L'ex presidente del Consiglio è sostenuto da "Orgoglio Taormina". I perché del "no" a Bolognari e l'attacco a chi ha scelto l'ex sindaco di Messina
TAORMINA – Dopo Cateno De Luca, a Taormina c’è il sindaco candidato sindaco ufficiale. Si tratta di Antonio D’Aveni, consigliere di minoranza uscente e già presidente del Consiglio. Un ruolo attivo nella politica taorminese svolto per 16 anni, “sempre con passione, onesta ed impegno”, dice D’Aveni. Ora, continua, “è giunto il momento di mettermi in prima linea, candidandomi a sindaco, per dare alla città di Taormina, che amo, la discontinuità rispetto al passato e la scossa positiva di cui necessita per essere riportata agli antichi fasti”.
La sua candidatura è stata voluta dalla coalizione “Orgoglio Taormina” e da altri esponenti della società civile. “Una richiesta – spiega Antonio D’Aveni – che mi riempie di orgoglio e che accetto con grande entusiasmo , con la ferma volontà di rappresentare la dignità di una classe politica, della città e dei suoi cittadini.
L’attacco alla squadra di De Luca
Il neo candidato sindaco non risparmia qualche frecciata a chi, invece, ha scelto di candidarsi con Cateno De Luca. “La mia – evidenzia – sarà una candidatura caratterizzata dall’orgoglio di essere classe politica della città, che non si è nascosta, solo per vincere, dietro le spalle di nessuno e solo per avere la solita poltrona. Sarebbe stato facile saltare sul carro della falsa novità o sostenere il sindaco uscente solo per battere qualcuno”.
“Ovviamente – continua D’Aveni – ci sarà il tempo della disamina, ma non si può non sottolineare come in questo momento buona parte della politica taorminese che ha, nel bene e nel male amministrato negli ultimi 25 anni , adesso si sia nascosta dietro le spalle del candidato De Luca per ritrovare una illibatezza ormai perduta. Compresa gran parte di quella maggioranza fallimentare che per quattro anni e mezzo ha sostenuto l’attuale amministrazione e che con fare opportunistico prima ha utilizzato il sindaco uscente ed adesso è lì. Questi aspetti, insieme all’aspetto narcisistico del protagonista, ci fanno credere che il promesso cambiamento non potrà avvenire attraverso chi vorrebbe usare Taormina come trampolino (palestra) per altre imprese da guinness”.
Il giudizio sull’amministrazione Bolognari
Un passaggio D’Aveni l’ha voluto dedicare al sindaco uscente, Mario Bolognari, il quale dovrebbe essere ancora in campo pur non avendo ancora ufficializzato la propria ricandidatura. “Va anche sottolineata da parte di Orgoglio Taormina l’impossibilità a sostenere la quarta candidatura del sindaco Bolognari al quale è stato più volte detto che la propria amministrazione ha terminato il proprio percorso. Percorso che è stato caratterizzato da tante scelte e non scelte negative per la città”. D’Aveni fa l’elenco: non attuazione della ztl e l’intestardirsi nell’applicazione di un senso unico deleterio per la città e ghettizzante per alcuni quartieri; dichiarazione di dissesto evitabile con la riproposizione del piano di riequilibrio nei primi mesi della amministrazione; abbandono delle frazioni; vivibilità azzerata ovunque, gestione del patrimonio immobiliare errata”. In ultimo, Antonio D’Aveni chiarisce che la sua candidatura sarà “assolutamente inclusiva verso chiunque voglia mettersi in prima linea per rilanciare la città, intraprendendo un percorso nuovo”.