Tari, Messina lascia la top ten delle città più care e spicca per la riduzione

Tari, Messina lascia la top ten delle città più care e spicca per la riduzione

Redazione

Tari, Messina lascia la top ten delle città più care e spicca per la riduzione

martedì 19 Novembre 2024 - 09:12

Il sindaco commenta la relazione annuale di CittadinanzAttiva sui rifiuti urbani

MESSINA – La Tari a Messina: la città non è nella top ten più odiata dai cittadini. Quella dei capoluoghi più costosi per la tassa sui rifiuti. Il tutto grazie alla riduzione della Tari a Messina di un terzo, con l’assessore Roberto Cicala (nella foto con il sindaco e il dg Puccio). Una diminuzione che è partita dal 2024. E a evidenziarlo è il sindaco Federico Basile: “Pubblicato il rapporto annuale di CittadinanzAttiva sui rifiuti urbani. Messina si distingue a livello nazionale come la città con la maggiore riduzione della tassa sui rifiuti urbani nel 2024. Secondo il rapporto annuale, le famiglie messinesi beneficiano di un calo significativo del 30% rispetto al 2023. Per una famiglia tipo composta da tre persone che vive in un appartamento di 100 mq, il costo annuale della Tari è sceso a 318 euro, ben al di sotto della media nazionale, che si attesta a 329 euro”.

Aggiunge il primo cittadino: “Questo risultato riflette non solo un alleggerimento del carico economico per i cittadini, ma anche un miglioramento nella gestione dei rifiuti da parte della città. Si tratta di un segnale positivo che premia i nostri sforzi”.

I rifiuti in Sicilia nella relazione di CittadinanzAttiva

Sottolinea CittadinanzAttiva: “Catania è il capoluogo di provincia in cui, come lo scorso anno, si paga di più: 594€ annui, senza variazioni sul 2023; Trento invece è quello in cui si paga meno: 183€, di poco inferiore rispetto al 2023. Dalla top ten dei capoluoghi più costosi escono Benevento, Latina, Messina e Salerno; entrano invece Andria, Cagliari, Pistoia e Trapani. Dalla top ten dei meno cari, esce Bolzano ed entra Siena. Cresce la spesa media sostenuta dalle famiglie per i rifiuti (€329 nel 2024, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente) ma migliora anche la raccolta differenziata. Seppur con dieci anni di ritardo, finalmente nel 2022 si è superato l’obiettivo del 65% di rifiuti differenziati a livello nazionale: siamo al 65,2%, +1,2% rispetto al 2021. Al Sud si spende di più e si differenzia di meno”.

E ancora: “Sul fronte delle tariffe, è il Trentino Alto Adige la regione più economica (203€), mentre la Puglia è la più costosa (426,50€ con un aumento di oltre il 4% rispetto all’anno precedente)”.

“Una tassa rifiuti a Messina in linea con le Città metropolitane più virtuose”

Ha più volte sottolineato il sindaco: “Adesso la tassa rifiuti a Messina è in linea con quella delle più virtuose Città metropolitane. Una famiglia media nel 2024 risparmierà fino a 140,00 euro all’anno. E non dimentichiamo che in queste bollette in arrivo per l’anno in corso – prosegue Basile – abbiamo per la prima volta inserito anche le esenzioni e le riduzioni per le famiglie in difficoltà economica che hanno aderito al bando pubblicato a fine maggio. Famiglie che si ritrovano recapitata una bolletta con la scritta ‘Nessun importo da pagare’”.

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Un commento

  1. Non ci dimentichiamo che negli anni scorsi la Tari è stata più che raddoppiata e che, sinceramente, tutta ‘sta riduzione sbandierata di fatto non c’è. In un immobile tre persone nel 2023 pagavano 460 euro, nel 2024, nello stesso immobile, il nucleo familiare, sceso nel frattempo a due componenti, ne paga 420. Dove sta la riduzione del 30%?

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