L'attrice di orgini canadesi racconta la propria carriera, tra cinema, piccolo schermo, famiglia e impegno sociale.
Taglio sbarazzino e voce sensuale, Pamela Anderson si presenta a Taormina con inconsueta semplicità, pronta a parlare, in una seguitissima Tao Class, delle sue innumerevoli esperienze nel mondo dello spettacolo. Dalla copertina di Playboy, che la fece esordire e conoscere al pubblico americano, al debutto televisivo con “Baywatch”, la fortunatissima serie televisiva che la consacrò a diva internazionale: “è stata un’esperienza unica, non potevo neanche considerarmi propriamente un’attrice, ma una ragazza che andava ogni giorno in spiaggia ed in più era anche pagata. Non ho mai fatto una scuola di recitazione, tutti, dai produttori al regista, mi dicevano di essere spontanea e di creare così un personaggio sincero, che parlasse a tutti”, ha dichiarato la showgirl di origini canadesi. “Mi diverto moltissimo ad interpretare il personaggio di me stessa, questa è un’eredità del mio ruolo in “Baywatch”, l’ho fatto sia nella serie di “Scary Movie” che in “Borat” di Sacha Baron Cohen. Lo faccio anche qui, del resto: porto in giro Pamela Anderson, fa parte della mia vita”. L’attrice ha anche parlato del suo impegno in varie associazioni animaliste e ambientaliste, con cui collabora a vari progetti da diversi anni, e della sua fondazione impegnata anche nella difesa dei bambini e delle giovani donne: “ho avuto alcune esperienze spiacevoli durante la mia adolescenza e credo sia giusto utilizzare oggi il mio nome e la mia fama per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ho sempre cercato di conciliare i miei impegni familiari, il lavoro e l’impegno sociale, è la mia missione da molto tempo oramai”. Nonostante alcune domande con intenti moralistici piovute dalla platea, l’ex bagnina del piccolo schermo non perde mai il sorriso e, senza scomporsi, dichiara: “sono consapevole di avere auto grandi opportunità grazie alla mie doti fisiche, sono orgogliosa del mio corpo, non credo debba avere nulla da rimproverarmi. Forse sono stata frenata in alcune scelte registiche, poiché spesso mi hanno indirizzata verso commedie o film d’azione, ma spero di poter realizzare in futuro qualcosa d’importante”.
Domenico Colosi