Taormina. Le foto dei divi per i 70 anni del festival del cinema

Taormina. Le foto dei divi per i 70 anni del festival del cinema

Redazione

Taormina. Le foto dei divi per i 70 anni del festival del cinema

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lunedì 15 Luglio 2024 - 07:10

Attraverso gli scatti di Ragonese, Vizzini, Stornello, Scardino, la storia del grande schermo

TAORMINA –  Scatti dei divi, di attrici e attori dei registi per celebrare i 70 anni del festival del cinema. Continua il Taormina Film Festival e si inaugura oggi una mostra fotografica. L’appuntameno è alla Casa del cinema in Corso Umberto 61, alla presenza dell’assessora regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Elvira Amata. In primo piano la mostra fotografica concepita da Carmelo Marabello, professore ordinario di Film and Media Studies all’Università Iuav di Venezia e dean, quindi alla guida, della Venice International University, tra i componenti del Comitato di selezione del Taormina Film Festival 2024.

Da quando si svolgeva ancora a Messina fino ai tempi più recenti, il Taormina Film Festival si racconta attraverso gli scatti degli inviati che ne hanno segnato l’immagine nei loro reportage, sui magazine, sui rotocalchi popolari o attraverso le agenzie stampa come Reuter e Ansa, sino a includere i Super 8 di Giuseppe Quatriglio, storico giornalista del Giornale di Sicilia, celebrato anche dal film diretto dalla figlia Costanza, Il cassetto segreto, presentato in questa edizione. La rassegna cinematografica internazionale di Messina e Taormina divenuta poi Taormina Film Festival è tracciata dal lavoro dei fotografi. I corpi di dive e divi, di attrici e attori, i volti e i gesti di cineasti, autori, registi, fissati nelle foto, restituiscono il segno delle epoche. Attraverso gli scatti rubati e gli scatti posati le foto di Ragonese, Vizzini (nella foto), Stornello, Scardino, rievocano la storia del cinema internazionale, la storia del David di Donatello, dei Nastri d’Argento, la nascita negli anni Settanta del Gran premio delle nazioni, e il succedersi di formule e modi di pensare il cinema come evento. 

Da Audrey Hepburn e Ingrid Bergman a Woody Allen e Jack Nicholson

Ingrid Bergman in un ristorante taorminese, le sequenze rubate in una conferenza di un giovane Woody Allen, la giovanissima e ancora ignota Isabelle Huppert in una sequenza posata, Jane Campion ritratta come una diva degli anni Quaranta, lo splendore dal vero di Marlene Dietrich negli anni Sessanta, Jane Birkin, regista negli anni Novanta: molti tesori, tracce inedite dei corpi e delle storie che hanno attraversato la storia del Festival e della festa di cinema che Taormina mette in scena dagli anni Cinquanta. Accanto a queste sequenze, foto di sguardi al cinema, sguardi al lavoro, sguardi d’autore: Tarantino e Bertolucci, Antonioni e Jack Nicholson, Pedro Almodovar e Audrey Hepburn, seduti in mezzo al pubblico del Teatro Antico o del Palazzo dei congressi, spettatori: per ricordarci che al cinema, in sala, lo sconosciuto che ti siede accanto nel buio può essere l’attore o l’autore lì sullo schermo.

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