Il commissario straordinario ha voluto personalmente sollecitare i consiglieri a votare i due regolamenti , che serviranno a portare soldi nelle casse di palazzo Zanca. Appello raccolto e risultato raggiunto dopo oltre tre ore di dibattito
«Vorrei pregarvi di mostrare attaccamento e affetto nei confronti della città: dobbiamo rimpinguare le casse comunali, che sono quasi a zero, e per questo vi chiedo di votare celermente i regolamenti sull’introduzione della tassa di soggiorno e sull’Imu». E’ voluto andare personalmente in Aula consiliare il commissario straordinario Luigi Croce per parlare direttamente ai consiglieri, rivolgendo loro quello stesso appello precedentemente “consegnato” ai soli capigruppo consiliari nel loro incontro riservato, caduto nel vuoto, insieme al numero legale, nella seduta di mercoledì (vedi correlato). Per evitare che l’ inciampo della seduta precedente si trasformasse in una caduta vera e propria, non solo della sessione ma anche della faccia, Croce – senza preavviso né annunci – si è materializzato in sala Consiglio, dopo aver attraversato tutto il corridoio di palazzo Zanca, senza utilizzare la “scorciatoia” che dalla sua stanza lo avrebbe portato quasi sin dentro l’Aula, come era solito fare invece Buzzanca quelle poche volte che “onorava” il Consiglio della sua presenza .
Testa alta, passo deciso e sguardo fiero, l’ex procuratore capo della repubblica ha raggiunto la sala consiliare , dove ha immediatamente ricevuto la solidarietà del presidente e del consiglieri presenti per la lettera minatoria recapitatagli in mattinata. «Non era previsto che venissi qua, mi ero riservato di trascorrere un po’ di tempo con voi in un momento più tranquillo» ha esordito Croce per spiegare il “blitz” in aula e ha poi aggiunto: «Io sono venuto a Messina a fare il commissario esclusivamente per l’affetto che mi lega a questa città , non ho altri interessi né referenti». Subito dopo, l’appello di cui vi abbiamo riferito nell’incipit e, poi, via veloce nella sua stanza, dove ad attenderlo c’erano i rappresentanti sindacali per l’incontro dedicato alle numerose vertenze cittadine.
I consiglieri comunali, dopo avere ascoltato in rispettoso silenzio il breve intervento di Croce, hanno continuato i lavori d’aula e lo hanno fatto a modo loro e con i loro tempi, esprimendo più e più volte i medesimi concetti e dilatando i tempi di un dibattito che avrebbe potuto concludersi in un’ora ed invece è durato più tre ore. Ma, almeno stavolta, il risultato – auspicato anche da Croce – è stato portato a casa . Anzi, i risultati sono due perché i 22 consiglieri comunali (soglia massina che si riesce a raggiungere nonostante il Civico consesso sia composto da 45 consiglieri) hanno votato sia il Regolamento sull’introduzione della tassa di soggiorno che il Regolamento per l’applicazione dell’Imu.
TASSA DI SOGGIORNO
La tassa di soggiorno è una tassa di scopo che ha una finalità ben precisa: «finanziare esclusivamente interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive; interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali nonché interventi a favore della promozione turistica». L'introduzione della Imposta di soggiorno, che graverà sui visitatori “stranieri”, rientra nelle misure individuate dal Comune per l'attuazione del cosiddetto federalismo municipale, in base al quale il nuovo ruolo dell'Ente Locale dovrà essere orientato al contenimento ed alla razionalizzazione della spesa, nonché al reperimento di nuove entrate. L’atto deliberativo approvato dalla giunta Buzzanca lo scorso giugno è stato modificato dall’Aula in virtù dagli emendamenti presentati da Udc e Pd. Il partito di centro ha proposto e ottenuto che presupposto dell'imposta sia il pernottamento in strutture ricettive fino ad un massimo di 4 giorni invece dei cinque previsti dall’esecutivo di Palazzo Zanca . E’ sempre dell’Udc l’emendamento che prevede l’esenzione del pagamento del contributo per i minori entro il sedicesimo anno di età e non il diciottesimo. L’aula ha detto sì anche alla proposta dei centristi di rimandare a successiva delibera la costituzione di un "Laboratorio per lo sviluppo turistico della città di Messina", di cui – nelle intenzioni dell’ex giunta – avrebbero fatto parte la Provincia Regionale, il Comune, l'Autorità Portuale e le principali associazioni di categoria maggiormente rappresentative. “Cassate”, quindi anche tutte le attività e competenze loro attribuite nella delibera originale.
