A dirlo sono le rilevazioni dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. A Messina si paga 100 euro in più rispetto alla media nazionale
Messina è finita tra le dieci città italiane in cui la Tari costa di più. La tassa sui rifiuti continua a far discutere e disegna una mappa dell’Italia in cui le cifre schizzano al sud, mentre sono meno “pesanti” al nord. Molto spesso in antitesi rispetto a qualità dei servizi goduti e buone pratiche come una funzionale raccolta differenziata.
Primati negativi
Anche sul fronte della Tari la Sicilia è fanalino di coda. In assoluto la città italiana in cui si paga di più è Catania. Tra le dieci peggiori anche altre siciliane: Trapani, Siracusa, Agrigento e Messina.
A dirlo sono le rilevazioni dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che ha esaminato numeri, aliquote e tributi locali. La fotografia che ne esce fuori dice che nel 2019 in Italia il costo medio della Tari è di 300 euro. Per la media è stata considerata una famiglia composta da 3 persone, con una casa di proprietà da 100 metri quadrati.
Catania la più cara
La regione più economica è il Trentino Alto Adige, con 190 euro, la più costosa la Campania, con 421euro. Catania il capoluogo di provincia più caro, una famiglia di 3 persone in 100 mq paga 504 euro. Potenza il più economico, 121 euro per la stessa famiglia di 3 persone.
Analizzando le tariffe dei 112 capoluoghi di provincia esaminati, sono state riscontrate variazioni in aumento in circa la metà, 51 capoluoghi; tariffe stabili in 27 capoluoghi e in diminuzione in 34. A Matera l’incremento più elevato (+19,1%), a Trapani la diminuzione più consistente (-16,8%).
A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 258 euro), segue il Centro (299 euro), infine il Sud, più costoso (351 euro).
Più di due famiglie su tre (precisamente il 68,2%) ritengono di pagare troppo per la raccolta dei rifiuti: la percentuale sale all’83,4% in Sicilia, segue l’Umbria con l’80,2%, la Puglia con il 79,1%, la Campania con il 78,4%.
Le dieci peggiori
Nella black list finiscono le dieci città in cui la spesa annua per la gestione e la raccolta dei rifiuti supera i 400 euro, contro i 300 della media nazionale. E sono tutte collocate al Sud: Catania è la prima, seguita da Cagliari e Trapani. Messina si piazza al decimo posto con una Tari di 419 euro per una famiglia di 3 persone che vivono in 100 mq. In città nel 2019 i rifiuti hanno avuto un costo di 46,3 milioni di euro, tutti a carico dei contribuenti.
Le più economiche
E dove si paga una Tari più bassa invece? Secondo le indagini di Cittadinanzattiva, la top ten dei capoluoghi più economici è composta da Potenza, Udine e Belluno, rispettivamente con 121, 167 e 168 euro nel 2019.
Francesca Stornante