Teatro di Messina, Le intellettuali di Molière apre la stagione della prosa

Teatro di Messina, Le intellettuali di Molière apre la stagione della prosa

Alessandra Serio

Teatro di Messina, Le intellettuali di Molière apre la stagione della prosa

sabato 09 Novembre 2024 - 15:00

Anfuso sceglie l'invettiva di Molière sul potere culturale nei tempi della epocale resa dei conti per il potere in ambito culturale

Messina – Tanti non habituée del Vittorio Emanuele e molti non messinesi al teatro, per la prima de “Le intellettuali” di Molière, che ha aperto la stagione della prosa del neo direttore artistico Giovanni Anfuso. Lo spettacolo, in co produzione col Teatro della Città – Centro Produzione Teatrale, andrà in scena dal 12 novembre al Teatro Brancati di Catania e dal 5 all’8 dicembre al Teatro Massimo di Siracusa, poi nel 2025 in altri teatri italiani.

Sul palco Giuseppe Pambieri, Davide Sbrogiò, Micol Pambieri e Barbara Gallo amalgamano e conducono il cast, dove tutti gli attori e i personaggi si equilibrano e brillano, in due ore di spettacolo che rispettano l’impianto di Moliere, nel testo meno tipico, rispetto alla produzione del commediografo, del più tipico teatro francese del 1600.

Tanti applausi alla fine per le interpreti delle due sorelle che interpretano a modo loro il vecchio e il nuovo della società scandagliato da Molière e i risvolti esistenziali delle sue contraddizioni, Roberta Catanese e Isabella Giacobbe, per Giorgio Lupano che incarna l’intellettuale da salotto Trisottin, ma soprattutto per Eugenio Papalia – Chrysale, il ruolo che Molière aveva scelto per sé e che rappresenta la critica e la mediazione, tra le “Intellettuali” e le tradizioni familiari, la ragione e i sentimenti.

E’ a questo personaggio che Anfuso affida la didascalia della scelta di questo testo, lanciandolo in una tirata contro gli intellettuali da salotto appunto “gli autori che si premiano tra di loro, occupano posti, assessorati nella Cultura”. Perché in fondo il testo di Molière è una invettiva contro il potere, emerge in tutte le sue sfaccettature, sia familiari che sociali. E ad una epocale resa dei conti per il potere in ambito culturale oggi siamo. La follìa e il riso, oltre alla bravura di tutto il cast, sono affidati e resi benissimo anche dai bellissimi costumi di Riccardo Cappello, felicissima scelta.

La commedia è in scena al Teatro Vittorio Emanuele ancora oggi e domani secondo i consueti orari, serale di sabato e pomeridiano domenicale.

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