L’esposizione, organizzata e prodotta da ComediArting e III Millennio in collaborazione con l'Associazione Culturale Woodstock e con il patrocinio del Comune di Taormina, a cura di Dolores Durán Úcar e Stefano Cecchetto, propone, in un allestimento accattivante, innovativo e al tempo stesso intimo, circa 50 opere del grande artista, tra grafiche, oli e ceramiche
Dopo Castello Ursino, Catania, la mostra Pablo Picasso e le sue passioni prosegue, dal 5 luglio al 6 settembre 2015, a Palazzo Corvaja, Taormina. L’esposizione, organizzata e prodotta da ComediArting e III Millennio in collaborazione con l’Associazione Culturale Woodstock e con il patrocinio del Comune di Taormina, a cura di Dolores Durán Úcar e Stefano Cecchetto, propone, in un allestimento accattivante, innovativo e al tempo stesso intimo, circa 50 opere del grande artista, tra grafiche, oli e ceramiche.
La mostra intende illustrare, nei suoi contenuti più autentici, i temi e le passioni che hanno dato vita alla creatività di Picasso e ne hanno influenzato la vicenda umana e quella artistica.
Il teatro e il circo, la tauromachia, le donne e la politica sono state per tutta la sua carriera argomenti di ricerca portante nella sua complessa cifra stilistica. Unico artista del ‘900 che ha saputo trattare tutte le tecniche ascrivibili al mondo dell’arte, Picasso ha conquistato il titolo di Genio proprio perché non si è mai fermato davanti a nulla, mettendosi in gioco e sperimentando fino alla vecchiaia.
In esposizione nella prestigiosa cornice di Taormina, opere uniche, tra cui gli oli Tête de femme, del 1943, e Autoritratto, del 1967, dove l’artista rivela tutta l’identità e l’alterità del suo doppio.
Qui Picasso è l’uomo, l’artista, l’alchimista, ma anche il Minotauro, il toro, il demone: è l’ombra che affiora dall’inconscio per tradire l’identità nascosta. Nella sua costante de-costruzione dell’Ego, Picasso si ritrae allo specchio dell’anima nell’ossessione drammatica di rivelare la sua identità segreta prima di tutto a se stesso.
Tra le opere grafiche, in mostra, la serie Tauromachia, (1959, 27 opere acquatinta allo zucchero e puntasecca), ispirate dal più classico trattato sulla corrida scritto da José Delgado nel 1796, e Barcelona Suite (1966, 5 incisioni litografia a colori), che racchiude i diversi stili attraverso i quali transitò l’artista. Inoltre, in esposizione, una delle più significative e importanti serie dell’artista, I Saltimbanchi, quattordici tavole dedicata al mondo dei saltimbanchi, difficilmente reperibile e fruibile al completo. Le incisioni a puntasecca e acquatinta de La Suite des Saltimbanques sono sguardi malinconici e ironici sulla vita privata di saltimbanchi e gitani, con poche concessioni alla definizione “pittorica” del contesto.
Nelle opere in ceramica si esprime tutta la forza della fantasia creatrice di Picasso che in un momento particolarmente felice della sua esistenza, si dedica a questo linguaggio espressivo che scopre particolarmente congeniale alla sua vena creativa, tanto da iniziare una sperimentazione che lo accompagna per il resto della vita e che si intreccia indissolubilmente con i suoi lavori su tela, le sue sculture e la sua grafica.