Grido d'allarme della responsabile del Parco archeologico di Naxos, a cui fa capo il Teatro, Maria Costanza Lentini: "O si trova una soluzione per pulire i bagni o dovrò far chiudere tutto"
Definire certe situazioni paradossali appare davvero un eufemismo quando si parla del Teatro Greco di Taormina.Già perché non stiamo parlando di un’area archeologica semisconosciuta ed inaccessibile su una montagna,bensì del sito più visitato della Sicilia,noto in tutto il mondo,che ogni anno conta circa 700mila visitatori per un incasso di circa 4 milioni di euro.
In un contesto del genere appare davvero assurdo che lo si debba chiudere poiché non si riescono a reperire le somme per potere garantire un’adeguata manutenzione e pulizia ai servizi igienici presenti all’interno del noto monumento.Il Teatro ha decine di custodi ma non ha un addetto alla pulizia dei bagni.
Una situazione ai limiti del comico ma che in questo caso rischia di trasformarsi in “tragica”, dato che si rischia la chiusura della principale fonte di attrazione di Taormina. Il sito, infatti, viene visitato giornalmente da migliaia di persone siano essi turisti o spettatori degli spettacoli organizzati all’interno dell’antica cavea.
Non si riescono a garantire dei livelli minimi di igiene ai servizi pubblici tanto che si paventa la chiusura della struttura.In quest’ottica si inserisce l’ennesimo (e forse ultimo) grido di appello della responsabile del Parco archeologico di Naxos,a cui fa capo il Teatro antico di Taormina, Maria Costanza Lentini: “O si trova una soluzione per pulire i bagni o dovrò far chiudere tutto”.
Regione o Comune, se ci siete, battete un colpo…