All’incontro erano presenti i responsabili della Direzione Ambiente di Palazzo dei Leoni, della Polizia Provinciale e della Capitaneria di Porto. L'obiettivo è un’azione sinergica di salvaguardia ambientale e controllo dell’area protetta
Un tavolo tecnico per programmare un’azione sinergica volta alla salvaguardia ambientale dei laghi di Ganzirri e dei canali di collegamento che costituiscono un’area di grande valore naturalistico che richiede particolare attenzione in considerazione, tra l’altro, della notevole antropizzazione dell’area.
Questo il filo conduttore dell’incontro che ha visto la presenza del dirigente della VIII Direzione Ambiente della Città Metropolitana di Messina, Gabriele Schifilliti, del comandante della Polizia Provinciale, Antonino Carbonaro, del comandante Emiddio Greco, in rappresentanza della Capitaneria di Porto, e del maresciallo Santi Alessandro La Corte.
Il responsabile della tutela ambientale di Palazzo dei Leoni ha ribadito la necessità di una sensibilizzazione della popolazione che vive nelle zone interessate affinche si possa sollecitare una partecipazione attiva alla tutela di un’area di particolare interesse naturalistico che poggia il suo delicato ecosistema in un equilibrato sviluppo sostenibile delle attività umane, troppo spesso in palese contrasto con le esigenze dell’ambiente. L’apposizione di cartellonistica di avviso può fornire un valido supporto per una maggiore responsabilizzazione dei cittadini, tesi sostenuta anche dal comandante della Polizia Provinciale, Antonino Carbonaro.
Il comandante Emiddio Greco ha sostenuto l’importanza di una sinergia tra i vari Enti competenti ed ha assicurato la massima disponibilità per una efficace attività di vigilanza, congiuntamente alla Polizia Provinciale, finalizzata anche ad una verifica della regolarità delle attività economiche in atto esercitate nei bacini lacustri in funzione preventiva e repressiva, soprattutto nei confronti della pesca di frodo, e finalizzata, altresì, alla salvaguardia della salute pubblica.
Nell’ambito del tavolo tecnico hanno espresso un’interessante valutazione sull’ecosistema locale gli studenti laureandi Andrea Spinelli e Gioele Capillo, dell’Università degli Studi di Messina, attraverso una dettagliata descrizione dei parametri ambientali e della loro interdipendenza con le attività umane esercitate in loco, sull’importanza della salvaguardia di alcune specie protette presenti nelle acque dei laghi e dei canali quali la “pinna nobilis”, specie ad alto rischio di estinzione, ed hanno sottolineato l’importanza di un efficace controllo all’imboccatura dei canali Due Torri e Faro in quanto diverse specie di pesci utilizzano i laghi come “area nursery” per la loro riproduzione.
Al termine dell’incontro si è stabilito di realizzare un sopralluogo per un’attenta verifica dell’attuale situazione nelle aree protette e di indire una giornata ecologica con il supporto della Guardia Costiera e di associazioni ambientaliste.
Il pantano grande é tuttora pieno di cozze e vongole d’allevamento ..pescatori e barche inclusi.
Mentre gli addetti fate riunioni e programmate sopralluoghi, si viola ogni norma ambientale.
Il pantano grande é tuttora pieno di cozze e vongole d’allevamento ..pescatori e barche inclusi.
Mentre gli addetti fate riunioni e programmate sopralluoghi, si viola ogni norma ambientale.
Bisogna difendere sia i laghi e sia il mare .
Dovrebbe pescare chi vive con questo mestiere non tanti pescatori che dopo in nero si vendono il pescato.
Chi ha una licenza e paga le tasse regolarmente.
In questa città in qualsiasi lavoro, non so perchè il lavoro nero è dovunque in compagnia dell’evasione fiscale.Chi deve controllare non prende un’iniziativa seria per combattere questo cancro messinese.Devono capire i datori di lavoro la festa è finita andate all’INPS per mettere in regola i lavoratori.
Bisogna difendere sia i laghi e sia il mare .
Dovrebbe pescare chi vive con questo mestiere non tanti pescatori che dopo in nero si vendono il pescato.
Chi ha una licenza e paga le tasse regolarmente.
In questa città in qualsiasi lavoro, non so perchè il lavoro nero è dovunque in compagnia dell’evasione fiscale.Chi deve controllare non prende un’iniziativa seria per combattere questo cancro messinese.Devono capire i datori di lavoro la festa è finita andate all’INPS per mettere in regola i lavoratori.
Antonio551, bisogna guardare l’Italia con realtà.
Hai criticato in un altro commento che i pensionati si arrangiano ed arrotondano, la loro spesso magra pensione facendo qualche lavoro. Negli Stati uniti le tasse sono un decimo delle nostre, chi non paga le tasse viene punito severamente. In Italia chi percepisce circa 1300 euro nette paga il 38% di tasse, oltre il 22% di IVA su quello che spende.
Prima si diceva che in America pagano le medicine, le tasse scolastiche, la refezione….per questo le tasse tasse minime.
In Italia tutto ormai si paga e le tasse sono stratosferiche.
Se un pensionato e costretto a fare un lavoro per sopravvivere, lo Stato ha delle responsabilità. C’è chi rovista nei rifiuti per sopravvivere.
Antonio551, bisogna guardare l’Italia con realtà.
Hai criticato in un altro commento che i pensionati si arrangiano ed arrotondano, la loro spesso magra pensione facendo qualche lavoro. Negli Stati uniti le tasse sono un decimo delle nostre, chi non paga le tasse viene punito severamente. In Italia chi percepisce circa 1300 euro nette paga il 38% di tasse, oltre il 22% di IVA su quello che spende.
Prima si diceva che in America pagano le medicine, le tasse scolastiche, la refezione….per questo le tasse tasse minime.
In Italia tutto ormai si paga e le tasse sono stratosferiche.
Se un pensionato e costretto a fare un lavoro per sopravvivere, lo Stato ha delle responsabilità. C’è chi rovista nei rifiuti per sopravvivere.