Il dispiacere di non aver potuto incidere di più sulla delicata situazione finanziaria. "Evidentemente - ha ribadito - non mi sono adeguato all'ambiente..."
TAORMINA – Il commiato nell’ultima seduta del Consiglio comunale. Il segretario generale del Comune di Taormina, Nino Bartolotta, ha ufficializzato la decisione di andar via nell’austera aula di Palazzo dei Giurati. Si è detto contento di aver ricoperto l’incarico ma nello stesso tempo rammaricato per non aver potuto “incidere” maggiormente al fine di tirare fuori la città dalla delicata situazione finanziaria in cui si trova. Evidentemente, ha più volte ribadito, non mi sono adeguato all’ambiente. Non è forse nemmeno una coincidenza il luogo e il momento del suo intervento, giunto nel corso della seduta in cui il Consiglio comunale è stato chiamato a discutere, ancora una volta, sul Piano di riequilibrio. Un piano di 18 milioni di euro (4 sono già accantonati…). Nemmeno tanto critico per una città come Taormina, ma con diversi punti ancora da mettere a fuoco per scongiurare il dissesto che ai più ormai sembra comunque un lontano ricordo. Bartolotta era giunto alla segreteria generale del Comune di Taormina nel marzo del 2019. Andrà via i primi giorni dello stesso mese, due anni dopo. Riserbo sulla prossima sede. Comunque fuori provincia – ha fatto capire – e non in piccoli comuni, in quanto lo ritiene incompatibile con la sua attività politica. Bartolotta, già sindaco di Savoca ed assessore regionale, è il segretario provinciale del Pd. Il sindaco Mario Bolognari adesso sarà chiamato a rimettere in moto le procedure per un nuovo segretario. Una sedia “calda”, a quanto pare, considerato il valzer di funzionari registratosi già prima dell’arrivo di Bartolotta.