Taormina. Dissesto, ecco la Commissione di liquidazione del Comune. Il decreto di Mattarella

Taormina. Dissesto, ecco la Commissione di liquidazione del Comune. Il decreto di Mattarella

Carmelo Caspanello

Taormina. Dissesto, ecco la Commissione di liquidazione del Comune. Il decreto di Mattarella

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martedì 09 Novembre 2021 - 11:29

I commissari sono stati nominati “per l’amministrazione della gestione e dell’indebitamento pregresso, nonché per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’Ente". Sindaco, Giunta e Consiglio rimangono in carica

TAORMINA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto di nomina della Commissione straordinaria di liquidazione del Comune, in seguito all’adozione della delibera di dissesto finanziario. Ne fanno parte il vice prefetto Tania Giallongo; il segretario generale Lucio Catania e il funzionario economico-finanziario in quiescenza Maria Di Nardo. Sono stati nominati “per l’amministrazione della gestione e dell’indebitamento pregresso, nonché per l’adozione di tutti i provvedimenti per l’estinzione dei debiti dell’Ente”.

L’atto notificato al Comune, oltre al decreto del presidente Mattarella, comprende anche la relazione del ministro dell’Interno Lamorgese al Capo dello Stato. Il Comune di Taormina ha fatto ricorso alla procedura di dissesto con delibera (la numero 66) del 22 luglio scorso. A darne l’annuncio, ufficiale, di quanto sarebbe avvenuto, il 3 luglio, era stato il sindaco, Mario Bolognari.

“Mi rivolgo a voi cittadini – esordì – per dare un annuncio importante, non bello. L’ente locale dovrà dichiarare il dissesto finanziario”. Tutti i tentativi di scongiurare questo epilogo non erano andati a buon fine e per gli amministratori a quel punto non c’erano più le condizioni per ricorrere al giudizio della Corte dei Conti che aveva bocciato il Piano di riequilibrio. Ad avviso del sindaco Mario Bolognari “non è una catastrofe ma un modo per chiudere con il passato. Una cosa è certa, bisogna “stringere la cinghia”. Adesso ad occuparsi del risanamento dei debiti saranno i commissari nominati dal Ministero dell’Interno. Sindaco, Giunta e Consiglio rimangono in carica. Una cosa è certa, a livello d’immagine per la capitale siciliana del turismo è un brutto colpo. Soprattutto se si riflette su un passaggio del discorso del primo cittadino pronunciato il 3 luglio: “Taormina è una città ricca…”.

Lo stesso Bolognari rimarcò che “anche altri Comuni hanno dichiarato il dissesto e non è accaduto nulla di irreparabile”, invitando a tenere i nervi saldi. Bolognari sottolineò anche che la situazione attuale “deriva da un lungo procedimento iniziato nel febbraio 2018, quando il Consiglio approvò un piano di riequilibrio per il pagamento dei debiti che si erano accumulati nel tempo e che si riferivano a lunghe e antiche vicende di contenzioso con aziende e privati che avanzavano soldi dal Comune di Taormina”.

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