#coronavirus Pianificazione e interventi per rilanciare l'economia al termine dell'emergenza. A colloquio con la presidente dell'Associazione Annamaria Noessing
TAORMINA – “Ricominciare. Ma da cosa? E quando?”. Sono gli interrogativi che si pone a base di una complessa riflessione Annamaria Noessing, presidente del Circolo Legambiente Taormina-Valle Alcantara. Punti di domanda e suggerimenti si intrecciano. “Dopo lo stop causato dal Covid 19 – esordisce – tutto il territorio ha urgente necessità di un rilancio dell’economia, fondamentalmente basata su turismo e attività correlate. Ma come si deve rilanciare l’economia se non attraverso progetti che stimolino il turismo esperienziale, culturale, ambientale? I fondi regionali, nazionali ed europei, finanzieranno sicuramente cambiamenti strutturali che coinvolgano i settori dei trasporti, della fruizione del territorio e di una diversificazione dell’economia locale”.
Rete sentieristica ciclabile, collegamenti territoriali
“Esiste tutta una rete di collegamenti pedonali – evidenzia la presidente – che utilizzano strade a penetrazione agricola, antiche trazzere, vie interpoderali, che collegano i diversi luoghi del territorio, che vanno mappate allo scopo di creare nuovi itinerari da proporre sia alla fruizione di un turismo di prossimità quanto al turismo straniero dei prossimi anni. In Sicilia abbiamo già emeriti esempi quale la ‘Regia trazzera’, la ‘trasversale sicula’…”.
Cosa suggerisce Legambiente?
“Suggeriamo la mappatura di itinerari che mettano in collegamento i percorsi esistenti raggruppandoli. Quindi la manutenzione in modo da impedire che nel tempo se ne perda la memoria, con tutte quelle che sono le prerogative di biodiversità e gestione di aree altrimenti non raggiungibili anche in caso di incendio. Al contempo suggeriamo la pianificazione e la realizzazione di una rete ciclabile sia costiera che all’interno della Valle dell’Alcantara, da inserire nei circuiti regionali e nazionali e magari da inserire o integrare con la prevista via ciclabile della “Magna Grecia” sulla quale altre regioni stanno già lavorando. Pensiamo anche al ripristino della antica ferrovia dell’Alcantara in modo da collegare la costa con le gole dell’Alcantara e poi immettersi nella presente Circumetnea in modo da ampliare la rete di fruizione territoriale su binario. Possiamo citare anche l’ultimazione e il potenziamento del collegamento con l’aeroporto di Catania su binario, che sia metropolitana o treno. E che il previsto aumento dei costi dei voli, possa essere ammortizzato da una riduzione di spesa nei collegamenti interni”.
Qual è la pianificazione che immaginate?
“Riteniamo che urga la pianificazione e la gestione anche smart della viabilità del comprensorio che coinvolge i comuni di Taormina, Letojanni e Giardini Naxos che possa finalmente sbloccare le situazioni di congestione del traffico che si creano durante la stagione estiva per via di un sovraccarico di mezzi pesanti e di veicoli che intasano le vie di collegamento nelle ore di punta. Avendo nel tempo i diversi comuni dimostrato una forte incapacità ad affrontare le problematiche inerenti la viabilità, sia per carenze di fondi quanto per visione campanilistica, per il fatto che la rete stradale si compone da una frammentazione di strade comunali, provinciali, nazionali che si intersecano e spesso sono oggetto di conflitti di competenza, una manifesta difficoltà a tenere testa alle pressioni dei gestori di servizi privati”.
Che tipo di intervento sollecitate?
“Sollecitiamo l’intervento di tecnici di supporto che possano dare indirizzi super partes e visioni innovative. Ed ancora il potenziamento di servizi indirizzati a mezzi elettrici o a metano-gas. Quindi il posizionamento di rastrelliere per biciclette sia in ambito urbano che scolastico e l’ampliamento delle zone pedonali, anche nelle zone costiere come Mazzeo, Isola Bella, Villagonia”.
Noessing punta anche su turismo culturale e balneare attraverso programmi strutturati ed “una pianificazione dell’attività stagionale di gestione delle spiagge”.
Quale sarà in questo contesto il post coronavirus?
“Il superamento della attuale pandemia ci permette di sviluppare umna esperienza che può e deve essere messa a frutto per future situazioni sia di carattere sanitario che emergenziali. A supporto della attuale situazione interverranno fondi regionali, statali ed europei che andranno a creare un debito pubblico che graverà sulle prossime generazioni. Occorre evitare che il denaro che verrà speso sia per una spesa legata ad attività momentanee, ma diventi il più possibile un investimento sul territorio e per le future generazioni. Tenendo sempre in mente ben chiari gli obbiettivi dell’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile (correlazione fra il benessere umano e quello dei sistemi naturali)”.