A pochi giorni dalla scadenza della seconda rata della Tares, Messina va letteralmente in fumo. Più di quaranta gli interventi per incendi ai cassonetti che, negli ultimi tre giorni, hanno tenuto impegnate le forze dei Vigili del Fuoco di Messina.
E’ un servizio di raccolta alternativo quello che, nelle ultime settantadue ore, ha tenuto impegnati i vigili del fuoco di Messina, senza sosta, da nord a sud della città.
Incendi dolosi, appositamente appiccati per eliminare i rifiuti ed i sacchetti che, dopo l’emergenza delle ultime settimane, si erano accumulati a oltranza nei vari cassonetti.
Più di quaranta gli interventi che, in soli tre giorni, hanno maggiormente interessato le zone di Camaro, Santa Lucia Sopra Contesse, Bordonaro, Fondo Fucile, Fondo Pugliatti e Villaggio Aldisio.
Insomma, sulla scia dell’ultima bufera giudiziaria che ha coinvolto il pianeta di Messinambiente, la città va letteralmente in fumo.
Il tutto, nonostante i cittadini abbiano già pagato la prima rata del tributo Tares e stiano già andando incontro alla scadenza della seconda rata, fissata per il prossimo 24 marzo.
Bene, sindaco e assessori seguaci hanno solo saputo aumentare la tassa, ma proporzionalente non sono riusciti a migliorare il servizio.
Più impegno e meno parole.
Se ci fosse stato il pd la spazzatura si sarebbe trasformata in oro e la tares non sarebbe mai esistita.