Al progetto hanno aderito studenti di 6 Nazioni
TAORMINA. Una giornata ecologica per scoprire la “Perla del Mediterraneo” e soprattutto per conoscere e approfondire l’evoluzione geologica e gli ecosistemi marini della Riserva naturale orientata “Isola Bella”.
Un’esperienza vissuta dagli studenti provenienti dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Concetto Marchesi” di Mascalucia e da 5 istituti del Portogallo, Spagna, Lettonia, Grecia e Bulgaria nell’ambito Progetto Erasmus + “Human Impact @ Coastal Ecosystems” finalizzato alla ricerca e all’azione nel campo degli ecosistemi costieri e dell’impatto delle attività dell’uomo sugli stessi ecosistemi grazie anche alla visita guidata alla Riserva naturale orientata “Isola Bella” gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.
Un progetto finalizzato alla promozione della conoscenza dell’importanza dei sistemi costieri che forniscono benefici essenziali alla salute dell’intero ecosistema planetario come la mitigazione naturale del rischio di erosione e allagamenti, la fornitura di alimenti e di materie prime, la funzione di habitat per la riproduzione e la vita di molte specie ittiche.
Tra gli obiettivi del progetto anche l’approfondimento della capacità degli ecosistemi di assorbire e immagazzinare il carbonio dall’atmosfera, trasformandolo in biomassa, denominata “blue carbon”, costituendo in questo modo un elemento strategico per la lotta ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento globale.
Accompagnati dalla coordinatrice dell’istituto di Mascalucia, la docente Pina Tontodonato, gli studenti sono stati guidati nell’area protetta dal direttore della riserva Anna Abramo e dagli esperti Emilia Musumeci e Domenico Catalano del Cutgana che hanno evidenziato buone pratiche gestionali, attività di monitoraggio e sulle criticità ambientali che insistono sull’area.
Sull’aspetto geologico-ambientale si è soffermato il geologo Sturiale Giovanni del Cutgana, che ha approfondito gli aspetti genetici dell’Isola Bella e delle zone circostanti ponendo particolare attenzione sulla grande varietà litologica presente nell’area.