Sin qui gli emendamenti dell’Udc, ora quelli del Pd, tre per l’esattezza, di cui solo uno è stato approvato dall’Aula. Bocciati i due emendamenti che affidavano al Consiglio comunale e non alla Giunta (oggi il commissario) il compito di stabilire le tariffe, prerogativa che resta dunque nelle mani dell’esecutivo. Il consiglio potrà comunque dare un indirizzo in materia, approvando una delibera ad hoc. E’ passato invece, ma non senza polemiche, l’ altro emendamento presentato dal partito democratico (rappresentato in aula solo da cinque consiglieri: Calabrò, Gennaro, Sauta, Saglimbeni e Cucinotta), in base al quale il 50% degli introiti della tassa di soggiorno sarà destinata al trasporto pubblico in modo da offrire un servizio migliore ai turisti e rendere più agevole i loro spostamenti. Qualche consigliere ha, però, esclamato: «Ma se l’Atm non riesce a garantire il servizio neanche per i cittadini messinesi!. Verissimo, come è vero che una città che non offre una servizio di trasporto efficiente ai visitatori non può essere considerata e non potrà mai diventare una città turistica.
Votati gli emendamenti, si è passati alla votazione della delibera e dell’immediata esecutività, raggiungendo l’en plein: 22 favorevoli su 22 consiglieri presenti.
REGOLAMENTO SULL’IMU
Forse perché lo stomaco cominciava a brontolare, forse perché di fatto si trattava di un passaggio obbligato previsto dalla Legge e su cui – almeno per tutto il 2012 – i Comuni non avranno voce in capitolo, dovendosi adeguare alle aliquote fissate dallo Stato, ma il regolamento sull’Imu è stato approvato in meno di cinque minuti. Se avessero potuto scegliere , ma non potevano, i consiglieri avrebbero fatto volentieri a meno di votare quest’atto, che di fatto darà il là all’inasprimento della tassa, che raggiungerà la soglia massima obbligando i cittadini messinesi ad ulteriori sacrifici. Per rimpinguare le casse comunale ma soprattutto sperare in un futuro migliore. (Danila La Torre)
«Vorrei pregarvi di mostrare attaccamento e affetto nei confronti della città: dobbiamo rimpinguare le casse comunali, che sono quasi a zero, e per questo vi chiedo di votare celermente i regolamenti sull’introduzione della tassa di soggiorno e sull’Imu».
Per rimpinguare le casse comunali di un ente dissestato e pieno zeppo di sprechi e ruberie, la cosa più normale e ovvia è quella di andare a prendere i soldi dalle tasche degli altri.
Primo comandamento: mantenere lo status quo.
A quanto pare, vale anche per il Commissario.
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Monti ha fatto scuola: tassa e prega.
Come avevo detto in tempi non sospetti, gli effetti della grave crisi economico-finanziaria che ha colpito il nostro Paese – ed a cascata, il nostro Comune – a breve si faranno “sentire” pesantemente sulle nostre tasche anche con i provvedimenti adottati dal Consiglio Comunale.
Comunque, se questi sacrifici ulteriori sono necessari per poter garantire l’erogazione dei servizi essenziali a favore della cittadinanza e, soprattutto, delle fasce sociali più deboli penso che valga la pena sopportarli nell’interesse generale della collettività e per rispetto al coraggioso Commissario Croce che si è accollato un impegno gravosissimo per riuscire a farci uscire dal tunnel in cui siamo precipitati.
Per rimpinguare le tasse comunali si potrebbero aggiungere alle tasse deliberate oggi dal Consiglio comunale gli introiti derivanti da:
1) controllo del pagamento dei titoli di viaggio sui mezzi del trasporto pubblico e sanzione pecuniaria per coloro i quali risultano sprovvisti.
2) sanzioni per comportamenti contrari al codice della strada: sosta selvaggia, sosta in doppia fila, sosta senza l’uso dei “gratta e sosta”, sosta vietata, sosta davanti agli scivoli dei marciapiedi, sosta dei motorini sui marciapiedi….
