Rifiuti: arriva la squadra speciale per uscire dall'emergenza infinita

Rifiuti: arriva la squadra speciale per uscire dall’emergenza infinita

Francesca Stornante

Rifiuti: arriva la squadra speciale per uscire dall’emergenza infinita

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martedì 04 Luglio 2017 - 07:00

E' questa la nuova strategia definita a Palazzo Zanca. Il nuovo responsabile dei servizi di raccolta, Natale Cucè, ha deciso di creare questa task force che sarà impiegata solo nella rimozione delle discariche intorno ai cassonetti.

Provare a uscire dall’emergenza rifiuti, atto terzo. Ovviamente solo se ci riferiamo agli ultimi tre mesi, perché altrimenti si perde il conto. In che modo? Potenziando il lavoro di raccolta per ripulire soprattutto tutti i cumuli di spazzatura che ancora insistono su strade, marciapiedi e intorno a molti cassonetti. Quindi svolgere regolarmente i consueti turni di raccolta dei cassonetti con i mezzi meccanici, ma contestualmente rimuovere le mini discariche a cielo aperto che invece restano per giorni e giorni anche se i cassonetti vengono svuotati. E’ stata creata una squadra che si occuperà solo di questo compito, già ieri sera il primo esperimento con 8 uomini di Messinambiente, ma già da oggi gli operatori che saranno impiegati in questo servizio “straordinario” saranno molti di più. E’ questa la nuova strategia che si è deciso di mettere in campo per porre fine a questa situazione ormai diventata invivibile ed esplosiva.

Quella di queste settimane è solo l’ultima emergenza spazzatura che la città sta vivendo, dopo cicliche parentesi più o meno pesanti e difficili da affrontare. Quello che è successo però in questi due mesi evidentemente è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso perché ha portato a dei cambiamenti all’interno di Messinambiente, perché ha praticamente fatto rimontare in sella uno dei dirigenti della società che ormai da due anni era stato “parcheggiato” in mansioni minori dopo il licenziamento e il reintegro, perché la società sta vivendo in un momento particolare e difficile, con un concordato fallimentare per il quale si attende solo la decisione del giudice, con l’impianto di Pace della differenziata chiuso, con le isole ecologiche che non possono lavorare perché i materiali non possono essere portati a Pace, con la spazzatura che aumenta a dismisura.

Per questo il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò, a sorpresa, ha deciso di camminare su un binario diverso, scegliendo Natale Cucè come responsabile dei servizi di raccolta al posto del direttore tecnico Roberto Lisi che, evidentemente, nonostante impegni e rassicurazioni, non è riuscito a fare i conti con la complessità della macchina Messinambiente e del settore rifiuti. Cucè ha deciso di organizzare questa squadra speciale, una task force che lavorerà solo per rimuovere la spazzatura da terra fino a quando non saranno spariti tutti i sacchetti. E’ questo ciò che è stato definito ieri sera durante una lunga riunione a Palazzo Zanca tra l’assessore Daniele Ialacqua e i vertici di Messinambiente. Non si sa ancora quanto tempo ci vorrà, i dettagli verranno pianificati oggi, anche in base a com’è andato il lavoro di ieri sera. Poi serviranno altri passaggi per Cucè, soprattutto per quanto riguarda il funzionamento dell’impianto di Pace. Questa mattina ci sarà un sopralluogo di Asp e Città Metropolitana, dopo i sigilli scattati pochi giorni fa, Messinambiente ha bisogno di questo impianto e si proverà a trovare la strada giusta per poterlo riavviare. Ma Cucè riaccenderà i riflettori anche sulla piattaforma, quella in cui i rifiuti vengono trasferiti dai mezzi di raccolta a quelli del trasporto per essere portati in discarica. Lì ormai da qualche anno vige il divieto assoluto di stoccare i rifiuti a terra, questo però rallenta moltissimo le operazioni, quindi si proverà a chiedere agli enti controllori un minimo di flessibilità su questi vincoli, almeno per il periodo strettamente necessario per uscire dall’emergenza. In questo modo si liberano molto più velocemente i mezzi della raccolta che così possono tornare in strada e lavorare. Ma è tutto in via di definizione.

Intanto di certo c’è che si sta provando una nuova strategia. Il tempo dirà se questa volta è quella giusta.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Sembrerebbe, da notizie trapelate da canali diplomatici ben informati, che la vera squadra speciale arriverà dal Tibet con la visita del Dalai ilama ed ha già un nome: “squadra purificatori”. “Tramp pis no uar”, (dal testo scritto in originale da Accorinto).

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  2. Sembrerebbe, da notizie trapelate da canali diplomatici ben informati, che la vera squadra speciale arriverà dal Tibet con la visita del Dalai ilama ed ha già un nome: “squadra purificatori”. “Tramp pis no uar”, (dal testo scritto in originale da Accorinto).

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  3. Squadra speciale? Riconosciamolo, hanno certamente uno spiccato senso dell’umorismo… Almeno questo!!! (comunque, sempre e solo VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA)

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  4. Squadra speciale? Riconosciamolo, hanno certamente uno spiccato senso dell’umorismo… Almeno questo!!! (comunque, sempre e solo VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA)

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