Il no al Piano economico. La replica del sindaco sulla delibera bocciata ieri in Aula: "La ripresentiamo"
MESSINA – “Dibattito surreale”. È così che il sindaco Cateno De Luca replica attraverso la propria pagina facebook, su quanto accaduto ieri in consiglio comunale e il duro scontro tra Amministrazione e Consiglio sull’approvazione della delibera sulla tassa dei rifiuti. Un lungo intervento, oltre 18 minuti, in cui il primo cittadino attacca i consiglieri e commenta la bocciatura, analizzando come e perché sia accaduto, almeno secondo lui: “Il Pef è stato bocciato per due voti, 10 a favore e 8 contrari, poi ne mancavano 10, forse anche di più. Di fronte alle delibere importanti molti scappano. Magari hanno l’ordine di votare contro dato dai loro partiti politici e allora forse si rendono conto che bocciare senza motivo un atto così importante non ha senso”.
L’attacco a M5S e PD
“Poi abbiamo quelli che per motivi politici bocciano e basta”, ha continuato De Luca, passando a un contrattacco frontale e affermando che “ieri è successo esattamente questo. Nessun consigliere è riuscito a darci una motivazione valida. Il 9% in più della Tari? Tutti i piani delle altre città portano un aumento medio del 20, 25 o 30%. Le città come noi, in fase di assestamento, hanno aumenti ancora maggiori. I consiglieri di Movimento 5 Stelle e Pd dovrebbero rivolgersi al Governo, dove comandano loro. Hanno modificato la legge e hanno stabilito che i crediti di dubbia esigibilità, tutti i soldi che il comune deve riscuotere e non riscuote, devono essere posti a carico dei contribuenti. Tenete conto che a Messina c’era un’evasione di quasi il 60%, ora scesa a 40% perché abbiamo beccato quasi 8mila utenti incrociando i dati catastali con i nostri registri”.
L’attacco a chi ha votato “no” ieri sera passa, quindi, dalla legge e dalle scelte del Governo nazionale, con De Luca a spiegare ai propri utenti social alcuni dettagli stabiliti, riguardanti le discariche, la gestione dei fondi e dei rifiuti: “La legge ha stabilito che da quest’anno la gestione di tutte le discariche post-mortem vanno poste a carico dei cittadini. Prima non era così, adesso sì. Noi solo per smaltire il pergolato abbiamo speso 2 milioni di euro, bisogna informarsi. Ma non è finita perché la legge ha stabilito anche che tutta la gestione delle discariche che si creano nei centri urbani, che prima potevamo eliminare con altri fondi, ora devono essere messi nel piano tariffario. Quindi ora l’eliminazione è a carico dei cittadini e lo dice la legge. La Tari a Palermo aumenterà del 25%, a Catania probabilmente altrettanto, anche a Milano è aumentato”.
Il risparmio della differenziata e la gestione regionale
Il sindaco risponde anche a chi attacca la raccolta differenziata, prima di tornare a parlare del lungo consiglio comunale di ieri: “Con la differenziata abbiamo risparmiato 7 milioni di euro di conferimento in discarica. Raccolta differenziata significa risparmio e noi in questo momento a causa della gestione regionale siamo costretti a portare l’umido a Mantova, 80 euro in più a tonnellata. Paghiamo anche questo. Noi siamo ancora fermi con l’impianto di Mili, con quello di Pace, con quello di Monforte, perché tutto dipende dalla Regione Sicilia. Non si può negare l’evidenza. Sapete che è successo ieri? Se ieri fosse mancato il numero legale poi in seconda convocazione sarebbero bastati i soliti sei o sette voti. Ma io ho detto: no”.
L’appello e il prossimo futuro
Infine, quasi un appello lanciato ai consiglieri in vista delle prossime mosse dell’Amministrazione: “Ci avete bloccato nel momento più delicato, quando è arrivato il momento di rafforzare. Non prendetevela con la città se volete abbattermi politicamente. La città non merita di essere bloccata in questo momento. Noi abbiamo dimostrato di avere il diritto di governare con buon senso, l’abbiamo dimostrato con i servizi aggiuntivi, con la Tari, con la raccolta differenziata che ci vede in testa in Sicilia, con un Comune che è l’unico ad avere i bilanci approvati. Ho già detto a Dafne Musolino di ripresentare la delibera. La bocceranno? Nessun problema, la riporteremo. Dopo di che farò le segnalazioni del caso alle autorità competenti. La città deve sapere che il consiglio comunale lo boccia solo per ripicche politiche. Andremo avanti comunque, il loro tempo sta per scadere e al più presto avremo nuove condizioni”.
La città non merita di essere bloccata ma senza dubbio neanche di pagare la TARI più alta d’Italia per ritrovarsi costantemente sommersa da spazzatura, marciapiedi e stalli auto pieni di carrellati, raccolta che “salta” continuamente, portoni del centro storico invasi dai sacchetti, cunette stradali piene di rifiuti, strade mai spazzate, vere e proprie discariche in periferia.
In campagna elettorale è stata promessa la diminuzione della TARI. Il risultato? Già aumentata nel 2019 e adesso ci riprovano.
Sempre a rimarcare che con questa differenziata è in testa nella Sicilia 😤…..che ha tutti i bilanci approvati😏 ….ora se ne esce che l’aumento che ci tocca è il più basso delle altre città😳…..ha dimenticato di dire che siamo la città che paga la tassa tari più alta..😡…. Vabbè per lui è cosa di poco conto …….la legge dice che tutto deve essere a carico del cittadino e che non è lui a decidere🤔 …..bene …..però al sindaco non l ha detto nessuno di correre per arrivare primo, 😖visto che non c era dove smaltire, e quindi se da un lato risparmia dall’altro paga di più….che controsenso……e gira e rigira ci va di mezzo sempre chi paga ,continua a pagare e strapaga pure per chi non paga 😡😖😤
Il duce parlò.
Ma meglio mandare avanti gli altri.
La colpa è sempre degli altri.
Musumeci il primo, PD e 5stelle dopo , poi abbiamo i consiglieri e poi via via tutti. L’unico che non ha colpe è un grande uomo che scende dalle montagne di Fiumidinisi a salvare Messina e il mondo.
Per fortuna che abbiamo a lui che combatte contro gli asini volanti.
Mai uno straccio di autocritica.
Surreale è che si debba sempre trascinare tutto in bagarre politica e non rendere mai conto del lavoro fatto.
Ci sono state delle gravi mancanze di programmazione del servizio. È stata gestita malissimo la transazione verso la differenziata, non sono state prese in considerazione le ricadute sugli altri servizi in carico a Messina Sevizi Bene Comune e non è stato tenuto sotto controllo l’aggravio dei costi.
Di questo si dovrebbe discutere, del perché ciò sia accaduto e si debba adesso risponderne e porre rimedio.
Invece De Luca pretende che si sposti la discussione sui partiti, sulle trame e su tutte le scempiaggini che i politici di professione usano per non rispondere mai del proprio operato.