3)sanzioni pecuniarie previste e mai applicate per coloro che non mettono la museruola ai cani, per coloro che fanno defecare gli animali sui marciapiedi offendendo il decoro della città
4) sanzioni pecuniarie per coloro che depongono qualsiasi tipo di rifiuto solido urbano fuori dai cassonetti e al di fuori dell’orario previsto dall’ordinanza sindacale
5)ricupero della TARSU da coloro i quali la evadono, permettendo così la diminuzione della tassa stessa ai cittadini virtuosi
6)sanzioni pecuniarie e rirpistino del bene danneggiato per coloro che si divertono con i graffiti murari
7)sanzioni pecuniarie, con l’obbligo di ripristino del bene pubblico danneggiato, per coloro i quali si divertono a compiere atti di vandalismo
8)….
Credo che portando in essere questi piccoli “accorgimenti” sanzionatori si otterrebbe che:
1) il decoro della città sarebbe più consono a una qualità migliore della vita
2) il traffico urbano non sarebbe più tanto congestionato
3) le finanze delle casse comunali rifiaterebbero fino ad annullare il pericolo di default prima e il deficit dopo
4) le tasse comunali potrebbero diminuire nel medio periodo
5) il trasporto urbano migliorerebbe sensibilmente
6) l’arredo urbano non “soffrirebbe” più
7) i cittadini…reimparerebbero ad essere cittadini che rispettano ciò che è pubblico, e quindi di loro proprietà, e ad amare la loro città come dovrebbero amarla gli amministratori
8)…..
O no?
E tanto per cambiare dove si prendono i piccioli ? Dalle nostre tasche ovvio, e mi domando che cavolo ci stanno a fare questi soggetti, che non sono capaci di dare sviluppo, di dare idee, se non quelle di tassare, cosa che potrebbe fare automaticamente anche un programmino da 2 euro per pc. Mamma mia, a quel signore che spera che con i nostri soldi diano servizi, gli dico di guardare quante persone aspettano gli stipendi, atm ato ecc. ecc. E invece di prendere decisioni serie tipo sciogliamo tutte le associate consociate, per farne di nuove e funzionanti, si alzano le tasse tanto per mantenere tutti tranquilli, si sa ci sono le elezioni………….
E’ ridicolo fare pagare la tassa di soggiorno senza avere un’offerta turistica. 5 alberghi che ospitano prevalentemente lavoratori. Se prima i turisti non venivano perchè l’offerta è scadente oggi non vengono perchè oltre ad essere scadente si deve anche pagare.
Caro Luigi CROCE,le propongo il mio commento del 12 settembre,perchè non ci sto ad essere un cittadino di serie inferiore,ho il diritto di sapere chi ha elaborato l’indirizzo politico della delibera IMU,perche ai DIRIGENTI spetta SOLO la scrittura per la conformità ai requisiti di legittimità,regolarità tecnica e contabile.Noi messinesi,che non evadiamo o eludiamo tributi e oneri, ci ritroviamo le ALIQUOTE MASSIME(sono stato facile profeta),con un Consiglio Comunale che non tenta nemmeno di discuterle e emendarle,le chiedo:COSA ABBIAMO FATTO DI MALE PER MERITARE TUTTO QUESTO? Questo comportamento istituzionale è un vulnus alla DEMOCRAZIA, a cui è necesssario porre rimedio, lei ha una nota dei dirigenti che è una grave invasione di campo,richiami formalmente i DIRIGENTI,sarebbe un buon viatico per sopportare i durissimi mesi a venire. COMMENTO 12 SETT.” Signor Procuratore Luigi CROCE,oggi commissario regionale,a tutti gli effetti il nostro Sindaco non eletto,BENTORNATO a Messina.La sua nomina è il segnale che nella giunta Lombardo ha prevalso la linea della gravità della situazione finanziaria di palazzo Zanca strettamente correlata alla mancanza di etica e legalità,una citta dove nessuno rispetta le regole,favorita da chi l’amministra,parte politica e dirigenziale,sarebbe stato inopportuno un commissario dirigente regionale fra dirigenti comunali.Lei si troverà subito una patata bollente lasciata da Giuseppe Buzzanca,dovrà preparare la delibera sulle aliquote IMU da far votare al Consiglio Comunale,toccherà all’organo elettivo emendarla o votarla senza modifiche.Troverà una patatina bollente,la nota del dirigente Romolo Dell’Acqua,controfirmata da altri due dirigenti,Coglitore e Di Leo,che indicano l’inasprimento delle aliquote a fronte della situazione finanziaria del Comune.E’ una invasione di campo inaccettabile,gravissima sotto l’aspetto democratico e delle norme vigenti, nell’ambito delle funzioni di gestione che spettano ai dirigenti,che devono,dico DEVONO,essere TERZI rispetto alle scelte politiche e gli interessi del cittadino.
