Importante ritrovamento di un volontario del gruppo “A’ Mare” che si occupe di raccogliere dati sulla costa milazzese
È stata trovato sabato pomeriggio un giovane esemplare di tartaruga marina spiaggiatasi nella località di Sant’Antonio a Capo Milazzo. Il ritrovamento, ad opera di Giovanni Alibrandi volontario del Gruppo “A’Mare” che si occupa di raccogliere dati sulla costa milazzese, è avvenuto intorno le 15.30 tra gli scogli del Capo di Milazzo.
“Durante uno dei nostri soliti pattugliamenti- afferma Dario Nania, perito chimico e subacqueo del Gruppo A’Mare sulla costa- uno dei nostri iscritti si è accorto di una strana formazione scura tra le pietre lontane dall’acqua e ci ha chiamato subito: abbiamo potuto constatare che l’esemplare appartiene alla specie protetta di Caretta Caretta e misura circa 30 cm di lunghezza. Dopo aver verificato le pessime condizioni del rettile abbiamo avvisato le autorità competenti per predisporne il salvataggio.”
Di recente, a causa della luna piena, la bassa marea ha raggiunto livelli particolari, facendo ritirare il mare anche di parecchi metri in alcuni punti per cui l’attenzione dei volontari era altissima.
Il piccolo esemplare ha un amo con lenza ingerito da tempo, arrivato sin dentro l’intestino e fuoriuscito dall’ano. La custodia dell’animale è ora responsabilità del Centro Recupero Fauna Selvatica di Messina specializzata in questo tipo di interventi sul territorio.
La Dottoressa Anna Giordano, responsabile provinciale WWF e Presidente onorario del Centro Recupero, ha recuperato questa mattina l’esemplare di caretta caretta che versa in condizioni complicate dichiarando che“ne sapremo di più nei prossimi giorni, ma sicuramente il nostro veterinario procederà a un delicato intervento. L’animale non mangia da mesi ed è deperito.”
In una nota il gruppo milazzese A’Mare ha così concluso: “Gli esemplari della specie caretta caretta sono soliti inghiottire di tutto, dagli ami alle buste di plastica abbandonate in mare che somigliano alle meduse di cui sono ghiotte. Per questo è fondamentale tenere il mare pulito e avvisare le autorità competenti in caso di spiaggiamenti, anche qualora l’animale possa apparire morto. Lo studio e la segnalazione di questi fenomeni può servirci per sensibilizzare le istituzioni al fine di cooperare e porre in essere politiche di salvaguardia più specifiche.”