L’importante iniziativa, promossa dall’Associazione culturale Sikilia, Teatro-Musica-Danza è una rivisitazione storica ed emotiva dei due grandi eventi che hanno segnato la storia del popolo siciliano. Appuntamento domenica al Teatro Val d'Agrò
Il catastrofico terremoto del 28 Dicembre 1908 di Messina e Reggio Calabria e il grande esodo dell’emigrazione verso terre lontane saranno fatti rivivere in “Terremigranti 1908-1920”. L’importante iniziativa, promossa dall’Associazione culturale Sikilia, Teatro-Musica-Danza è una rivisitazione storica ed emotiva dei due grandi eventi che hanno segnato la storia del popolo siciliano. Il debutto di “Terremigranti 1908-1920” è previsto per domani 9 novembre al Teatro Val D’Agrò di S. Teresa di Riva e sono previste repliche fino al 30 novembre.
Sulla scena si muove e agisce, uniforme e compatto, il popolo siciliano che presagisce e prepara il pubblico alla sciagura che si abbatterà su Messina. Le voci del popolo evocano quegli interminabili 37 secondi che l’hanno rasa al suolo, cancellando per sempre migliaia di vite umane e distruggendo una città che possedeva meravigliose bellezze artistiche ed architettoniche. Anche l’esodo dei sopravvissuti e la partenza per terre lontane, sono sottolineati da brani musicali che affondano le radici nella musica etnica e da movimenti coreografici di grande suggestione.
L’ambiente, quasi del tutto asettico, con poche e semplici indicazioni, vuole lasciare libero lo spettatore al fine di ricreare nella propria mente il contesto spazio-temporale e di vivere e interagire con le emozioni di chi agisce sulla scena e far sì che il messaggio di partecipazione e solidarietà arrivi direttamente al cuore di chi ascolta e guarda.
Terremigranti 1908-1920 risulta una pièce teatrale quanto mai emozionante, avvincente e ricca di contenuti umani, abilmente e professionalmente rappresentata dagli attori della Compagnia. È uno spettacolo per chi è determinato ad esserci, per chi non vuole dimenticare. È un tributo a tutti coloro che hanno perso la vita e a tutti quelli che presero la loro vita in mano e con coraggio decisero di proseguire il viaggio e sono tornati a raccontarcelo. La direzione artistica e la regia sono di Cettina Sciacca e la direzione musicale è di Antonio Pizzi.