Ai dirigenti spettano sulle deliberazioni i pareri di regolarità tecnica,contabile e di legittimità,PUNTO.Spetta a Lei raffreddare la patatina bollente,sarebbe un OTTIMO segnale per Messina che i dirigenti rientrassero nel campo delle loro funzioni,facessero funzionare meglio gli uffici e nel caso di Romolo Dell’Acqua ridurre l’evasione o l’elusione dell’ICI prima dell’IMU oggi.BUON LAVORO E BUONA FORTUNA AI MESSINESI ”
xPoeta .Comcordo,solo che ha dimenticato qualche cosa e cioè: Togliere tutte le prebende a questi signori della politica,dimezzare le indenitta’: agli amministratori all’amam,all’ATM ed a tutte i carrozzoni municipali,levare le auto blu a tutti,togliere le indennità ai Presidenti di quartiere.
Cosi’ sappiamo governare tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi trovo d’accordo con il Poeta ,l’avevo detto precedentemente a recensione di un altro articolo.
ottimo burrascano con svista.
la confisca di tutti i beni a chi ha creato “il dissesto”risalendo al1945
(agli eredi)
lascia al poeta la poesia.
croce è stato procuratore ma non ha visto nulla ?
fosse per me gli confiscerei le mutande e li lascerei in brache di tela a piazza cairoli.
Caro poeta il tuo discorso non fa una piega solo che c’e un ma …… tutto quello che hai descritto non si fa da solo ma dal LAVORO di agenti, e credo che neanche con il vocabolario in mano e 1000000000000000000 professori umiversitari si riuscira a far capire il concetto di questa semplice parola, meglio che il cittadino vemga caricato di tasse e che le stesse automaticamente confliuscano nelle casse del comune……..
Bravo, Poeta, condivido tutto quello che hai detto; e aggiungerei:
riduzione dello straordinario dei dipendenti comunali e delle partecipate;
riduzione degli emolumenti ai Consiglieri che si assentano(è previsto anche alla Regione);
eliminazione di manifestazioni pseudo-culturali e contenimento di spese per Natale ecc.
Signor Commissario,
pur ritenendo che l’ aumento dell’ IMU sia una scelta obbligata, non vedo come possa trovare giustificazione la tassa di soggiorno in una citta sporca e priva dei servizi essennziali per il turista che per avventura voglia soggiornare a Messina. E, comunque, illustre dott. Croce, alla luce dei primi atti assunti mi confermo che Messina avrebbe forse meritato un commissario che conoscesse a fondo il funzionamento e le dinamiche dell’ ente locale.
Ma visto che più della professionalità vale la correttezza e la probità ( che tutti Le riconoscono), mi sarei aspettato che prima di contornarsi di esperti, seppure a titolo gratuito, Ella incaricasse un serio ente di revisione contabile, di fama nazionale, per cercare di mettere ordine nel disastro finanziario prodotto in decenni di malgoverno della finanza locale cittadina, per avere indicazioni pertinenti sulle azioni da intraprendere con urgenza oltre che per individuare e denunziare alla Corte dei Conti tutti i soggetti che hanno disposto spese senza la necessaria copertura finanziaria.
La Corte dei Conti ha compiuto un ottimo lavoro di analisi , ma ciò non basta. Va aggredito lo sperpero ed il malgoverno con azioni esemplari, va razionalizzata la struttura burocratica, semplificata la rete delle municipalizzate o partecipate, fissate regole per la corretta gestione dei servizi e per la riscossione e l’ aggressione dell’ evasione che, in questa città, è a dir poco spaventosa!
Riuscirà a tanto? I pochi messinesi perbene se lo augurano…anche se molti pensano che ne potrebbero ricevere un danno alla loro tasche.
