Dopo il parere dell'Anac si può procedere col bando per gli assistenti all'autonomia ed alla comunicazione ma le associazioni dei familiari ribadiscono la necessità di istituire un albo.
Si è tenuto nei giorni scorsi a Palazzo dei Leoni un tavolo tecnico sul servizio di assistenza all’autonomia ed alla comunicazione alla presenza della Dirigente del Servizio politiche sociali della Città Metropolitana Anna Maria Tripodo, dei Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori, dei Responsabili delle Associazioni di rappresentanza degli Assistenti all’Autonomia ed alla Comunicazione e delle Organizzazioni sindacali.
All’incontro hanno preso parte le associazioni La Linea Curva, Il Volo, Nati per la Vita, Anaca.
Il 15 marzo è pervenuto a Palazzo dei Leoni il parere dell’ANAC concernente il bando pubblicato con procedura di gara aperta per l’affidamento del servizio di assistenza all’autonomia ed alla comunicazione per studenti con disabilità che frequentano gli Istituti Superiori della provincia di Messina. Dalla risposta dell’ANAC si evince chiaramente che il quesito posto dalla Città Metropolitana di Messina riguardava esclusivamente la legittimità degli atti di gara, questione che non era mai stata messa in discussione da alcuna Associazione (essendo chiaramente definita, dalla linee guida ANAC, quale soluzione alternativa alle procedure di accreditamento). Non risultavano tuttavia comprensibili – e tali continuano ad essere, a parere della Associazioni dei familiari – le ragioni in base quali l’indirizzo dell’affidamento tramite un bando di gara debba essere una soluzione privilegiata a quella dell’accreditamento e della costituzione di un albo di operatori specializzati. Quest’ultima soluzione, come più volte rappresentato dalle Associazioni rappresentative degli alunni disabili, deve essere preferita perché garantisce la continuità didattica – valore aggiunto non trascurabile e richiamato quale fattore essenziale in tutte le recenti linee di orientamento di riforma della didattica inclusiva. Per tali ragioni le Associazioni ritengono opportuno insistere sulla necessità di scelte “politiche” di attenzione nei confronti delle fasce più deboli che mettano al centro gli studenti disabili, ovviamente nel pieno rispetto delle regole. Nel rispetto della legalità, infatti, riteniamo preferibili le modalità di affidamento del servizio che tutelino nel migliore dei modi gli studenti disabili, cioè quelle della costituzione di un albo di operatori specializzati.