Il romanzo di Moravia, nella riduzione di Annibale Ruccello, in scena al Vittorio Emanuele dal 19 al 23 gennaio. Nel cast Daniele Russo e Dalia Frediani
Prima un grande romanzo (di Moravia), poi un grande film (di De Sica). Adesso -La ciociara- arriva a teatro nella riduzione di Annibale Ruccello, con la regia di Roberta Torre e l’interpretazione di Donatella Finocchiaro. Prodotta dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, sarà in scena al Vittorio Emanuele dal 19 al 23 gennaio.
Ruccello, il grande autore teatrale (basta ricordare -Ferdinando-) morto prematuramente nel 1986 in un incidente stradale, ha ambientato la sua versione nella contemporaneità e il ricordo della violenza subita da Rosetta, la figlia di Cesira, durante la seconda guerra mondiale, rimane sullo sfondo, apparentemente -dimenticata- ma invece determinante per quella che è oggi la vita delle due donne. Se il film di De Sica, girato nel 1960, è ricordato soprattutto per il volto di Sophia Loren (che per quella interpretazione ebbe l’Oscar) e per la narrazione cruda degli avvenimenti, qui l’azione comincia con le due donne che stanno litigando per l’acquisto di un’automobile. -L’idea formidabile di Ruccello – ha detto Roberta Torre, regista cinematografica (-Tano da morire-, -Sud Side Stori-) all’esordio in teatro – è spingersi a guardare il ‘dopo’ della vicenda. Gli anni sono passati, lo stupro è ormai lontano. Riaffiora molesto solo in qualche flashback. Subito respinto. Le due donne sembrano tornate a una salda ‘normalità’, a una vita piccolo borghese al di là di ogni loro speranza. Ai tempi duri della guerra sono subentrati quelli ‘comodi’ di un consumismo molle, che giustifica tutto-.
Donatella Finocchiaro, una delle muse preferite dai registi cinematografici italiani (con la Torre ha girato -Angela- e -I baci mai dati- di prossima uscita), ha una solida esperienza teatrale: -Il dolore stampato sul viso della Loren è un primo piano che fa parte del nostro immaginario collettivo, è un confronto temerario sul palcoscenico, dove sono impossibili i primi piani. Ma la sfida è proprio questa: reinventarsi il modo di proporre vicenda e personaggio-.
Gli altri interpreti sono Daniele Russo, Marcello Romolo, Rino Di Martino, Lorenzo Acquaviva, Rocco Capraro, Martina Galletta, Liborio Natali; con la partecipazione di Dalia Frediani. Le scene sono della stessa Torre, i costumi di Mariano Tufano, le musiche di Massimiliano Pace.