Buon lavoro. Leone Saija
Dall’Ufficio stampa del Comune veniamo a conoscenza che la delibera sulla tassa di soggiorno fu approvata a giugno dalla giunta Buzzanca, quindi ha un indirizzo politico, condivisibile o no, mi sta bene; ma della delibera IMU, lo stesso Ufficio Stampa non ci dice chi si è assunto la responsabilità dell’indirizzo politico, sappiamo per certo che non fu la giunta Buzzanca, sappiamo per certo della nota impropria dei Dirigenti sull’inasprimento delle aliquote, sono disponibile ad accettarla in toto, anche se pesante sotto l’aspetto economico, solo se Lei si assume la responsabilità politica, perchè a me e a molti messinesi starà benissimo qualsiasi provvedimento Lei prenderà, ABBIAMO FIDUCIA IN LEI, visto la fuga dei Consiglieri Comunali, VENTI FAVOREVOLI UN ASTENUTO NESSUN CONTRARIO NESSUN EMENDAMENTO, 21 PRESENTI SU 45 CONSIGLIERI.
Giusto, il Comune non ha neanche i soldi per pagare alcuni stipendi, bene pago anche io di più di IMU così incrementerò la cassa comunale che servirà certo a pagare anche il mio stesso stipendio. Forse ……..
Alla fine il mio, anzi i miei stipendi, non arriveranno lo stesso.
Mi chiedo perchè non posso essere esente da questa tassa su un immobile che i miei genitori hanno costruito con tanto sacrificio senza chiedere niente a nessuno e ne tantomeno al Comune che, invece, sicuramente ha avuto dei soldi dai miei genitori per tasse varie per la costruzione di una casa dove poter vivere decentemente.
E chi mi risponde adesso …… boooooooooooo
In una democrazia partecipata le critiche costruttive sono bene accette. E però ben più accette sono le proposte concrete che possono avere facile esecuzione!
O no?
Cerco di darLe io una risposta. Nessuno discute che per la sua costruzione della sua abitazione lei ed i suoi genitori hanno fatto tanti sacrifici, ma deve tenere in conto che ogni costruzione comporta un costo per la collettività che deve ( o dovrebbe) assicurare i servizi sul territorio. Pensi alle spese per la pubblica illuminazione, per la manutenzione delle attrezzature di quartiere,agli oneri per le manutenzioni di strade e marcipiedi etc. Cerchi di capire che ogni costruzione per il fatto di esistere comporta un certo costo per il territorio e quindi per la collettività ed è naturale che ogni proprietario – in relazione al suo uso e con le necessarie tutele per la prima casa, contribuisca ai costi da sostenere dalla collettività. Pensi alla tutela del territorio in caso di calamità, agli interventi dei Vigili del Fuoco se il cornicione della sua casa minaccia la pubblica incolumità etc. etc.
Spero che tanto basti per giustificare l’ imposta che esiste in tutti i paesi e che è sempre esistita anche nei secoli decorsi. Con i miei distinti saluti.
Caro Poeta che dire hai ragione se vivessimo in una Democrazia partecipata, ma tutti sappiamo che non é così visto che chi viene posto mediante elezione e che dovrebbe per costituzione fare proposte concrete di facile esecuzione non lo fa visto la situazione.
Sono li apposta e sono pagati profumatamente mica a scaldare la sedia, almeno permettimi di inc….mi x questo.
la tassa di soggiorno è una emereta fesseria, dato che turisti non ne arrvano e quei pochi che arrivano ( ammesso che siano turisti e non gente ce si sposte per altri motivi), di certo non saranno incoraggiati a tornare. La tassa di soggiorno è accettabile in una città turistica conclamata, non a Messina. Mi piacerebbe poi sapere come incentiveranno, cosa sarà e a che servirà questo laboratorio ( ammesso che lo faranno) che giustifica tale balzello.La cosa comica è che questi geni hanno detto che gli esentati dala tassa saranno i residenti. EVVIVA!!E chiaro che un residente non può essere un turista!!Insomma le solite ridicolaggini peloritane.Anzichè spremere tutti come limoni ( troppo facile) create le condizioni affinchè il turismo arrivi sul serio in città senz bIsogno di queste furbate.Mi rendo tuttavia conto che non se siete capaci e non vi interessa creare sviluppo