I consiglieri del Megafono fin dal principio si erano dichiarati contro la Tares e oggi offrono all'amministrazione un modo per ridurre la tassa per tutti. Dure critiche contro il Sindaco. Sulla Tares anche il Movimento Cristiano Lavoratori e l'Unione nazionale consumatori di Messina.
Sono stati gli ultimi in ordine di tempo a convocare una conferenza stampa per parlare della tanto odiata e contestata Tares, erano però stati i primi a dire fin da subito no al nuovo tributo sui rifiuti che amministrazione Accorinti e Consiglio comunale hanno introdotto. I quattro consiglieri del Megafono Pippo De Leo, Nora Scuderi, Angelo Burrascano e Pio Amadeo sono stati gli unici, insieme a Nina Lo Presti di Cambiamo Messina dal Basso, a opporsi alla Tares, ma oggi non vogliono solo approfittare dell’onda lunga del malcontento per dire “avevamo ragione”.
“A ottobre le norma che regolano i tributi sui rifiuti erano state modificate lasciando la possibilità di rimanere in regime Tarsu. Questa era la strada da percorrere, lo abbiamo sempre detto, non era populismo era solo la consapevolezza che non potevamo tartassare i cittadini in un momento così difficile. L’amministrazione non ci ha voluto ascoltare, l’aula probabilmente si è fidata troppo delle rassicurazioni dell’assessore Signorino, oggi si scontano le conseguenze” ha esordito il capogruppo De Leo.
In realtà è giusto ricordare che prima dell’approvazione del piano finanziario, comunque dopo il sì al regolamento, giunta e consiglieri avevano provato a studiare il modo per applicare la Tares semplificata piuttosto che la Tares. Alla fine avevano deciso non cambiare percorso perché da alcune proiezioni dei costi era emerso che con la semplificata avrebbero pagato tutti di più, mentre la Tares incide soprattutto sulle famiglie numerose per le quali sono stati ideati gli sgravi. Ma il Megafono non è d’accordo. E continua a non essere d’accordo anche sul buco da 17 milioni di euro che si sarebbe creato senza la Tares. “Intanto si tratta di 6-8 milioni e siamo certi che si potevano recuperare dalla fiscalità generale e da un risparmio sui servizi che non vengono effettivamente resi. Se avessero scelto la semplificata probabilmente avremmo votato anche noi”. Dunque come uscire? I consiglieri propongono la soluzione: taglio del 20% su tutte le bollette in virtù dell’art. 19 del regolamento che prevede questa riduzione in caso di mancato svolgimento del servizio. Ipotizzare una riduzione così sostanziale, si tratta di circa 8 milioni di euro, in corso d’opera non è però così semplice. Per il Megafono per coprire queste somme il sistema sarebbe sempre quello della fiscalità generale e a chi parla di rischio dissesto De Leo e Burrascano rispondono che non sarebbe certo il male peggiore.
Nora Scuderi ha puntato poi l’attenzione sulla necessità di combattere l’evasione e gli utenti mai censiti, più duro verso l’amministrazione Pio Amadeo che non ha risparmiato attacchi più che altro politici al modus operandi dell’amministrazione. “Non siamo stati eletti per caricare di tasse i cittadini e contestiamo il fatto che questa amministrazione non si sia preoccupata di vagliare prima tutte le strade percorribili. Il vero sindaco Guido Signorino, perché c’è lui dietro le scelte strategiche mentre Renato Accorinti sembra fare solo l’addetto alle pubbliche relazioni, non si è discostato molto dalla liturgia delle passate gestioni. Cosa hanno fatto in 6 mesi? Perché non hanno subito attaccato i costi di Messinambiente? Perché non hanno creato una task force che mettesse insieme i dipartimenti Tributi, Urbanistica, Catasto e Anagrafe per evitare il pandemonio di questi giorni e gli errori nei bollettini? I dipendenti dell’ufficio tributi stanno facendo miracoli ma un’amministrazione avrebbe dovuto valutare prima tutte le difficoltà che sarebbero sorte”.
Angelo Burrascano ha invece concentrato l’attenzione sui costi della gestione dei rifiuti attaccando il piano finanziario. “Ci sono numeri pazzeschi a fronte di servizi che non esistono, si deve iniziare a razionalizzare le risorse e mettere in atto tutte quelle operazioni che ci potranno davvero fare risparmiare.
