Sentimenti maleducati nello spettacolo in scena al Teatro dei 3 Mestieri
Dallo script di Mariapia Rizzo e Stefania Pecora, questi Appunti di dis(educazione) sentimentale, spettacolo andato in scena al Teatro dei 3 Mestieri, per “Fuori scena”, rassegna estiva di dieci spettacoli all’aperto, fin qui rappresentati con varietà e buona valenza di proposte. Il Teatro dei Naviganti, garanzia di serietà e professionalità, ha prodotto per il quarto appuntamento questa piece, diretta dalle stesse Rizzo e Pecora, con la supervisione registica di Domenico Cucinotta, al suo debutto, in prima nazionale. Le due artiste ne sono state anche splendide interpreti ed è difficile riconoscere meriti maggiori all’una piuttosto che all’altra, essendosi mostrate complementari e avendo saputo rendere i rispettivi personaggi antitetici ma in fondo assai somiglianti, nei loro sentimenti maleducati, con dovizia di professionalità nelle molteplici sfaccettature.
L’intitolazione fa riferimento ad un programma radiofonico che Provvida (detta Ida) tiene dalla propria dimora, ove è asserragliata in compagnia di Agata, in un rapporto amicale conflittuale ma serrato, che da ultimo si è arricchito per la convivenza e un certo segreto (che condividono pesantemente) e che si svelerà solo sul finale. La loro unione è molto più solida di un rapporto amoroso, che ha deluso, probabilmente per opposte motivazioni, entrambe, pur partendo da differenti visioni della vita. Le amiche, dicevo, vivono nascoste, protette da esterni sguardi indiscreti, e l’unico contatto con il mondo è per loro la rubrica sentimentale tenuta da Ida, che dispensa consigli alle ascoltatrici, con l’ausilio singolare di Agata, talvolta chiamata in causa. E così nella solitudine serale e notturna, fra motteggi e filosofiche convinzioni sulla tematica amorosa e esistenziale, le emozioni e i sentimenti che le agitano prendono forma, si dispiegano i rispettivi vissuti e quel loro passato che le ha rese così incapaci di svelarsi. L’ironia è sempre e comunque protagonista, spesso impietosa verso sé e gli altri, e il refrain dell’igiene dentale, che entrambe sembrano rifiutare, nelle ultime battute si può finalmente concretizzare. La scenografia, davvero minimalista, con pochi elementi, poltrone-sacco e consolle con cuffie, e le musiche di accompagnamento, hanno completato senza appesantimenti non opportuni la mise en scene. Alessandra Mammoliti ha realizzato una buona consulenza radiofonica e musicale e Elvira Ghirlanda e Matteo Soraci hanno approntato validi apporti tecnici. In chiusura, l’Associazione dei 3Mestieri e il suo Teatro sono oramai realtà ben consolidata nel panorama cittadino e destano giustamente interesse anche in ambiti regionale e nazionale.
La location si è adeguata alla sempre più accresciuta professionalità, con piccoli/grandi accorgimenti tecnici e d’arredo, che hanno consentito al pubblico, che accorre sempre più numeroso, di poter fruire delle rappresentazioni, teatrali e non, con il miglior agio possibile. Anche l’aperi-cena, nella formula estiva, opzionale, che si conferma vincente, completa degnamente, anche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, l’offerta, che è accettata di buon grado dagli spettatori, che esprimono ogni volta il meritato apprezzamento.
Tosi Siragusa