Il Messina parte malissimo: due erroracci difensivi permettono al Benevento di portarsi sullo 0-2. I peloritani non riescono a reagire ed i sanniti legittimano pienamente il risultato. In avvio di ripresa lo 0-3 che chiude la partita con largo anticipo. Al 56' arriva addirittura lo 0-4, con la doppietta di Ciciretti, e dieci minuti più tardi lo 0-5 con Marotta
Una gara iniziata male e finita peggio. Non solo la sconfitta ma anche la figuraccia: uno 0-5 che non lascia spazio ad interpretazioni, partita dominata dal Benevento dal primo all’ultimo minuto senza un minimo di reazione da parte del Messina, sotto una pioggia battente ed un freddo pungente. Già al 20’ peloritani sotto di due reti, frutto di due ingenuità difensive e di un’evidente superiorità degli ospiti. L’unico accenno di reazione nella restante parte della prima frazione non produce nulla di concreto. Nell’intervallo Di Napoli prova a raddrizzarla con gli innesti di Fornito e Leonetti ma ottiene l’effetto opposto. Lo 0-3 arriva appena al secondo minuto e, a distanza di 10 e 20 minuti, il Benevento sigla altre due reti, peraltro di pregevole fattura. All’86’ Melara sfiora addirittura la sesta rete, con uno stop in area e un tiro al volo che scheggia la traversa. Più nulla fino al triplice fischio che rappresenta una liberazione. Solo una statistica curiosa prima di proiettarsi al futuro e dimenticare in fretta questa pagina nera: anche lo scorso anno il Messina aveva perso una partita interna con lo sciagurato risultato di 0-5; l’avversario era diverso, il Matera, l’allenatore ospite lo stesso, Gaetano Auteri, che evidentemente deve avere un conto in sospeso con i biancoscudati. Adesso non resta che pensare alla prossima gara, in trasferta ad Ischia, dove il Messina dovrà fare risultato e riscattare una pessima prestazione.
IL PRE PARTITA
Quattro punti di differenza, quelli che separano il sesto ed il quinto posto occupati rispettivamente dal Messina e dal Benevento. Le due squadre si affrontano oggi allo stadio San Filippo, e la gara potrà dire molto sul girone di ritorno che aspetta i peloritani. All’andata fu 0-0, con un Messina al di là di ogni aspettativa, appena costruito, al cospetto di una squadra realizzata per puntare alla serie B.
In porta torna Berardi, dopo la squalifica, e la difesa viene confermata in blocco rispetto alla scorsa gara contro il Martina: Barilaro, Burzigotti, Martinelli e Russo. De Vito deve scontare l’ultima delle due giornate di squalifica rimediate in seguito all’espulsione di Caserta, mentre Parisi ha recuperato dal suo infortunio ma non è al top della forma. Stesso discorso a centrocampo per Fornito, con la conseguente conferma di Zanini, che affiancherà Baccolo e Giorgione. In avanti, finalmente rientra da titolare Tavares che, insieme a Gustavo e Barraco, formerà l'attacco che ad inizio stagione era considerato quello titolare ma che quasi mai è potuto scendere in campo in contemporanea.
IL PRIMO TEMPO
Avvio peggiore non poteva esserci. Dopo una fiammata solitaria al 3’ di Giorgione, il cui tiro viene respinto da Gori, il Benevento passa al 6’ con Ciciretti. Sembra tutto facile per l’ex peloritano, che scambia al limite con Cisse e batte Berardi con un tiro basso a giro. Il Messina riesce a produrre solo un tiro su punizione di Martinelli, in bocca al portiere. Due minuti dopo arriva il raddoppio e l’azione è simile a quella del vantaggio. Stavolta è Marotta a servire con un pallonetto Cisse in area: il tocco verso la porta è facilissimo, Berardi non può nulla. L’egemonia dei sanniti termina solo adesso ma la reazione del Messina non produce nulla di buono. Anzi sono ancora i sanniti a tentarci, pur con azioni non pericolose: prima con un tiro fuori rasoterra di Marotta e poi ancora con Cisse, che dal limite dell’area spara alto. Nel Messina malissimo l’intero pacchetto difensivo ma anche dalla cintola in su si è visto poco di buono. Serve un cambio di rotta per modificare le sorti di una partita che, al momento, sembra segnata non solo per il risultato ma anche per le forze espresse in campo, nettamente superiori quelle del Benevento.
IL SECONDO TEMPO
Di Napoli ci prova subito con un doppio cambio: Leonetti sostituisce lo spento Barraco mentre Fornito entra al posto dello spaesato Russo, più volte saltato nel primo tempo sulla sua fascia di competenza, la sinistra. Lì arretra Zanini mentre Fornito si posiziona nel trio di centrocampo. Non c'è neppure il tempo di vedere cosa cambia ché il Benevento sigla la rete del 3-0 e chiude virtualmente la partita con largo anticipo. Del Pinto, al limite dell'area, ha il tempo di sistemarsi la palla e lasciare partire un tiro a giro che s'insacca nell'angolino basso. Neanche questo scuote il Messina, anzi sono ancora i sanniti a rendersi pericolosi. Al 52' Cisse si fa largo in area, sulla sinistra, e da posizione defilata lascia partire un rasoterra parato senza troppe difficoltà da Berardi. Al 56' è notte fonda: il Benevento continua a scambiare con estrema facilità al limite dell'area, la palla finisce a Ciciretti che sfodera un altro bel gesto tecnico e supera l'estremo peloritano. Dalla curva si alza il coro "vergognatevi" e sembra di rivedere le tristi scene che hanno caratterizzato lo scorso campionato (0-5 e 1-5 contro Matera e Casertana), dieci minuti dopo anche nel punteggio, visto che arriva lo 0-5, da parte di Marotta, addirittura con un colpo di tacco in acrobazia. C'è il tempo perfino per una traversa, da parte di Melara, all'86', prima del fischio finale.
IL TABELLINO
MESSINA – BENEVENTO 0-5
MESSINA: Berardi, Barilaro, Russo (46' Fornito), Baccolo, Martinelli, Burzigotti, Zanini, Giorgione, Tavares (61' Salvemini), Gustavo, Barraco (46' Leonetti). All. Di Napoli
BENEVENTO: Gori (27' Piscitelli), Pezzi, Mattera (58' Padella), Del Pinto, Lucioni, Lopez, Melara, De Falco, Cisse (68' Troiani), Ciciretti, Marotta. All. Auteri
ARBITRO: Luca Massimi di Termoli
ASSISTENTI: Mauro Galetto di Treviso e Flavio Zancaro di Enna
RETI: 6' e 56' Ciciretti, 20' Cisse, 47' Del Pinto, 66' Marotta
ANGOLI 4-6
AMMONITI: 17’ Lucioni, 26’ Pezzi, 34’ Zanini
RECUPERI: 1' e 2'
(Marco Ipsale)
Mi ricorda qualche partita dello scorso anno. Mi puzza. Soprattutto il portiere.
Mi ricorda qualche partita dello scorso anno. Mi puzza. Soprattutto il portiere.