A scendere in campo per parlare di Tares è anche il Movimento Cristiano Lavoratori che sollecita l’amministrazione a tutelare soprattutto le famiglie numerose che vivono situazioni di marginalità, soprattutto economica. Per Mcl un altro elemento importante è il recupero dell’enorme evasione del tributo, il cui mancato introito grava sui cittadini già registrati. “Basterebbe incrociare i dati con quelli forniti dall’enel o dagli altri soggetti distributori di energia elettrica per avere l’elenco completo delle abitazioni soggette a tributo. Su questo fronte, questo Movimento, ritiene che il governo cittadino debba impegnare risorse e uomini il cui lavoro potrebbe rivelarsi determinante e utile per altri settori di riscossione e per una maggiore equità fra i cittadini, sempre più mal disposti a digerire ulteriori tasse o tariffe. Ci auguriamo che la stessa confusione non debba avvenire per l’istituzione della nuova area pedonale”.
Intanto domani alle 10 in via S. Filippo Bianchi conferenza stampa del Comitato dell’Unione Nazionale Consumatori di Messina per presentare il sito dell’associazione www.consumatori.messina.it e soprattutto per illustrare le iniziative e le posizioni assunte dall’Associazione in relazione al problema della Tares.
Francesca Stornante
tutti bravi adesso… dove erano in questi mesi???
BRAVI BRAVI MA VOI NON FATE PARTE DEL CENTRO SX ORA CHE VI SIETE FATTA LA VOSTRA CONFERENZA STAMPA TUTTO A POSTO ORA FATE UN CONTROLLO SUGLI APPALTI DEI SERVIZI SOCIALI LE VOCE CIRCOLANO CHE SI SPENDE DI PIU DEGLI ALTRI ANNI MA CHISSA PERCHE MISTERO.
Signori Megafonisti,la tares non serve alla pulizia delle strade e peggio ancora alle buche ma per pagare gli stipendi ai lavoratori ,i buracrati e super burocrati comunali che dal mattino,isola pedonale permettendo,sudano sette camice sulle scrivanie .
SIGNORE PERDONA LORO PERCHE’ NON SANNO DI COSA PARLANO. Il totale costi rifiuti è €45.527.677,scende a €44.424.677 solo se verranno riscosse €950.000 dalla lotta all’evasione e €150.000 dal MIUR.Adesso scrivo lo stato di FATTO sconosciuto al MEGAFONO GRACCHIANTE.Le entrate tributarie TARSU riscosse nel 2012 furono € 25.282.819,a fronte di una previsione di gettito di €31.934.775,non sono state riscosse €6.651.956. Questo scassato sistema di riscossione,di cui anche loro sono responsabili per il passato prossimo,ha drenato nel 2012 risorse dal bilancio per €9.957.523,visto che i trasferimenti in direzione di MessinAmbiente e ATOME3 sono stati €35.239.713,ne sanno qualcosa i SERVIZI SOCIALI,l’ultima ruota del carro nei pagamenti.Siccome la matematica non è un’opinione,rispetto alla previsione di gettito della TARSU 2012 mancherebbero €12.489.902,ma rispetto a chi come mariedit ha pagato puntualemte,la cifra sale di molto €19.142.487,forse il MEGAFONO GRACCHIANTE non sa che esista evasione e elusione.La legge è chiarissima,per permanere in regime TARSU 2012,si deve ricorrere alla FISCALITA’ GENERALE PROPRIA DEL COMUNE,non parla di riduzione della spesa corrente,cioè tolgo ai SERVIZI SOCIALI do a MESSINAMBIENTE. Cos’è la fiscalità generale,sono le entrate triburarie del TITOLO 1,cioè l’IMU,addizionale IRPEF,quella sul consumo ENERGIA ELETTRICA,l’imposta di SOGGIORNO,la tassa sui CONCORSI o sulle AFFISSIONI,naturalmente la TARSU oppure quelle extratributarie del TITOLO 3,cioè i proventi sui SERVIZI PUBBLICI,sono venti voci,nel 2012 il riscosso è stato di solo €17.627.471,a fronte di una previsione di €22.470.757 e accertamenti per € 20.071.945,in questo fronte i messinesi hanno già chiuso il rubinetto da tempo.Per esser credibili devono dirci dove prenderanno i €19.142.487 o nell’ipotesi più favorevole €12.489.902.Il MEGAFONO GRACCHIANTE ha indicato la strada di mettere in discussione il Piano Finanziario,bene,ci sto,ma quel piano è scritto sulla carta straccia,non ci sono errori ma artifici contabili,se ne dovrebbe occupare la magistratura contabile.SIGNORE PERDONA LORO PERCHE’ NON SANNO DI COSA PARLONO.
lei scrive e lei solo si sa leggere.Peccato che non sono numeri dal gioco al lotto,ma comunque abbiamo capito che lei con i numeri ci sa fare,ma creda a noi poveracci: non ci capemu nenti e mancu u liggemu.
