Tre i laboratori in programma dalla fine di ottobre alla prossima primavera a cura dell'Associazione Daf - Teatro dell'Esatta Fantasia. Pregevole iniziativa per l'integrazione dei migranti in occasione delle celebrazioni per il quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini
“Il Teatro non è luogo esclusivo di incontro di una parte, ma lo spazio pubblico in cui i cittadini debbono ritrovarsi e grazie al quale una città fa comunità”. Per il secondo anno consecutivo l’Associazione Daf di Giuseppe Ministeri presenterà in collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele il progetto “Laudamo in Città”, percorso ragionato volto alla valorizzazione dei migliori talenti artistici cittadini. Tre i progetti laboratoriali in programma dalla fine di ottobre alla prossima primavera: il “Marat Sade” a cura di Antonio Lo Presti (in scena al Monte di Pietà dal 28 al 31 ottobre), il “Progetto Parola Pasolini” (tre spettacoli alla Sala Laudamo tra novembre e maggio a cura di Angelo Campolo, Sarah Lanza e Annibale Pavone) e “L’ultima madre” di Giovanni Greco (dal 26 al 28 febbraio), produzione del Teatro Vittorio Emanuele in collaborazione con l’Accademia Silvio D’Amico di Roma e l’Associazione Daf. In mezzo anche la seconda edizione del Festival delle Scuole dal 18 al 23 aprile.
Significativi i numeri dei partecipanti ai provini per i vari laboratori teatrali: ventotto per il “Marat Sade”, cinquanta per “PPP” ed oltre trecento per lo spettacolo a cura di Giovanni Greco, testimonianza di un rinnovato fermento in relazione alle attività proposte nella scorsa stagione dal progetto “Laudamo in Città”. Per i tre spettacoli legati alle celebrazioni del quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini la Daf ha proposto l’inserimento nella compagnia di quattro migranti provenienti dal Centro di accoglienza Ahmed grazie al prezioso supporto di Clelia Marano e Alessandro Russo. L’iniziativa fa parte di un progetto pilota del programma Erasmus+ con l’Agenzia Nazionale dei Giovani e il Ministero degli Interni che troverà nuove repliche dello stesso genere in tutti i luoghi più interessati dai fenomeni migratori, da Pozzallo a Lampedusa passando per Palermo ed alcune zone costiere della Calabria. In un programma ancora da ufficializzare, sembrano prendere corpo anche le ipotesi del debutto messinese di “Adulto” di Giuseppe Isgrò e la riproposizione dello spettacolo “Buttanissima Sicilia” di Salvo Piparo, opera tratta dall’omonimo saggio di Pietrangelo Buttafuoco.
“Nel tempo si è creata una certa distanza tra il Teatro e gran parte dei cittadini, spesso considerati inafferrabili prede dello schermo televisivo o dei centri commerciali; lo scorso anno, tuttavia, abbiamo verificato come tanti spettatori possano essere straordinariamente pronti a rispondere all'irresistibile richiamo del palcoscenico”, dichiara il presidente dell’Associazione Daf Giuseppe Ministeri, “il progetto “Laudamo in Città” proverà sempre a valorizzare le nuove leve dell’ambiente teatrale cittadino, la generazione di ventenni pronta oramai a prendere le redini di un nuovo discorso culturale che affianchi Messina alle maggiori esperienze culturali italiane. Anche quest'anno l’ideazione delle varie iniziative è stata curata all’attore e regista Angelo Campolo in collaborazione con il direttore artistico della prosa del Vittorio Emanuele Ninni Bruschetta”.
D.C.