Dopo le sollecitazioni di questi giorni è arrivato l'atteso parere dei Revisori dei Conti sulla delibera che definisce criteri e modalità per beneficiare delle riduzioni sulla tassa rifiuti. Il Consiglio comunale dovrà esprimersi al più presto, intanto seduta straordinaria della commissione Bilancio.
Nelle scorse settimane le sollecitazioni di alcuni consiglieri comunali, da Claudio Cardile e Libero Gioveni, fino ad oggi con l’appello di Daniele Zuccarello. Poi anche la nota della presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile e la convocazione di una seduta straordinaria della I commissione Bilancio. Sul tavolo gli sconti e le esenzioni sulla Tari che stanno tenendo in ansia migliaia di cittadini che non sanno se pagare o non pagare perché ancora nulla è stato ufficialmente stabilito sulle esenzioni destinate alle fasce deboli.
Si attendeva il parere dei Revisori dei Conti, parere che in mattinata il Collegio presieduto da Dario Zaccone ha recapitato alla presidenza del Consiglio. Archiviato il gran lavoro dei giorni scorsi per la delibera sul fabbisogno del personale e la stabilizzazione dei precari, i Revisori hanno dato il via libera al provvedimento di Giunta che definisce criteri e modalità per accedere agli sconti Tari. Un passaggio fondamentale che finalmente sblocca l’iter di questo provvedimento che da oltre un mese era rimasto imbrigliato nei meandri della burocrazia.
Durante la commissione Bilancio presieduta da Nicola Cucinotta è stata esaminata la delibera e alla luce del parere favorevole dell’organo contabile anche la commissione ha esitato positivamente la delibera che adesso approderà in Consiglio comunale al più presto. I consiglieri non hanno intenzione di perdere ulteriore tempo in modo da far uscire dal limbo tantissime famiglie che, ormai a ridosso della scadenza della seconda rata, non sanno più se pagare o attendere per capire se beneficeranno degli sgravi.
Nel provvedimento che adesso andrà in Consiglio i criteri sono praticamente uguali allo scorso anno, ma probabilmente i consiglieri decideranno di apportare qualche modifica, soprattutto nella parte che riguarda la definizione della graduatoria finale, inserendo modalità più specifiche ed evitare così qualsiasi ipotesi di discrezionalità.
Secondo quanto definito dall’amministrazione i criteri sono esattamente gli stessi dello scorso anno, dunque potranno fare richiesta di sconto le famiglie con reddito ISEE, riferito all'anno 2013, fino a 5.000,00 euro e gli anziani ultrasettantenni, unico componente del nucleo familiare, con invalidità del 100 per cento e un ISEE, riferito all'anno 2013, fino a 10.000 euro. Il Comune ha previsto poco più di 1,5 milioni di euro per coprire tutti gli sgravi sulla tassa rifiuti, quasi la stessa cifra che fu accantonata con la Tares e che si rivelò sufficiente a garantire riduzioni per tutti coloro i quali erano rientrati in graduatoria perché in possesso dei requisiti richiesti.
Adesso dunque è tutto nelle mani del Consiglio. Sarà l’aula a dettare i tempi, solo dopo l’approvazione della delibera si potrà dare il via all’iter di presentazione delle istanze.
Francesca Stornante
CHIARIAMO LE COSE AI CONSIGLIERI.Il Consiglio può decidere di far ricadere il costo delle agevolazioni,anche di quelle ATIPICHE non contemplate dalla legge,sull’intera platea dei contribuenti TARI,purché non eccedano il limite del 7% del costo complessivo del servizio,quindi a Messina possiamo spingere gli sconti fino a €3.000.000,cioè il 7% di €42.864.000,costo complessivo previsto nel 2015.Se decidessimo di essere più generosi con chi è in difficoltà,anche momentanea, come la perdita del lavoro, e le agevolazioni fossero maggiori del 7%, potremmo farlo, purchè la differenza fosse a carico della collettività, attraverso la fiscalità generale, con copertura finanziaria certa.Tutte cose che vanno a incidere negativamente su chi paga i tributi.
CHIARIAMO LE COSE AI CONSIGLIERI.Il Consiglio può decidere di far ricadere il costo delle agevolazioni,anche di quelle ATIPICHE non contemplate dalla legge,sull’intera platea dei contribuenti TARI,purché non eccedano il limite del 7% del costo complessivo del servizio,quindi a Messina possiamo spingere gli sconti fino a €3.000.000,cioè il 7% di €42.864.000,costo complessivo previsto nel 2015.Se decidessimo di essere più generosi con chi è in difficoltà,anche momentanea, come la perdita del lavoro, e le agevolazioni fossero maggiori del 7%, potremmo farlo, purchè la differenza fosse a carico della collettività, attraverso la fiscalità generale, con copertura finanziaria certa.Tutte cose che vanno a incidere negativamente su chi paga i tributi.