Non voglio essere frainteso, ci tengo a chiarire ai Consiglieri Comunali del MEGAFONO il significato che ho dato a GRACCHIANTE, non mi riferivo al verso rauco delle cornacchie, ma al verso dei Consiglieri, STRIFENTE rispetto alla tempestività delle loro posizioni. La bozza del Regolamento fu proposta da Luigi Croce, la legge risale al 2011, le successive modificazioni non hanno toccato la sostanza del provvedimento. Comunque mi scuso lo stesso per il GRACCHIANTE.
Faccio una previsione a futura memoria, fondata su alcuni elementi statistici: la serie storica del riscosso TARSU e della sua incidenza percentuale, rispetto alle previsioni definitive e agli accertamenti, misura grossomodo la fedeltà tributaria di noi messinesi. PREVISIONE GETTITO TARES: il limite superiore di gettito del range statistico non supera i € 36.000.000, mancherebbero nel 2014, 8 MILIONI per coprire il costo totale del servizio, non vi dirò il gettito minimo per non fare allarmismo.
Poco fa grattando un gratta e vinci ovviamente perdente mi sono chiesto chissà gli ennesimi 5 euro chi fine avranno fatto..poi mi sono risposto da solo : in parte al montepremi ed in parte allo stato. Bene, perchè non provare ad “alleggerire” la tares con gratta e vinci comunali con in palio buoni benzina,spesa ecc? una parte finanzierebbe i premi e la restante contribuirebbe a ridurre le quote da pagare..una volta tanto anzichè riempire il culo allo stato possiamo unire l’utile al dilettevole e creare qualcosa di positivo per la città e per i cittadini (ovviamente sarebbe utile anche per i commercianti che oltre ad avere uno sponsor incrementerebbero anche le vendite)..non so se burocraticamente sia una cosa realizzabile per motivi di monopoli di stato ecc. ma mi farebbe piacere che chi di competenza prendesse in considerazione questa idea..voi che ne pensate?
Laddove per pubbliche relazioni si deve leggere chiacchiere inutili.
Non si debbono minimizzare le professionalità di chi fa della pubblica relazione una professione.
Tra le tante strade percorribili è stata scelta la peggiore, quella che avrebbe potuto essere scelta dai semianalfabeti della giunta, e sono buono.
Una persona seria ed onesta avrebbe preteso la rettifica dell’elaborato che presentava errori di cui vergognarsi sino al resto dei loro giorni.
Il rimedio proposto per le riduzioni e le esenzioni fa ancora più ridere.
Sanno cosa è un foglio “excel”? Credo proprio di no.
Siamo in mano a degli sprovveduti totali. Almeno.
VERGOGNA
Caro BURRASCANU LA TARES NON SERVE A PAGARE SOLO GLI STIPENDI
DEGLI OPERARI,MA SOPRATTUTTO QUELLI DEI SIGG. DIRIGENTI DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE.
è ovvio che questo tributo si deve pagare,ma il comune potrebbe mandare delle bollette bimestrali,così il pagamento viene indolore,un conto è pagare un ciuppo di soldi e non ce la fai e non paghi,un conto è spalmare il tributo in sei rate e non te li senti,stessa cosa con l’acqua,raetizzare il tutto,scommetto che pagaranno in tanti,non dico tutti,sarebbe un sogno,ma secondo me saranno tanti a pagare
Io, invece, li leggo sempre prima di coricarmi. Questo cumulo di sciocchezze, mi fa venire il sonno. Non sono mai riuscito a leggere tutte queste ca…volate, fino alla fine. Grazie Mariedit
Molta gente dice: Non avremmo pagato la “TARES” se ci fosse stata un’altra Amministrazione Comunale: diversa politicamente dall’attuale.Queste sono le considerazioni che raccolgo dal barbiere o dal fruttivendolo o al bar.Voci di popolo che poco si informa sui destini che lo riguardano sia dal punto di vista economico che politico.Quindi cittadini semplici che sono facilmente irretibili dai profittatori politici.La strada per ricostruire la morale cittadina è lunga e irta di ostacoli,la restaurazione dei poteri massonico politico affaristico è in agguato e sempre dietro l’angolo pronta a ghermire l’ingenuo popolo.Mi auguro che avremo la forza democratica di saper vigilare e denunciare i tentativi “maldestri” di rivincita”. Ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli.
eliminare gli evasori totali è facile anzi molto facile, basta incrociare i dati delle utenze dper l’energia elettrica e contatori AMAM, quest’ultimi in possesso diretto del Comune, così si troverebbero coloro che non sono mai stati censiti, pagando tutti si pagherà meno, non cosa di poco conto, rinforzando di circa 100 persone l’ufficio tributi per un determinato periodo, spostandoli temporaneamente da altri compiti istituzionali “gravosi”, pagare tutti per pagare meno, questo è lo slogan che tutti dovrebbero adottare