Dramma e speranza nella voce di Antonio Lo Presti
Doppio spettacolo questa sera, alle 21.30, a Palazzo Duchi di Santo Stefano. A “La bella e la bestia- di Piero Leccese, seguirà “Codice siciliano-, creazione di Stefano D’Arrigo datata 1957.
Un connubio che unirà il dramma dialogico shakespiriano alla poesia musicale, narratrice di una Sicilia amara quanto avara nei confronti dei suoi abitanti.
Più che conosciuta, la storia del primo spettacolo trova la sua originalità nella realizzazione della scena. Limitato e angusto, lo spazio a disposizione diviene simbolo di emarginazione sociale, quella medesima reclusione in cui la mente sprofonda per sopravvivere.
Suggestivo nell’espressione di sonorità è invece “Codice siciliano-, interpretato dalla voce di Antonio Lo Presti. Un racconto narrato attraverso gli sguardi e i sentimenti degli emigranti. Gente sconfitta, costretta ad abbandonare la propria terra, colpevole di miseria e schiavitù.
Paradossalmente tutto all’improvviso si ribalta. Quella stessa isola, proiettata nel presente, diviene meta agognata, approdo di salvezza per i disperati popoli del Sud del mondo perennemente alla ricerca di qualcosa di necessario.