Il mancato utilizzo della struttura di Piazza Vittorio Emanuele pregiudica seriamente la destagionalizzazione turistica
Si torna a parlare di Palacongressi e l’argomento torna di cogente attualità visto il fatto che di recente si è perso un congresso di agenti funebri,spostato al Nord Italia,data l’inagibilità della struttura di Piazza Vittorio Emanuele.Si sono perse circa 1100 persone che avrebbero potuto contribuire non poco a dare una “boccata di ossigeno” in un periodo dell’anno che generalmente viene definito “morto”.Se a questo aggiungiamo il fatto che nel 2014 si sono persi a causa della chiusura della struttura quasi venti congressi il conto è presto fatto.Il Palacongressi ha da sempre rappresentato una spina nel fianco di tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo,visto che la struttura non ha mai posseduto un “nulla osta definitivo” antincendio,ma si è “tirato a campare” con delle autorizzazioni provvisorie rilasciate,sottostando a particolari condizioni,dalla Commissione Provinciale di Vigilanza.Negli ultimi due anni,nonostante di recente siano stati stanziati oltre 90.000 Euro,prelevati dagli introiti della tassa di soggiorno,non si è riusciti neanche ad aprire la struttura con delle autorizzazioni temporanee.Torna così di grande attualità l’idea dell’utilizzo di un “Project Financing” lanciato a suo tempo dall’ex assessore al turismo del Comune di Taormina ed attuale Presidente dell’associazione Albergatori Italo Mennella.Anni addietro,sostiene Mennella:”Per interessi di bottega non si è voluto appoggiare il mio progetto e questi sono i risultati”.Dovrà il Palacongressi continuare a fare parte del lungo elenco di incompiute della Perla insieme al Casinò,il porticciolo per la nautica da diporto e la riapertura al pubblico del Castel Tauro o si pensa ad un serio rilancio delle politiche turistiche che indubitabilmente potrebbero contribuire non poco a creare una vera destagionalizzazione evitando ai nostri giovani di “abbandonare” la nostra bella Sicilia.