più grande attrazione turistica: il Teatro Antico. Non solo non si è provveduto a smontare le tribune nell’orchestra con il parquet ed il palco, che dopo le abbondanti piogge invernali si sono marciti, rendendo parzialmente ammirabile la struttura, e dandone un’immagine indegna, ma da un paio di giorni si è chiuso un settore (il belvedere) ed una rampa di accesso per l’allestimento di una mostra di un artista sconosciuto che si ispira a Casimiro Piccolo (conosciuto solo in Sicilia)pretendendo 2 Euro per l’accesso all’area, oltre agli 8 di ingresso al teatro. VERGOGNA!!!
Intanto il brand Taormina rischia di finire in discarica, visto l’utilizzo familistico della sua più grande attrazione turistica: il Teatro Antico. Non solo non si è provveduto a smontare le tribune nell’orchestra con il parquet ed il palco, che dopo le abbondanti piogge invernali si sono marciti, rendendo parzialmente ammirabile la struttura, e dandone un’immagine indegna, ma da un paio di giorni si è chiuso un settore (il belvedere) ed una rampa di accesso per l’allestimento di una mostra di un artista sconosciuto che si ispira a Casimiro Piccolo (conosciuto solo in Sicilia)pretendendo 2 Euro per l’accesso all’area, oltre agli 8 di ingresso al teatro. VERGOGNA!!!