Dopo un incontro con i vertici del Teatro Vittorio Emanuele, Fp Cgil e Cisl Fp annunciano buone notizie
Il Teatro Vittorio Emanuele di Messina punta a programmare alcuni spettacoli in streaming. Sulla scia di quanto per esempio ha già annunciato il Teatro Massimo di Palermo, per reagire allo stop imposto dall’emergenza Covid anche Messina studia nuovi progetti. E per realizzarli si apriranno anche alcuni spiragli occupazionali.
Sono stati questi gli argomenti affrontati nel corso dell’ultimo incontro tra i vertici dell’Amministrazione del Teatro del Vittorio Emanuele e i rappresentati di Fp Cgil, Francesco Fucile, Franco Campagna e Rosa Raffa, e della Cisl Fp Biagio Morabito e Gioacchino Pedicini.
Grande soddisfazione da parte delle organizzazioni sindacali per l’annuncio, da parte del Sovrintendente circa la volontà del Teatro in applicazione alla legge Madia, di procedere nel 2021 alla stabilizzazione dei tecnici precari in possesso dei requisiti previsti. I rappresentanti del Teatro hanno inoltre messo a conoscenza i sindacati di voler programmare spettacoli in streaming e a tal fine sarà necessario assumere personale a tempo determinato. Al riguardo, dopo quasi due anni in cui il personale stagionale veniva assunto con contratti a prestazioni occasionali, a seguito di un ampio confronto, si è superato il vincolo dato dalle norme sulle assunzioni a tempo determinato e delle limitazioni quantitative.
«Finalmente – affermano i dirigente di Fp Cgil e Cisl Fp – si riescono a dare le giuste tutele ai lavoratori del teatro, dai tecnici alle sarte e a tutte le masse artistiche, che potranno essere assunti con contratto a tempo determinato e che, quindi, oltre a tutte le tutele del caso potranno usufruire della disoccupazione. Istituto a cui fino ad oggi non ha avuto la possibilità di accedere per via delle tipologie di contratto a prestazione occasionale».
Il Teatro intende inoltre procedere all’assunzione di un dirigente, figura non presente in organico, e ad avviare le progressioni verticali per i dipendenti in possesso del titolo di laurea, data la carenza anche di queste figure. E’ stato sottolineato che ciò non sarà di impedimento a futuri passaggi che potrebbero effettuarsi dopo che la Regione avrà proceduto alla revisione dell’Ordinamento professionale dei dipendenti regionali, a riclassificare e riqualificare il personale regionale prevedendo successivamente i concorsi con riserva di posti per il personale dipendente
L’unica nota stonata è stata la mancata definizione dell’annosa questione dell’equiparazione dei dipendenti del Teatro di Messina, che oltre a incidere sulla costituzione del FORD, che risulta meno consistente, potrebbe avere ripercussioni sull’applicazione degli altri istituti contrattuali che si sono discussi. Da parte dei dipendenti ci sono parecchi contenziosi che non devono rappresentare l’unica speranza per avere riconosciuta la tanto discussa e agognata “equiparazione”. I sindacati avevano già chiesto un tavolo tecnico al competente Dipartimento Regionale dell’Assessorato al Turismo.