L'assessore comunale Roberto Cicala annuncia l'invio della comunicazione a famiglie non iscritte o iscritte in modo non corretto e a ditte e società
MESSINA – Lo ha ribadito più volte. L’obiettivo, nell’incasso della tassa sui rifiuti, è “pagare tutti per pagare meno”, riducendo l’imposta del 30 per cento entro il 2023. Roberto Cicala, assessore comunale con delega al contenzioso, al contrasto all’evasione ed elusione tributaria locale, annuncia l’invio di ottomila raccomandate a famiglie residenti non iscritte alla Tari o iscritte in modo non corretto. “Nella prossima settimana, invece verranno inviate 10.000 pec a ditte, enti e società, sempre per richiedere aggiornamenti di dati ai fini della tassa rifiuti, poiché le loro posizioni a oggi non sono correttamente denunciate”, aggiunge Cicala.
Spiega l’assessore: “Nell’ottica dell’aggiornamento della banca Tari, abbiamo consegnato le raccomandate alla società che dovrà notificare a queste famiglie la richiesta di compilare una dichiarazione originaria di iscrizione al servizio rifiuti. La tassa sui rifiuti viene calcolata dividendo i costi totali per tutti coloro che usufruiscono del servizio. Pertanto, si capisce bene che, maggiore è il numero di soggetti destinatati della bolletta, minore sarà l’importo da pagare per ognuno. Il detto pagare tutti per pagare meno ha efficacia immediata nella tassa rifiuti”.
Lo stesso assessore ricorda che “gli uffici comunali sono sempre a disposizione della cittadinanza”: quelli per la tassa rifiuti sul viale S. Martino is. 88. E si può anche inviare una mail a tari@comune.messina.it o telefonare al numero 090.7724504 per prendere un appuntamento. E, con la piattaforma PrenotaME, si può prenotare un appuntamento “nelle giornate e negli orari più adatti alle esigenze degli utenti”, spiega Cicala. Tra le sue deleghe, pure Informatizzazione e Digitalizzazione della pubblica amministrazione e del gruppo locale.
Verso chi non paga nessuna esitazione. Che l’Amministrazioni stani gli evasori ed esiga il dovuto.
Semore cosi si dice “dvono pagare tutti” ma perche il comune non pubblica chi la paga e per differenza troviano chi non la paga ad esempio: interi settori della messina sud non pagano tutti poveri, chi percepisce il reddito di cittadinanza, a chi è stata assegnata la casa in questi ultimi anni, che non pagano neanche l’affitto comunale etc….. non pagavano prima e non pagano dopo.
8000 raccomandate mi sembrano pochine. Si diceva 1 su 3 non paga ( secondo me anche 2 su 3) , con questo conto Messina ha 24000 nuclei familiari. Mi sa che siamo lontani, credevo eravamo più avanti con questo capitolo. Anche perché si parla se ho capito che queste raccomandate non sono avvisi di pagamento ma questionari per mettere in regola la situazione, poi si passerà al pagamento.