Il Circuito del Mito per riscoprire i “tesori” della provincia. L’appello di Ordile: «La Regione non volti le spalle al teatro»

Il Circuito del Mito per riscoprire i “tesori” della provincia. L’appello di Ordile: «La Regione non volti le spalle al teatro»

Il Circuito del Mito per riscoprire i “tesori” della provincia. L’appello di Ordile: «La Regione non volti le spalle al teatro»

lunedì 20 Dicembre 2010 - 15:21

Il presidente del Vittorio Emanuele durante la presentazione della rassegna culturale: «Abbiamo il bilancio a posto, ma i nostri contributi sono fermi al ’91, quando quelli delle altre città sono triplicati». L’assessore regionale al Turismo Tranchida: «Occorre risvegliare la Sicilia dall’amnesia e dall’oblio della propria natura più profonda»

Sicilia terra “accogliente”, crocevia di culture e di religioni. Un «mosaico in continua trasformazione, originale e mai scontato». Un’idea di Sicilia che l’assessore regionale al Turismo, il messinese Daniele Tranchida, prova a rilanciare attraverso la rassegna culturale “Il Circuito del Mito”, che nei prossimi giorni entrerà nel vivo a Messina e provincia per proseguire fino agli inizi di febbraio 2011. Per presentarla ha scelto la sede culturale per eccellenza della città, il teatro Vittorio Emanuele, ospite del presidente dell’Ente, Luciano Ordile, che non si è però sottratto dal sottolineare le difficoltà che il Teatro vive a Messina e la “sordità” che di fronte a questo problema si riscontra alla Regione. «E’ necessaria – ha affermato Ordile – un’idea nuova di turismo, che non aspetta il turista con le braccia conserte ma che lo “aggredisce”. La nostra terra ha beni paesaggistici e culturali unici al mondo, che non possono essere prostituiti piegandosi al dio denaro». Ordile ha lanciato una sorta di appello per il teatro Vittorio Emanuele: «Mi rivolgo a chi, con i tagli alla cultura, ha mostrato di avere una forbice un po’ troppo lunga. Gli altri teatri siciliani hanno visto anche triplicare i propri contributi, qui siamo fermi a quelli del 1991! La Regione riconosca i nostri diritti, abbiamo i bilanci in ordine e puliti ma nessuno sembra accorgersene».

Appello raccolto da Tranchida, che ha il dovere di farsene portavoce, da assessore e da messinese, ai piani alti del governo Lombardo. Tranchida è passato poi a presentare i contenuti del Circuito. «Il cartellone invernale 2010-2011 – ha spiegato – è stato pensato per rilanciare l’idea di una Sicilia accogliente, eterna, plurale. Le chiese, i suoi teatri, i suoi esempi di archeologia industriale. Ma anche i suoi talenti e la sua capacità di essere terra aperta. Luogo di incontro e di scambio, ombelico delle culture europee e mediterranee. Qui sono approdati i perseguitati dell’Oriente cristiano durante le persecuzioni iconoclaste, gli albanesi, i popoli balcanici respinti dal dominio turco. Ancora più indietro nel tempo, in Sicilia i giovani dell’antica Grecia venivano a fondare nuove comunità, lasciando la propria terra in cerca di fortuna, in nome del sogno e dell’avventura».

«Terra aperta e plurale – ha insistito Tranchida – fino al punto di aver ancora oggi tanti dialetti, eredità delle tante lingue parlate in passato. Persino sotto la dominazione di imperi forti come quello romano, quando tra Palermo e Agrigento si parlava latino, ma nel sud-est la terra del siceliota Archimede era ancora il greco ad essere predominante. Sicilia crocevia di culture, almeno fino alla Sicilia aragonese del ‘300-‘400, quando qui vivevano greci, armeni, catalani, ebrei, e ancora nel ‘700, con la Sicilia degli accademici, degli economisti e dei viaggiatori europei del Grand tour. Poi, soprattutto negli ultimi due secoli, l’isola si è in qualche modo ripiegata su se stessa, coltivando un fatalismo pessimistico, annichilente, tipico di una dimensione crepuscolare e senza sbocchi. Vivendo in uno stato di rimozione e smarrimento. Forse questa amnesia è iniziata quando i siciliani hanno smesso di considerare il mare come propria anima e la loro terra alla stregua di una risorsa, inseguendo miraggi di modelli di sviluppo estranei ed errati. Adesso occorre tornare ad una centralità geo-culturale e risvegliare la Sicilia dall’amnesia e dall’oblio della propria natura più profonda».

