Il responsabile risorse umane Braccialarghe: «Qualsiasi soluzione deve arrivare senza variare i costi». Oceano (Cgil): «Inaccettabile»
É in corso in queste ore a Palermo l’attesa riunione sul taglio dei treni notte e Servirail, tra organizzazioni sindacali, Regione e Fs. Riunione che era stata rimandata la settimana scorsa proprio da Fs che aveva chiesto tempo per verificare tutte le possibilità. A sostegno della trattativa, che si preannuncia delicata, questa mattina alle 6, dalla stazione centrale di Messina, è partito un pullman di lavoratori organizzati da Cgil, Uil, Ugl, Orsa e Fast. Obiettivo dei sindacati ottenere il ripristino dei fondi sottratti al Mezzogiorno, dei treni già soppressi e quindi il reintegro serio e concreto dei lavoratori licenziati per i quali ad oggi sono stati proposte soluzioni precarie, ridotte e lontane nel tempo. «Un punto, la riallocazione dei lavoratori licenziati, che passa necessariamente da un Tavolo nazionale oltre che locale, esattamente come la vertenza dei lavoratori dei treni notte licenziati che sono 800 in tutta Italia», spiega il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, in trattativa.
In apertura di riunione l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Pier Carmelo Russo ha informato le parti della convocazione del Tavolo romano più volte richiesto dai sindacati. Tavolo al quale saranno presenti oltre a Fs, le Regioni e il Ministero dei Trasporti. Il responsabile risorse umane Fs Domenico Braccialarghe ha spiegato come si è giunti a quel taglio di treni che ha determinato l’esubero di personale e quindi il licenziamento dei lavoratori dei treni notte, riconducendo l’accaduto alla riduzione di risorse varata dal precedente governo sul contratto di servizio con Fs e pari a 100milioni di euro. Lo stesso gruppo Fs, nel presentare alcune proposte tra riduzione treni giorno e allungamento treni notte, ha sottolineato come ad oggi qualunque modifica all’attuale offerta ferroviaria debba avvenire ad invarianza di costi.
Una posizione ritenuta dalla Cgil assolutamente irricevibile: «La proposta Fs non ripristina treni, non riassorbe tutta l’occupazione, determina altri esuberi in altri territori e o settori- spiega Lillo Oceano -. Dal momento che sono state sottratte risorse ingenti al mezzogiorno, ragionare a invarianza di costi è assolutamente inaccettabile e rappresenta un vero e proprio recinto all’interno del quale si mettono lavoratori uni contro altri». Anche l’assessore Russo ha sottolineato l’esigenza che vengano ripristinati i treni notte, secondo Oceano «l’unico aspetto positivo della riunione di oggi», che è ancora in corso.
“Il responsabile risorse umane Fs ha spiegato come si è giunti al taglio di treni che ha determinato l’esubero di personale e quindi il licenziamento dei lavoratori dei treni notte, riconducendo l’accaduto alla riduzione di risorse varata dal precedente governo sul contratto di servizio con Fs e pari a 100milioni di euro.”.
E’ a tutti palese il ricatto di questi “signori”, della serie: ridateci i soldi e noi vi ridaremo il servizio!
In un altro Paese CIVILE il sig.Moretti e il suo “scudiero” sarebbero stati dapprima chiamati a rispondere direttamente al Governo Nazionale attualmente ASSENTE sulla materia (e non in regione come se il problema fosse solo dei siciliani) e subito dopo accompagnati alla porta in malo modo e LICENZIATI dato che lo Stato è l’azionista di maggioranza, ma siamo in Italia (alias: Paese delle banane)e alla fine finirà tutto a tarallucci e vino e con una lauta buonauscita del sig. Moretti