IL CALENDARIO

MUSICA

Sinfonia n. 5 di Beethoven e Sinfonia n. 5 di Tchaikovsky

Orchestra del teatro Vittorio Emanuele di Messina. Direzione: maestro Alberto Veronesi

23 dicembre, ore 21, Cattedrale Maria Assunta, Messina

Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca

Direzione: maestro Anatolij Grindenko

28 dicembre, ore 19.30, Cattedrale S. Nicolò di Bari, Taormina

29 dicembre, ore 19, chiesa del SS. Salvatore, Sant’Angelo di Brolo

Etno Folk (Attraversa/menti sonori)

La compagnia di musiche popolari “Terrae” in “Unknown People Tour”

22 dicembre, ore 20.30, Antica Filanda, Roccalumera

Gli “Isola etno world music” in “Porta d’Oriente”

27 dicembre, ore 20.30, Sala Laudamo, Messina

I “Banda Mariu” in “Miscia Lay”

28 dicembre, ore 20.30, Sala Laudamo, Messina

I “Pocket Poetry Orchestra” in “Quelli che bruciano la Frontiera”

29 dicembre, ore 20.30, Sala Laudamo, Messina

“Orazio Corsaro & Milo Longo” in “Emozioni siciliane”

3 gennaio, ore 20.30, teatro Vittorio Emanuele, sala IV piano, Messina

Gran Concerto di Natale

28 dicembre, ore 19, chiesa del Sacro Cuore, Milazzo

29 dicembre, ore 19, basilica Maria SS. Immacolata, Giardini Naxos

Messina Brass Band

8 gennaio, ore 21, teatro Glauco, S. Stefano di Camastra

5 febbraio, ore 18.30, chiesa S. Pietro Apostolo, Torrenova

6 febbraio, ore 20, chiesa della Sacra Famiglia, S. Teresa di Riva

Il Sacro dei Musici Russi

Ensemble di musicisti e cantanti lirici russi

5 febbraio, ore 19.30, chiesa di S. Paolino Vescovo, Torregrotta

Donna Rita, concerto di Rita Botto

5 gennaio, ore 21, teatro Trifiletti (nell’ambito di “Fantasticamente Sicilia”), Milazzo

Tributo a Fabrizio De Andrè, concerto pianista Danilo Rea

8 gennaio, ore 21, teatro Trifiletti (nell’ambito di “Fantasticamente Sicilia”), Milazzo

TEATRO

Mons Regalis

29 dicembre, ore 21.30, teatro Vittorio Emanuele, Messina

Canti e Racconti di Natale, di Beppe Barra

22 dicembre, chiesa madre Maria SS. Assunta, Tusa

Maschere di Spaesamento

23 dicembre, ore 21, foyer del teatro Vittorio Emanuele, Messina

27 dicembre, ore 12, piazza della basilica cattedrale Protometropolitana, Messina

27 dicembre, ore 22, slargo chiesa della SS. Annunziata dei Catalani, Messina

28 dicembre, ore 18 e ore 20, piazza Cairoli – via dei Mille, Messina

29 dicembre, ore 18 e ore 20, slargo chiesa S. Maria di Gesù (Provinciale), Messina

30 dicembre, ore 18, Tremestieri, Messina

30 dicembre, ore 20, chiesa Maggiore dedicata a S. Nicolò Vescovo, Giampilieri, Messina

La Favola del Poeta

30 dicembre, ore 18, teatro Comunale, Pace del Mela

MOSTRE

Attraversa/menti… Crocevia di Culture Contemporanee

Mostra di arte contemporanea

Dal 27 dicembre al 20 febbraio

Orari: dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 17-20

“Omaggio a Togo” (personale), rettorato dell’Università degli Studi di Messina

“Collettiva” (Gianni Asdrubali, Renata Boero, Sandro Bracchitta, Cane Capovolto, Franco Carlini, Gianfranco D’Alonso, Annè Clémence De Gròlée, Pablo Echaurren, Alberto Parres, Natale Platanìa e Giorgio Vicentini), complesso architettonico di Villa Pace, Messina

CINEMA

Fantasticamente Sicilia

“I Malavoglia”, di Pasquale Scimeca, film

20 dicembre, ore 21, teatro Trifiletti, Milazzo

“A Fleur”, concerto con Giuseppe Cordaro e Giuseppe La Spada

23 dicembre, ore 21, teatro Trifiletti, Milazzo

“Flatus Vocis”, concerto con Fabio Sodano

29 dicembre, ore 21, teatro Trifiletti, Milazzo

“Auguri Don Gesualdo”, documentario di Franco Battiato

7 gennaio, ore 21, teatro Trifiletti, Milazzo

“Italianamerican”, documentario di Martin Scorsese

7 gennaio, ore 22.30, teatro Trifiletti, Milazzo

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